Craiova, Premio Europa
LAST DREAM (ON EARTH)
scritto e diretto da Kai Fischer
Tyler Collins (chitarra) Gameli Tordzro (percussioni)
Ryan Gerald, Mercy Ojelade Adura Onashile
12 aprile 1961 Yuri Gagarin cosmonauta sovietico è il primo uomo ad orbitare intorno alla Terra e ad osservarla dallo spazio. "La Terra è blu". La sua esperienza dimostra che l'uomo era in grado di volare oltre alle previsioni e, a soli ventisette anni, Yuri diventa eroe nazionale.
LAST DREAM (ON EARTH) letteralmente L'ultimo sogno sulla Terra, intreccia il resoconto del viaggio vittorioso di quest'uomo che più di cinquantacinque anni fa portò a termine una missione "impossibile" e il disastroso epilogo del viaggio di un gruppo di marocchini che, in un oggi senza tempo, tentano di attraversare il mediterraneo per approdare ad una terra visibile ad occhio nudo, apparentemente vicina, raggiungibile, possibile.
Su un palco spoglio, uno schermo bianco e cinque sedie, una delle quali su un piano rialzato. Un chitarrista e un percussionista accolgono gli spettatori che sono invitati ad indossare delle cuffie per seguire lo spettacolo. Poi uno ad uno entrano gli attori, si uniscono alla composizione musicale sorridendo. All'improvviso ha inizio il dramma, sullo schermo si alternano immagini suggestive dell'universo che placidamente accompagna Yuri alternate a quelle del mare impetuoso che inghiotte ogni speranza del gruppo di profughi. Le loro voci si rincorrono e si alternano... la preparazione al viaggio, la gioia della vita che si prefigurano, le rassicurazioni alla famiglia che lasciano alle loro spalle. Senza accorgercene ci ritroviamo proiettati nella suggestione di questi due viaggi: avvolti dalle atmosfere rarefatte dello spazio, con i suoi silenzi, i suoi tempi dilatati e quella forma di introspezione che solo l'astrazione può conciliare, siamo in altrove con un giovane coraggioso che è entrato nella storia, ma nello stesso tempo siamo in quella piccola barca che sta affondando, tra le onde che assalgono i corpi impauriti, impotenti, di quei senza nome che diventano i numeri di storie troppo frequenti.
LAST DREAM (ON EARTH) è uno spettacolo delicatissimo, fatto quasi esclusivamente di suoni e in parte di immagini evocative, si basa sulle sfumature che interpreti sensibili e precisi riescono a proiettare e a far risuonare in quelle cuffie che isolano lo spettatore creando un'avvincente e riuscitissima immedesimazione. E' dunque un'esperienza, un'operazione di grande valore umano e sociale, che lascia chi ascolta in balia di una dicotomia che non può far altro che aprire le porte di una profonda riflessione.
D.G.