giovedì, 28 marzo, 2024
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Il teatro in Toscana. Luci e ombre - a cura di Niccolò Lucarelli

Teatro della Pergola, Firenze Teatro della Pergola, Firenze

Il teatro in Toscana. Luci e ombre

Pubblichiamo per i nostri lettori i risultati dell'inchiesta che tra novembre e dicembre del 2016 abbiamo condotto su un campione significativo di teatri toscani, per saggiare lo stato d'animo dei lori direttori all'indomani della riforma ministeriale, e il cruciale rapporto con il pubblico. Ne emerge un quadro con luci e ombre, in primo luogo per non altissimo interesse dimostrato dai teatri nei confronti del nostro lavoro. Intendiamoci, non aver risposto alle nostre domande non è un reato di "lesa maestà" verso Sipario, ma denota forse, a nostro modesto parere, una certa superficialità di giudizio e una scarsa propensione al confronto con i lettori (e spettatori), e una mancanza di trasparenza, requisito imprescindibile, riteniamo, per un'istituzione culturale. Scorrendo l'elenco dei teatri, subito balza all'attenzione l'assenza del Teatro della Pergola, del Teatro Era, del Teatro del Guglielmi di Massa e del Giglio di Lucca. Teatri importanti, che costituiscono il punto di riferimento per intere aree metropolitane, senza contare che la Pergola, in partenariato con l'Era, è stato promosso a teatro nazionale. Tuttavia, dopo un primo colloquio nel quale si dichiaravano interesse e disponibilità a sostenere la nostra inchiesta, le domande da noi inviate si sono "perse per strada", dimenticate o smarrite nel percorso da un ufficio all'altro, da un responsabile all'altro. Rispondere a nove domande, su temi molto specifici e "tecnici" non richiede un particolare spreco di tempo, e in mezz'ora il "lavoro" è finito. Pertanto, ci sentiamo autorizzati a pensare che la mancata collaborazione sia dovuta a mancanza d'interesse o a un farraginoso ingranaggio interno che rende complesse anche le cose più semplici. Emblematico, ci sembra, il caso del Signorelli di Cortona: non c'è un vero e proprio direttore artistico, bensì un'intera commissione; dei suoi membri, nessuno è riuscito a trovare il tempo per collaborare con noi. O ancora, al Teatro Guglielmi, dopo averci assicurato risposta in tempi brevi, addirittura nessuno risponde più al telefono. Ugualmente la Pergola e l'Era, presi da eccessivi impegni, e oltretutto impediti di svolgere l'inchiesta autonomamente, perché in quanto teatri partner avrebbero dovuto coordinarsi nelle risposte. Cosa non difficile, in tempi di telefoni e di posta elettronica. Eppure...
E poi, abbiamo notato con rammarico un deciso distacco nei teatri a diretta gestione comunale. Pochi fanno eccezione. Nella maggioranza, telefoni che squillano a vuoto, rimbalzi da un addetto all'altro, poca voglia di assumersi la "responsabilità" anche solo di proporre in direzione la nostra semplice inchiesta. Un atteggiamento degno della peggior burocrazia, e che certo non fa onore all'ambiente culturale.
Questa breve introduzione per informare i lettori di un certo clima di superficialità che ci sembra di aver colto nel panorama teatrale toscano. Ripetiamo: non si tratta di un mancanza verso Sipario, ma di una ben più importante verso i lettori/spettatori, che crediamo avrebbero avuto interesse nel trovare un panorama più ampio possibile che descrivesse cosa accade oggi dietro il sipario. In ogni caso, ringraziamo quei teatri che gentilmente hanno collaborato con noi: il Teatro Metastasio e il Politeama di Prato, il Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio, il Teatro Verdi di Pisa, il Cantiere Florida di Firenze, il Teatro di Rifredi (FI), il Teatro Giotto di Vicchio, il Teatro Manzoni di Pistoia, il Teatro Manzoni di Calenzano, il Teatro Comunale e il Teatro degli Industri di Grosseto, il Teatro dei Rozzi e il Teatro dei Rinnovati di Siena, il Teatro delle Spiagge di Firenze, il Teatro delle Sfide di Bientina (in partenariato con il Verdi di Casciana Terme).
Entrando nel vivo dell'inchiesta, questa si compone di nove domande:

Come giudica la situazione del Teatro in Toscana, sotto il profilo dell'attenzione e dei gusti del pubblico?

Il suo Teatro ha una griglia di abbonati, oppure procede per sbigliettamento?

Quanti spettacoli ci sono, in cartellone?

Il Teatro è dedito anche alla produzione? Se sì, quanti spettacoli vengono prodotti annualmente?

Avete accesso ai contributi ministeriali o regionali?

Chi è il referente per la programmazione?

L'assessorato alla cultura della città, influisce sulle vostre scelte di cartellone?

Qual è la politica dei prezzi per i giovani e per la terza età?

Oltre al cartellone principale, organizzate anche eventi paralleli, come conferenze, mostre, presentazioni letterarie, incontri di vario genere? Se sì, quanti all'anno?

Vediamo nel dettaglio come i vari direttori o responsabili artistici hanno risposto.
Relativamente al rapporto con il pubblico, in linea generale si nota soddisfazione da parte dei vari direttori, che non hanno mancato, giustamente, di sottolineare la buona tradizione teatrale radicata in Toscana, che negli anni ha reso il pubblico ricettivo e curioso, permettendogli di sviluppare un buon senso critico nei confronti di quanto visto sul palcoscenico. Come nota Giancarlo Mordini del Teatro di Rifredi, "storicamente, il pubblico ha sempre trovata una grande offerta sua per qualità che per numero degli spettacoli, grazie al lavoro della Fondazione Toscana Spettacolo, ma anche al lavoro dei singoli teatri indipendenti". E ancora, la dottoressa Palombini, responsabile della programmazione del Teatro dei Rozzi e di quello dei Rinnovati a Siena, sottolinea come "il pubblico toscano negli ultimi anni sia cresciuto molto in tutti sensi, sia numericamente che culturalmente". Insomma, da Firenze a Prato, da Siena a Grosseto, il panorama sembra incoraggiante.
Non sono mancate tuttavia osservazioni meno ottimistiche, che rilevano, nel recentissimo periodo, una serie di problematiche. Non sempre, la riforma teatrale è vista come un elemento necessariamente positivo: Gianluca Balestra, responsabile del cartellone di prosa del Cantiere Florida osserva come la promozione della Pergola a Teatro Nazionale, abbia di riflesso " "forzato" l'offerta al pubblico verso numeri di alzate di sipario consistenti. Questo scenario, se condiviso, non può che far bene alla crescita del pubblico che può maggiormente orientare il proprio gusto". Tuttavia, sottolinea Balestra, solo una gestione consapevole e collaborativa può portare reali benefici: "deve essere un percorso comune altrimenti continueremo a consolidare il nostro piccolo fortino senza dialogare. Direi che nella ricchezza del panorama scenico toscano è questo l'obiettivo da perseguire".
I teatri indipendenti vivono però momenti difficili, come riportato da Nicola Zavaglio, direttore del Teatro delle Spiagge di Firenze nota "La crisi economica, i tagli dei finanziamenti nazionali e l'avvicendarsi di nuove forze politiche hanno messo a dura prova i teatri toscani come quelli di tutta la penisola, portando a cambiamenti anche notevoli nell'assetto delle realtà teatrali, spesso a discapito dei progetti più innovativi o fortemente connotati alla contemporaneità e all'innovazione, all'inseguimento dei gusti di un pubblico medio". Certamente, la radicata presenza della Fondazione Toscana Spettacolo comporta la reiterazione di "cartelloni fotocopia", o comunque della forte presenza di un numero ristretto di spettacoli che percorrono tutto il territorio, con poche differenziazioni fra un teatro e l'altro. Questo accade soprattutto nei teatri direttamente gestiti da FTS o a gestione comunale (che lavorano in convenzione con la Fondazione).
Se da un lato questa presenza facilita il lavoro dei teatri, dall'altro viene meno la ricerca dell'originalità, delle produzioni "che osano"; il risultato, come nota Saverio Barsanti, direttore del Teatro Manzoni di Pistoia, è che "negli ultimi anni anche qui si sta verificando un appiattimento nel senso critico di questo stesso pubblico, che sempre più insegue i nomi noti del cinema e della televisione, e spesso tralascia spettacoli di buona qualità ma che però non vantano attori conosciuti. Le belle sorprese accadono ancora, ad esempio ricordo la buona accoglienza che ebbe a Pistoia Emma Dante con Le sorelle materassi, quando ancora non era molto conosciuta". Gli fa eco Andrea Kaemmerle, di Teatro Guascone che si occupa degli spazi di Bientina e Casciana Terme, secondo il quale c'è "poca curiosità e pochissima trasmigrazione di pubblico dai teatri di ricerca a quelli commerciali". Probabilmente perché, nota ancora Barsanti, il pubblico cerca il nome dell'attore del cinema o della televisione, a tutto discapito del teatro autentico.
Pur essendo stata caratterizzata da attenzione e vitalità, nel pubblico come negli operatori, ci sembra di notare che la Toscana stia cominciando a soffrire di quell'appiattimento culturale che purtroppo caratterizza tutto il Paese; ci auguriamo che chi di dovere ne prenda atto, magari aumentando i fondi a disposizione per i teatri d'innovazione, a prescindere dal fatto che siano o meno "Nazionali". Anche perché i cartelloni di questi ultimi non sempre brillano per originalità, e in "periferia" si hanno spesso maggiori occasioni di riflessione che sui palchi "patinati".
Per quanto riguarda l'accesso del pubblico, la formula è quella dell'abbonamento affiancato dallo sbigliettamento, con pochissime eccezioni.
I cartelloni (limitandoci soltanto a quelli di prosa), sono ben costruiti, con una media di circa 16 spettacoli ognuno, nei teatri da noi interpellati. Alla prosa, però, come si può leggere scorrendo le varie risposte, molto spesso vengono affiancati cartelloni di danza, di lirica, e del teatro-ragazzi, uno strumento molto importante, quest'ultimo, che contribuisce non poco alla formazione del pubblico di domani, e alla diffusione della cultura teatrale. Lo spaziare tra i vari genere, denota attenzione ai gusti di un pubblico che si presume variegato, anche per età. Se la lirica attrae un pubblico più maturo, la prosa è intergenerazionale.
Discretamente attivo il settore della produzione, perché dei quattordici teatri che hanno collaborato all'inchiesta, ben dieci investono risorse per la realizzazione di spettacoli propri. Avrebbero potuto essere undici, ma il Politeama Pratese, come dichiara con rammarico la presidente Roberta Betti, non ha più a disposizione adeguate risorse economiche da utilizzare in tal senso, anche a causa della perdita del contributo provinciale. Il Teatro Metastasio è il più attivo in questo senso, con 12 spettacoli prodotti per la stagione in corso, seguito dal Teatro Verdi di Pisa. Nonostante le indubbie difficoltà, soprattutto di natura economica, i teatri toscani sono attivi nella ricerca di novità, nella valorizzazione ci giovani attori e compagnie con un potenziale, prendendosi dei rischi, certamente, ma arricchendo in maniera innegabile il panorama culturale regionale. Il Metastasio, il cantiere Florida, il teatro di Rifredi e il Teatro delle Spiagge si distinguono per la capillarità della ricerca, che molto spesso si spinge anche nello sperimentalismo. Soprattutto, viene proposta una varietà di temi legati anche alla stretta attualità, confermano il teatro come luogo di riflessione critica anche e soprattutto del presente.
Un discorso a parte merita Guascone Teatro, che a Bientina e Casciana Terme allestisce cartelloni dedicati all'anima della teatralità toscana, valorizzando attori e compagnie del territorio, e a queste affianca incursioni nella letteratura yiddish e dell'Europa Orientale, impostando una ricerca umanistica di non comune respiro.
Agli sforzi dei direttori toscani, non sempre corrisponde il riconoscimento degli enti pubblici. Fra i teatri di produzione, infatti, il Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio non riceve nessun tipo di contributo regionale o ministeriale, mentre a Bientina e Casciana Terme la Regione Toscana eroga un modesto contributo a Guascone Teatro, ma in quanto compagnia e non come gestore degli spazi teatrali. I teatri che invece non sono centri di produzione, possono contare soltanto sul contributo comunale. È ovvio come la riforma abbia privilegiato i Teatri i Centri di Produzione Nazionali, tralasciando realtà interessanti, o occupandosene in maniera parziale: ad esempio, il Teatro delle Spiagge riceve contributi ministeriali soltanto per i progetti di formazione del pubblico, mentre il Teatro Verdi di Pisa li ottiene per le produzioni di lirica, nonostante produca anche spettacoli di prosa e di danza (finanziata solo fino allo scorso anno). Guascone Teatro, invece, nonostante la ricerca antropologica che in un certo senso contraddistingue il suo lavoro, riceve appena un modesto contributo regionale.
La situazione perfetta non la si potrà mai trovare, ma almeno un riequilibrio potrebbe essere auspicabile, e nemmeno impossibile da realizzare.
Ad occuparsi della programmazione sono direttamente i direttori artistici, oppure, nel caso di teatri comunali, di appositi funzionari dell'assessorato alla cultura. In caso di teatri nei quali i Comuni non entrano, molto spesso c'è comunque uno scambio collaborativo di opinioni e impressioni, senza però che la parte "politica" travalichi mai i limiti della sua competenza. E questo è indice di serietà e trasparenza da parte degli assessorati alla cultura toscani.
Poiché la presenza del pubblico è fondamentale sia dal punto di vista di apprezzamento del lavoro svolto, sia da quello strettamente economico, le politiche di gestione dei prezzi cercano di creare le condizioni più favorevoli possibili, sia per i giovani e gli appartenenti alla terza età, sia anche per i normali abbonati o acquirenti di biglietti, attivando con numerose convenzioni che danno diritto a sconti, nei limiti del possibile sulla base del margine di manovra economica di ogni singolo teatro. Ma l'attenzione c'è, e non è cosa da poco.
Infine, un teatro non dovrebbe essere uno spazio a vocazione unica, ma una vera e propria maison de la culture, per riprendere un'espressione di André Malraux. Per cui, a fianco dei cartelloni i teatri propongono una pluralità d'iniziative che arricchiscono l'offerta drammaturgica e aiutano a far percepire il teatro come un luogo aperto all'incontro, al dibattito, al dialogo su più fronti culturali, che stimola l'interesse degli individui coinvolgendoli su più fronti. Mostre, presentazioni editoriali, rassegne cinematografiche, conferenze di vario genere, incontri con le compagnie teatrali, persino rassegne di jazz come al Metastasio o al Teatro Giotto di Vicchio. Si tratta di iniziative importanti che contribuiscono a radicare i teatri nel loro territorio, e offrono al pubblico interessanti approfondimenti che se da un parte lo allontanano dalla "dittatura della televisione", dall'altra contribuiscono alla sua socialità e allo sviluppo del suo senso critico.
Ed è questa in fondo la missione che il teatro ha ricoperta, sin dalla sua nascita, oltre due millenni orsono.

Niccolò Lucarelli

Di seguito, teatro per teatro, le risposte alle domande di cui sopra pervenuteci dai direttori artistici che ringraziamo per la collaborazione:

Andrea Bruno Savelli, Teatrodante Carlo Monni, Campi Bisenzio (FI)

Teatrodante Carlo Monni Campi Bisenzio

1) Si tratta di un rapporto ottimo. La Toscana è una delle regioni che più apprezza e frequenta, dai gusti più raffinati, dovuti all'abitudine alla frequentazione che aumenta la maturità critica del pubblico. Credo possiamo vantare un livello superiore rispetto ad altre regioni. Anche gli studenti, da noi sono un pubblico attento, che poi lascia "eredità" negli anni.

2) Poiché i nostri spettacoli sono replicati una sola volta, non possiamo affidarci soltanto allo sbigliettamento. Abbiamo anche, quindi, la formula dell'abbonamento, scelta da un numero cospicuo di spettatori. Fra questi, una percentuale interessante si rinnova, non è fissa, anche se i una fascia importante di "fedelissimi" l'abbiamo. Direi che la quota variabile degli abbonati dimostra la volontà di scegliere del pubblico, che conferma la sua mentalità critica e aperta.

3) 10 più uno (erano 8 nel primo anno di attività); quest'anno abbiamo una produzione in più, Frankostein, che abbiamo offerto in promozione agli abbonati.

4) Sì. Quattro produzioni lo scorso anno, mentre quest'anno sono tre: Frankostein, Io ci sono, Tre uomini e una culla.

5) No

6) /

7) No, però ci accompagna a livello di collaborazione, condividendo la sua opinione con noi, portando la sua opinione intellettuale, e comunque accettando sempre le nostre scelte.

8) A quaranta giovani selezionati fra università, superiori e scuole medie, regaliamo, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, l'abbonamento completo alla stagione. Agli over 65, invece, offriamo il biglietto scontato a 16,50 Euro, anziché 24,50.

9) Nel foyer organizziamo molto spesso mostre, ad esempio lo scorso anno, in occasione del passaggio del Giro d'Italia, ne allestimmo una dedicata a Gastone Nencini che ebbe molto successo. Inoltre, in collaborazione con l'associazione culturale Il porto delle storie, organizziamo presentazioni editoriali.

Gianluca Balestra, Cantiere Florida, Firenze

Vista Zona Palco Florida  3

1) In questo momento storico quando parliamo del teatro in Toscana non possiamo non considerare il fatto che il nuovo decreto ministeriale ci ha "consegnato" uno dei sette Teatri Nazionali che, soprattutto nel capoluogo, ha "forzato" l'offerta al pubblico verso numeri di alzate di sipario consistenti. Questo scenario, se condiviso, non può che far bene alla crescita del pubblico che può maggiormente orientare il proprio gusto. Ma tutto ciò, ripeto, deve essere un percorso comune altrimenti continueremo a consolidare il proprio piccolo fortino senza dialogare. Direi che nella ricchezza del panorama scenico toscano è questo l'obiettivo da perseguire.

2) Il Teatro Cantiere Florida offre varie forme di abbonamento ma la tendenza del nostro pubblico, anche legata al gran numero di titoli proposti, è quella di scegliere spettacolo per spettacolo.

3) In questa stagione offriamo 33 titoli.

4) Lo spazio è sicuramente vocato alla produzione ma, per rispondere alla sua domanda, non parlerei di numeri definiti. Spesso lo spazio viene attraversato da sessioni produttive che non necessariamente portano alla realizzazione finale.

5) Si

6) Il Direttore artistico

7) Assolutamente no. Nel nostro caso l'Assessore è anche il Sindaco della città. La linea che viene condivisa è quella della piena libertà espressiva al fine di contribuire alla ricchezza del panorama fiorentino.

8) Pratichiamo da anni una policy davvero attenta alle fasce di pubblico studentesco e over 65. Consideri che si può acquistare un biglietto per gli spettacoli serali a 9 euro.

9) Cerchiamo sempre di sostenere la nostra offerta con delle iniziative che offrano approfondimenti e analisi delle tematiche trattate. Diciamo che circa il 50% degli spettacoli in cartellone è sostenuto da attività a latere. Non mancano poi eventi speciali e mutlidisciplinari.

Filippo Carlà Campa, Teatro Giotto di Vicchio (FI)

Teatro Giotto di Vicchio

1) La toscana è una terra di grandi tradizioni teatrali e culturali dove allo stesso tempo si percepisce un grande impulso all'innovazione proponendo un elevata qualità artistica che svaria nei generi teatrali più vari per raggiungere la più grande maggioranza di pubblico. Ritengo dunque che tutto questo porti ad un ottima offerta.

2) Il Teatro Giotto di Vicchio avendo una quantità di posti molto limitata si basa nella quasi totalità sugli abbonamenti.

3) Ci sono 9 spettacoli con FTS e altri 10 spettacoli con altre compagnie

4) In questo momento non ci sono produzione interne

5) No

6) Il Comune di Vicchio affida alla associazione Jazz club of Vicchio il compito di gestire la programmazione

7) Quello con l'assessore di riferimento è' un confronto utile e necessario

8) Cerchiamo di tenere i prezzi comunque contenuti

9) A marzo si svolge il Giotto Jazz festival, importante manifestazione che quest'anno festeggia la XX edizione. Sul palco del nostro teatro sono saliti i più grandi jazzisti italiani e non. Molto importante è la presenza dell'Associazione Indaco che presenta uno spettacolo dove mette in scena 23 persone disabili. Durante l'anno vengono svolte molte iniziative legate alla scuola.

M. Cristina Ghelli, Teatro Manzoni, Calenzano (FI)

Teatro Manzoni Pistoia

1) L'attenzione e i gusti del pubblico toscano mi sembrano vari. Ad una programmazione abbondante e variegata (in alcuni casi omologata) risponde un pubblico ampio, anche se anziano in molte sale. Alle programmazioni più innovative risponde in genere un pubblico più giovane. Nel nostro caso abbiamo un pubblico giovane.

2) Facciamo soprattutto sbigliettamento. Per scelta (il teatro ha solo 130 posti). Abbiamo qualche proposta di abbonamento promozionale (5 spettacoli 35 euro, 10 spettacoli 60 euro).

3) In stagione quest'anno solo 10 titoli, per scelta. Non reputiamo utile sovrabbondare. Ma non c'è solo la stagione. Complessivamente una sessantina di rappresentazioni nell'arco della stagione fra stagione vera e propria, teatro ragazzi, festival Avamposti, rassegna What's up!.

4) Produciamo 8/10 titoli all'anno.

5) Abbiamo accesso ad entrambi.

6) La presidente M. Cristina Ghelli ha la direzione artistica della stagione, del festival, della produzione.

7) No.

8) Ci sono varie promozioni. Ridotto a 5 euro per gli allievi dei corsi di recitazione, ridotto a 7 euro per i residenti, ridotto aver 60 e under 25, Arci, soci Coop, ATC.

9) Sì, almeno 4/6 al mese. All'anno una sessantina.

Andrea Kaemmerle, Teatro delle Sfide di Bientina e Teatro Verdi di Casciana Terme

 Teatro Verdi di Casciana Terme

1) Credo ci sia da parte del pubblico poca curiosità e pochissima trasmigrazione di pubblico dai teatri di ricerca a quelli commerciali.

2) Procediamo per sbigliettamento ma con grande attenzione a creare incentivi per fidelizzare il pubblico, tramite scontistiche particolari e offerte varie.

3) Il Cartellone del teatro liquido conta circa 50 titoli tra prosa musica e teatro ragazzi.

4) Il teatro produce circa 3/ titoli all'anno tra spettacoli della compagnia ( Teatro guascone ) destinati poi alla circuitazione ed eventi speciali.

5) Il teatro non gode di contributi regionali né ministeriali. Un piccolo contributo regionale viene invece concesso alla compagnia Guascone teatro per la produzione.

6) Non abbiamo referenti per la programmazione. La direzione artistica decide in base a scelte e gusti autonomi, ad una propria linea poetica che ovviamente deve fare i conti anche con la disponibilità economica.

7) In nessun modo l'assessorato dei comuni Bientina o Casciana Terme hanno influito sulle scelte artistiche.

8) Nei nostri teatri vengono applicate le riduzioni alle fasce di età previste per legge.

9) Nei nostri teatri diamo ampio spazio ad artisti locali sia nel campo dell'arte visiva che letteraria (Fotografia, pittura, scrittura) mettendo il teatro al disposizione come spazio espositivo. Vengono inoltre organizzati molti eventi paralleli tra cui una rassegna di cineclub, presentazioni di libri, mostre, conferenze, tutto questo avviene anche grazie a collaborazioni con associazioni culturali di varia natura.

Giancarlo Mordini, Teatro di Rifredi (FI)

Teatro di Rifredi

1) La Toscana è un'isola felice, dove c'è molta attenzione per il teatro, molto più che in altre zone d'Italia. Questo perché, storicamente, il pubblico ha sempre trovata una grande offerta sua per qualità che per numero degli spettacoli, grazie al lavoro della Fondazione Toscana Spettacolo, ma anche al lavoro dei singoli teatri indipendenti. Per cui, abbiamo adesso un pubblico esigente, i cui gusti sono molto più raffinati e maturi della media nazionale.

2) Per nostra scelta, nei nostri 31 anni di gestione, non abbiamo mai proposto abbonamenti. Vogliamo che il pubblico scelga di volta in volta, e questo ci permette di avere un pubblico di qualità, che si reca allo spettacolo mosso da un reale interesse. Sulla base del tipo di spettacoli proposti, abbiamo diversi tipi di pubblico, non omogenei fra loro.

3) Il cartellone principale comprende 23 spettacoli, ma abbiamo anche 7 spettacoli nel cartellone del teatro ragazzi la domenica pomeriggio, e poi 5 titoli per le scuole medie, e 4 per le elementari, (in matinée)

4) Sì, poiché siamo uno dei tre Centri Nazionali di Produzione riconosciuti dal Ministero, In media, produciamo cinque nuovi spettacoli ogni anno.

5) Sì, abbiamo accesso ai contributi di entrambi gli Enti.

6) Il direttore artistico

7) Essendo noi un teatro privato, abbiamo solo uno scambio d'idee con l'assessore, e per il resto lavoriamo in totale autonomia.

8) La prima politica dei prezzi è nei confronti di tutti, nel senso che abbiamo prezzi molto polari, anche rispetto al valore delle proposte (il biglietto intero costa 16 Euro). Abbiamo comunque le riduzioni di legge per i giovani e per la terza età, più le offerte per i gruppi di studenti sia la sera sia per le matinée.

9) L'attività maggiore è dedicata al teatro (con circa 170 aperture di sipario all'anno), però ospitiamo anche qualche conferenza, legata alle presentazione di nuove produzioni. Inoltre, in collaborazione con LUV, organizziamo workshop dove il pubblico incontra gli attori delle compagnie.

Roberta Betti, Politeama Pratese, Prato

 Politeama Pratese Prato

1) Il rapporto con il pubblico è ottimo, perché in Toscana il teatro piace molto, nelle sue diverse sfaccettature, dalla prosa, al varietà, all'opera e l'operetta. E poi, bisogna riconoscere che la Fondazione Toscana Spettacolo svolge un capillare lavoro di promozione dei cartelloni sul territorio regionale, contribuendo non poco a interessare il pubblico.

2) Abbiamo circa mille abbonati in media per stagione, ma bisogna osservare che la loro età media supera i 50 anni. I giovani, per un diverso modo di fruire del teatro, preferiscono acquistare i biglietti, di volta in volta.

3) Al momento, abbiamo circa dieci spettacolo in cartellone, ogni anno. Nelle stagioni passate, potendo contare su maggiori finanziamenti, eravamo in grado di varare un cartellone più ricco. Tuttavia, al cartellone principale affianchiamo quello della Camerata Strumentale della città, che tiene qui i suoi otto concerti annui, e un mini-cartellone di lirica, con tre o quattro opere.

4) Finché i soldi ce lo permettevano, producevamo spettacoli di lirica. Al momento, non produciamo più.

5) Godiamo soltanto del contributo comunale.

6) Direttamente la presidente del teatri Roberta Betti.

7) Nessuna interferenza.

8) Offriamo agli over 65 un abbonamento ridotto del 10%, mentre verso i giovani, l'esiguità delle risorse non ci permette di praticare riduzioni.

9) Utilizziamo l'antico ridotto (risalente al Settecento), per organizzarvi mostre d'arte, presentazioni letterarie, e conferenze.

Nicola Zavagli, Teatro delle Spiagge (FI)

 Teatro delle Spiagge FI

1) la Regione Toscana è sempre stata terra fertile per le iniziative culturali in genere e teatrali in particolare, con un'ampia presenza di teatri, compagnie, festival che coprono l'area regionale con proposte di ogni genere. Il pubblico in Toscana può facilmente trovare una programmazione che spazia dalla prosa alla danza, dal teatro di ricerca a titoli più commerciali. La crisi economica, i tagli dei finanziamenti nazionali e l'avvicendarsi di nuove forze politiche hanno messo a dura prova i teatri toscani come quelli di tutta la penisola, portando a cambiamenti anche notevoli nell'assetto delle realtà teatrali, spesso a discapito dei progetti più innovativi o fortemente connotati alla contemporaneità e all'innovazione, all'inseguimento dei gusti di un pubblico "medio".

2) Il teatro procede per sbigliettamento, ma aderisce anche al progetto Pass Teatri, abbonamento trasversale con altri teatri della area metropolitana di Firenze e che prevede l'acquisto in prevendita di spettacoli dei vari cartelloni.

3) Circa una ventina l'anno

4) Teatri d'imbarco, compagnia residente al Teatro delle Spiagge di Firenze, nasce proprio come compagnia di produzione: la maggior parte degli spettacoli porta la firma, per regia e drammaturgia, di Nicola Zavagli, fondatore e direttore artistico della compagnia. Ogni anno vengono prodotti uno e due spettacoli nuovi, senza contare il sostegno alle produzioni di giovani compagnie emergenti, sia di teatro di prosa che di teatro ragazzi.

5) Riceviamo finanziamenti dal Ministero per i beni e le attività culturali per i progetti di formazione del pubblico e dalla Regione Toscana nell'ambito dei progetti Residenze artistiche e culturali.

6) Il direttore artistico Nicola Zavagli

7) Teatri d'Imbarco opera le sue scelte artistiche e di programmazione in completa autonomia artistica. Ciò non toglie che spesso la compagnia lavori in sinergia con il Comune di Firenze in un'ottica di fattiva collaborazione e di radicamento sul territorio.

8) Anziani over 65, giovani under 25 e in generale gli studenti, universitari e non, godono di una riduzione del biglietto di 2€ rispetto al prezzo intero. Ulteriore sconto viene applicato agli allievi della Scuola di Teatro L'Imbarco.

9) Durante la stagione organizziamo spesso incontri con il pubblico, conferenze e incontri tematici, approfondimenti. Partecipiamo anche a eventi speciali in collaborazione con enti e associazioni del territorio. Le attività collaterali sono circa 20 all'anno.

Saverio Barsanti, Teatro Manzoni, Pistoia

 Teatro Manzoni Pistoia

1) Se è vero che la Toscana ha una buona tradizione nei rapporti fra il pubblico e il teatro, è anche vero, però, che negli ultimi anni anche qui si sta verificando un appiattimento nel senso critico di questo stesso pubblico, che sempre più insegue i nomi noti del cinema e della televisione, e spesso tralascia spettacoli di buona qualità ma che però non vantano attori conosciuti. Le belle sorprese accadono ancora, ad esempio ricordo la buona accoglienza che ebbe a Pistoia Emma Dante con Le sorelle Macaluso, quando ancora non era molto conosciuta. Però, mi sembra che la cultura cine-televisiva stia sopraffacendo la capacità del pubblico di valutare la qualità di uno spettacolo a prescindere dal nome degli attori. Forse, un po' di responsabilità ce l'ha anche il nuovo decreto ministeriale, che lega i contributi al numero degli spettatori raggiunti in un anno: facile che un direttore voglia "andare sul sicuro" senza scommettere sulle novità, e in tal modo instaura un pessimo circolo vizioso.

2) Abbiamo sia la griglia degli abbonamenti (distribuiti su tre turni settimanali), sia il normale sbigliettamento. In linea di massima, il teatro si riempie al 50% con i primi, e al 50% con i secondi.

3) Da tre anni proponiamo un cartellone con dieci spettacoli, che diventano però undici comprendendo l'anteprima, dove inseriamo nostre produzioni che cercano di uscire dai canoni, attraverso riletture di classici o testi poco frequentati.

4) In media, produciamo fra i tre e i quattro spettacoli all'anno. Considerando però anche le riprese e le tournée, ogni anno proponiamo dai dieci ai quindici spettacoli prodotti o co-prodotti.

5) Abbiamo accesso sia ai contributi regionali sia ministeriali. Dal 2015 siamo diventati Centro di Produzione Nazionale, nell'ambito del nuovo decreto regionale, mentre la Regione ci ha riconosciuto come Ente di rilevanza regionale.

6) Il direttore artistico Saverio Barsanti

7) Assolutamente no, lavoriamo in completa autonomia

8) Da anni, oltre alle normali riduzioni di legge per gli over 65, abbiamo attivato numerose convenzioni con associazioni e altre istituzioni culturali, che permettono a chiunque, a prescindere dall'età, di usufruire di riduzioni sul prezzo dei biglietti. Per i giovani da quest'anno abbiamo creato al RisvegliatiCard (che richiama l'Accademia dei Risvegliati), riservata ai giovani sotto i trenta anni: acquistandola al prezzo di sette Euro, hanno poi diritto ad acquistare i biglietti scontati del 50%

9) Abbiamo la rassegna Infanzia&Città a lato del cartellone principale, e inoltre da due anni, in collaborazione con il Comune e altre istituzioni cittadine, organizziamo una grande mostra sulla letteratura per l'infanzia alla Biblioteca San Giorgio. Abbiamo poi il cartellone sinfonico di ProMusica, e organizziamo gli incontri fra il pubblico e le compagnie che recitano da noi, sia il sabato pomeriggio, sia al termine delle matinée riservate alle scuole. Infine, alle associazioni che en facciano richiesta, concediamo il Teatro Bolognini per le loro manifestazioni culturali.

Donatella Pollini, Teatro dei Rozzi e Teatro dei Rinnovati, Siena

 Teatro dei Rinnovati Siena

1) Credo che il pubblico toscano negli ultimi anni sia cresciuto molto in tutti sensi, sia numericamente che culturalmente, diventando più selettivo e scegliendo con molta più consapevolezza rispetto al passato

2) Il Comune di Siena gestisce due Teatri, il Teatro Comunale dei Rinnovati e il Teatro dei Rozzi. In entrambe i Teatri abbiamo una griglia di abbonati, tranne per alcune rassegne in cui si ha solo sbigliettamento.

3) Il cartellone della Stagione Teatrale 2016/2017 è suddiviso in sezioni:
Prosa: 8 spettacoli programmati per tre sere
Danza: 4 spettacoli programmati per 1 sera
Rinnòvati Rinnovati: rassegna di prosa e musica per giovani – 9 spettacoli programmati per 1 sera
Siena Teatro: rassegna di spettacoli delle Compagnie Senesi – 7 spettacoli programmati per 1 sera
Siena Danza: 4 festival di danza per complessive 13 serate
Fa...volare: Rassegna di teatro ragazzi – 5 spettacoli per 10 repliche
Totale spettacoli n. 46 – Totale repliche: 67
Inoltre sono previste attività collaterali e matinèe per le scuole

4) I nostri teatri non fanno produzione.

5) No

6) Il Comune di Siena è ente partecipante della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, per cui la Direzione Artistica è condivisa

7) Il Comune di Siena gestisce direttamente i propri Teatri in base agli indirizzi dell'Assessore alla Cultura

8) C'è una particolare attenzione alle fasce giovanili e agli studenti under 26, che usufruiscono di biglietti e abbonamenti a prezzi particolarmente ridotti. Ci sono riduzioni anche per gli over 65

9) Sono previste molte attività collaterali alla Stagione teatrale di approfondimento sui testi e gli autori presenti nel cartellone e soprattutto viene svolto un importante lavoro con le scuole cittadine, dalle Primarie, fino all'Università. Incontri, laboratori teatrali con performance finale, seminari, visite guidate in Teatro per conoscerne la storia.

Rosario Coppolino, Teatro Comunale Moderno e Teatro degli Industri, Grosseto

 Teatro degli Industri Grosseto

1) Sono convinto che la Toscana sia una delle realtà culturalmente più vivaci nel panorama italiano. Non abbiamo le produzioni romane o milanesi, certo, ma guardo con attenzione in particolare a tutto il mondo dell'amatorialità, che è un viatico essenziale per l'educazione di un pubblico consapevole e maturo, e a tutta quella rete di piccoli teatri che sono un presidio per fare cultura in quelle aree che, a torto, sono considerate marginali. Credo che sia proprio questo il motivo della particolare attenzione che il pubblico toscano nutre per il palcoscenico.

2) Abbonati e sbigliettamento per entrambi i teatri

3) Per la stagione teatrale 2016/2017 sono in totale 19 spettacoli così suddivisi:
Teatro Moderno: sette spettacoli di prosa in abbonamento e sbigliettamento,
Teatro comunale Degli Industri: nove spettacoli di prosa in abbonamento e sbigliettamento, uno spettacolo di prosa solo sbigliettamento in quanto fuori abbonamento, un concerto ed uno spettacolo di danza entrambi in abbonamento e sbigliettamento.

4) No.

5) No.

6) Il direttore artistico in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo e il Comune di Grosseto.

7) Gli uffici e i tecnici hanno il compito di fare le scelte migliori.

8) Per gli studenti spettacoli e pacchetti di quattro eventi a prezzi speciali. Per gli under 20 e over 60 riduzioni sui prezzi di biglietti e abbonamenti. L'Amministrazione comunale pone particolare attenzione al pubblico dei giovani spettatori accompagnandoli nella trasformazione da pubblico adolescente a pubblico adulto.

9) L'Assessorato alla Cultura del Comune di Grosseto ogni anno, al Teatro comunale degli Industri, co-organizza con la Federazione Italiana Teatro Amatori di Grosseto un Festival di teatro comico e una rassegna teatrale di classici per avvicinare i ragazzi al mondo del teatro attraverso il linguaggio della commedia, un percorso teatrale e didattico con spettacoli specifici per le scuole ed incontri con registi e attori. Inoltre:

- rassegna teatrale dedicata ai bambini dai 3 agli 11 anni
- concerto di capodanno dell'Orchestra sinfonica Città di Grosseto
- concerto di Natale della Società Filarmonica Città di Grosseto
- Premio Pianistico Internazionale Scriabin. Progetto di grande rilievo per la città, che ogni anno accoglie a Grosseto giovani provenienti da tutto il mondo e ne premia la dedizione e lo studio del pianoforte
- rassegna musicale "La voce di ogni strumento – Musica tra le stellette" che quest'anno sarà promossa non solo dal Reggimento Savoia Cavalleria ma anche dal Centro Militare Veterinario. L'evento è patrocinato dal Comune di Grosseto
- Rassegna di Danza che da cinque si svolge nei teatri cittadini coinvolgendo le scuole di danza del capoluogo
- Co-organizzazione con Associazioni del territorio di spettacoli di teatroterapia per giovani diversamente abili ed agli studenti con scopo esclusivamente sociale, pedagogico e didattico;
- concerti di musica classica e sinfonica..

Il Comune di Grosseto ha aderito alla organizzazione della iniziativa promossa dalla Prefettura di Grosseto finalizzata a celebrare il centenario del primo conflitto mondiale momenti di approfondimento e di riflessioni al teatro degli Industri e al Ridotto del teatro di via Mazzini. Il 29 gennaio 2016 è andato in scena al teatro degli Industri la rappresentazione teatrale "La guerra infinita" a cura del Teato studio di Grosseto, il 30 gennaio 2016 al Ridotto del teatro è stato presentato il libro "Teatri di guerra – Tre monologhi (1915 – 1944 - 1992) di Federico Guerri e dal 28 al 30 gennaio 2016 sempre al Ridotto degli Industri è stata allestita una esposizione di libri e materiale documentario sul conflitto mondiale 1915-1918 'La grande Guerra in biblioteca'. Nel programma complessivo di eventi per ricordare i 50 anni trascorsi dall'alluvione del 1966, è stato coorganizzato con la Fondazione Rotariana Carlo Berliri Zoppi un convegno, nell'ambito delle manifestazioni Alluvioni 1966 'Ombrone 2016', dal titolo 'Alluvioni e bonifiche nell'area sud della Toscana.

Silvano Patacca, Teatro Verdi, Pisa

 Teatro Verdi Pisa

1) Toscana è una regione molto teatralizzata e attiva, e più che di UN pubblico bisogna parlare di una molteplicità di pubblici che trovano un'offerta quantomai variegata e attenta.

2) Le nostre Stagioni (Lirica, Prosa, Danza e Concerti della Normale) sono tutte in abbonamento; per solo sbigliettamento vanno solo le iniziative di terzi o gli eventi particolari.

3) In questa Stagione (2016/17)
Lirica: 8 spettacoli
Prosa: 9 spettacoli
Danza: 7 spettacoli (se si conta però che 1 è articolato in 3, complessivamente 9)
Concerti della Normale: 16 concerti
Appuntamenti (organizzato dalla LEG): 5 spettacoli
Questo per i cartelloni strutturati; eventi e iniziative terze sono nel novero, in media, di una cinquantina all'anno

4) In quanto Teatro di Tradizione, il nostro Teatro produce e coproduce spettacoli di Lirica: in media, all'anno, 3 / 4 opere di produzione propria, 4/5 in coproduzione.

5) Sì, sia ministeriali che regionali per la Stagione Lirica (fino allo scorso anno, ministeriali anche per la Danza).

6) Il consulente artistico per le attività musicali, e il direttore artistico per la Prosa e per la Danza.

7) Non influisce, ma su alcune linee e/o progetti collabora.

8) Ai giovani (under26) e agli studenti dell'Università di Pisa pratichiamo il 50% di sconto sul biglietto intero, inoltre una parte degli studenti dell'Università di Pisa ha un ulteriore abbattimento atttraverso il DSU, infine i gruppi scolastici organizzati (primarie e secondarie) hanno un particolare sconto scuole in 2^ galleria con prelazione sulla scelta dei posti. Gli over 65 usufruiscono della riduzione ordinaria (10% sul prezzo intero).

9) Sì. Oltre all'attività formativa 'strutturata' (Fare Teatro) che prevede corsi e laboratori per tutte le fasce d'età, dalla scuola materna agli adulti e moduli di lezione per le scuole, abbiamo lezioni nelle scuole di guida all'ascolto per le opere liriche, presentazioni-aperitivo delle opere (sempre per la lirica), incontri con le compagnie (stagione teatrale), master classes con i coreografi (stagione di danza), presentazioni di libri, il tutto nell'arco dell'intero anno, ad eccezione della stagione estiva, per un totale quantificabile tra i 50 e i 90 appuntamenti.

Franco D'Ippolito, Teatro Metastasio, Prato

 Teatro Metastasio Prato

1) La Toscana, si sa, è terra di teatri e perciò anche di pubblici, tradizionale e curioso, per il divertimento e per l'innovazione. Fra questi il pubblico di Prato è senza dubbio, per storia e abitudine, uno dei più curiosi, attenti, aperti alle proposte inattese e contemporanee.

2) Gli abbonamenti alla stagione del Metastasio sono articolati in:
- MET/10 abbonamento ai 10 spettacoli in cartellone al teatro Metastasio
- FAB/9 abbonamento ai 9 spettacoli in cartellone Fabbricone
- ABBONAMENTO A SCELTA A 5 SPETTACOLI delprogramma 2016/2017 dei teatriMetastasio/Fabbricone/Magnolfi/Fabbrichino
- ABBONAMENTO A SCELTA A 8 SPETTACOLI delprogramma 2016/2017 dei teatriMetastasio/Fabbricone/Magnolfi/Fabbrichino
- MET CARD 5 SPETTACOLI del programma 2016/2017 dei teatri Metastasio/Fabbricone/Magnolfi/Fabbrichino (a scalare)
- MET CARD UNIVERSITA' riservata agli studenti universitari per 5 spettacoli del programma 2016/2017 dei teatri Metastasio/Fabbricone/Magnolfi/Fabbrichino (a scalare)
- QUARTETTO SCUOLA riservato agli studenti medie inferiori e superiori per 4 spettacoli del programma 2016/2017 dei teatri Metastasio/Fabbricone/Magnolfi/Fabbrichino (a scalare)

3) Al teatro Metastasio 10 spettacoli per 40 repliche
Al Fabbricone 9 spettacoli per 50 repliche
Al Magnolfi 8 spettacoli per 46 repliche
Al Fabbrichino 6 spettacoli per 39 repliche
MET RAGAZZI 14 spettacoli per 140 repliche

4) Nella stagione 2016/17 saranno prodotti (fra nuove produzioni e riprese) 12 spettacoli

5) A entrambi

6) Il direttore artistico Franco D'Ippolito

7) Gli indirizzi artistico-culturali sono condivisi da il Comune (Assessorato alla Cultura e Commissione Cultura), ma senza alcuna influenza sulle scelte di cartellone che competono unicamente ed esclusivamente alla direzione.

8) Sia gli abbonamenti che i biglietti singoli prevedono prezzi differenziati ridotti per studenti, universitari, under 25, over 65, gruppi (di almeno 10 persone), disoccupati e cassintegrati.

9) Certamente, Quantificarli sarebbe complicato, ma non meno di una cinquantina nella stagione.

N.B. Sul sito www.metastasio.it è possibile ricavare tutti i dettagli e le specifiche dei dati sopra riportati.

Ultima modifica il Domenica, 19 Febbraio 2017 09:29

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