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Testi comici di successo che danno vita al Teatro

"Rumori fuori scena", regia Michael Frayn. Foto Manuela Giusto "Rumori fuori scena", regia Michael Frayn. Foto Manuela Giusto

Ci sono dei testi teatrali che sopravvivono al tempo, superando di stagione in stagione il rischio di essere obsoleti o fuori epoca.
Sono quei testi che hanno come ingredienti principali: il sale dell'intelligenza, il sentimento universale come l'amore, i temi dell'essere umano. Ma il vero detonatore che fa esplodere il rapporto col pubblico è la componente comica, che fa deflagrare il contagio che trasporta poi l'opera teatrale ad essere ripresa anno dopo anno, riproposta come medicinale salutare specialmente quando si profilano crisi sociali, economiche politiche.
Tutto questo per ricordare due opere, ma ce ne sono tante altre, che amiamo ricordare e che ci accompagnano da tempo nella vita. Una è la Cantatrice calva di Ionesco, in scena da oltre settant'anni al teatro Huchette di Parigi, rappresentata in tutto il mondo; e l'altra è Rumori fuori scena di Michael Frayn anch'essa presente in ogni stagione teatrale italiana già da 31 anni.
In Italia, grazie alla regia del compianto Attilio Corsini, fu prodotta dalla Compagnia Attori e Tecnici debuttando 31 anni fa al Teatro Vittoria di Roma, zona Testaccio.
Adesso, in memoria anche del suo regista nonché fondatore della Compagnia e animatore del Teatro, recuperato al degrado di cinema-teatro di terza categoria, è stata ripresa, con una formazione in parte rinnovata, soprattutto per i ruoli giovani.
Dove sta il successo di questa, furba, abile, macchina teatrale messa in piedi da Frayn? Sta nel far conoscere con intelligenza pregi e difetti degli attori quando devono andare in scena, di come lo spettacolo durante le repliche subisce trasformazioni; sta nel far vedere il "davanti", cioè lo spettacolo che andrà in scena con tutti gli inghippi che gli attori possono creare al regista, oppure come il regista può creare problemi psicologici all'attore. Poi rovescia la situazione facendo vedere il "dietro", nel retropalco, tra le quinte, come agiscono e si relazionano gli attori tra di loro. Si tratta di un "dentro e fuori" dalla recitazione. Ma l'abilità del testo sta nel costruire i contrattempi, gli effetti ludici, i meccanismi della comicità, divenendo oltre che spettacolo esilarante, frizzante, spassoso, anche una lezione di teatro, di vita umana, dolorosa, sofferta degli attori, che si dedicano al teatro. Un testo che porta alla luce tanti profili di personalità diverse, di intrighi amorosi che nascono e si consumano all'interno di un microcosmo che è la compagnia di teatro di giro.
Rumori fuori scena è il risultato di un autore che conosce bene il lavoro di una messa in scena, che conosce bene il viver degli attori di teatro, che sa creare i corti circuiti tra situazioni e situazioni, tra il recitato e il privato, tra i linguaggi della rappresentazione e i linguaggi intimi di ciascun interprete. Ci porta a conoscenza di un universo teatrale attraverso la tecnica del montare e smontare i passaggi creativi. Avvicina, ridendo, il pubblico al mondo degli attori, umanizza il pubblico, lo rende responsabile, complice, solidale.
Ma per ottenere questo matrimonio col pubblico occorre avere una Compagnia di capaci di recitare qualsiasi genere di teatro, dal realistico, al grottesco, dall'epico al tragico, dal pantomimo al veritiero.
Insomma, servono attori di grande capacità nel cogliere i tempi comici, le azioni da accennare a quelle da sottolineare, dall'essere consapevoli del gioco da condurre con ruffianeria col pubblico.
Ecco, questo l'abbiamo avuto in pieno assistendo allo spettacolo degli Attori e Tecnici, ripreso per questa stagione, i cui attori meritano un encomio totale per la loro bravura eccellente. Sono: Viviana Toniolo, Annalisa Dinola, Stefano Messina, Carlo Lizzani, Roberto Dellacasa, Marco simboli, Elisa Dieusanio, Sebastiano Colla, Claudia Crisafio, scene Bruno Garofali, musiche Arturo Annecchino.
Le scene erano non solo funzionali ma anche ben collaudate alle continue azioni dinamiche degli attori, su musiche ben riuscite di Arturo Annecchino.
Inutile ricordare che gli appluasi non sono mancati. A iosa.

Ultima modifica il Giovedì, 18 Dicembre 2014 11:24

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