Lady Grey
Lady Grey è una riflessione sull’identità femminile. I pensieri di una ragazza come tante, espressi in un monologo vivido e disarmante che ne rivela la vita per quello che è veramente: selvaggia, energica, con profondi dolori e gioie intense. L’ordinario, il quotidiano, trasformati da una voce che riesce a rivelare quel che giace sotto la superficie. Profonde verità poetiche espresse con uno spirito pungente e spietato. La protagonista racconta semplicemente di sé, in parte attraverso un episodio della sua esperienza di ragazzina, a scuola: la maestra chiede a tutti di fare il “mostra e dimostra” ovvero,portare in classe qualcosa di importante, un oggetto, un animale domestico, una foto, e parlarne. Lei non porta nulla, si spoglia completamente e mostra se stessa. Lo racconta al pubblico, e descrivendo questo e altri episodi minimi svela, ricomponendola, la sua identità. Il talento di Will Eno, celebrato autore americano, sta anche nella capacità di mettere in relazione il pubblico con i suoi personaggi: Lady Grey chiede allo sguardo del pubblico di farla vivere, e si rifiuta di lasciarlo al buio catturandone invece l’attenzione con domande e rivolgendosi agli spettatori direttamente e continuamente. L’essenza teatrale del monologo è nell’alternanza tra i movimenti scenici impercettibili e la rapida intensità del testo: la prosa densa di Eno è una sorta di lista della spesa esistenziale, fatta in egual misura d’amore, senso di perdita e umorismo sferzante.
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