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66esima Edizione RAVELLO FESTIVAL 2018: ORCHESTRE PHILARMONIQUE DE RADIO FRANCE. Direttore MYUNG-WHUN CHUNG. -di Marco Ranaldi

Myung-Whun Chung Myung-Whun Chung

ORCHESTRE PHILARMONIQUE DE RADIO FRANCE
DIRETTORE MYUNG-WHUN CHUNG
MAURICE RAVEL
Ma Mere l'Oye, Suite
Daphnis et Cloé, Suite
HECTOR BERLIOZ
Symphonie Fantastique
Bis
GEORGE BIZET
Carmen, Marcia del Toreador
RAVELLO, BELVEDERE DI VILLA RUFOLO, 14 LUGLIO 2018

Compiutezza del pensiero musicale. Compiutezza di una idea di struttura. Compiutezza di un lungo lavoro di ricerca e di ansia di scrittura. Maurice Ravel rappresenta la compiutezza di un grande pensiero che veniva da lontano. Le sue composizioni segnano il margine della scrittura. Nessuno come lui sa o saprà rinnovare la logica compositiva nel suo paese. Persino Achille Claude Debussy non riuscirà ad arrivare a quella compiutezza. Erik Satie è il vero emancipatore dell'idea di compiutezza e da lui e da lì in poi la musica sarà altro. Eseguire Ravel è sempre difficile. E' una scrittura che richiede una lettura esegetica. Si prende l'idea di un uomo minuto e la si trasforma in ogni interpretazione. Questo è nella compiutezza di Ravel: la perfetta sintesi mercuriale della sua musica. Si può quindi immaginare un mondo bachiano che si apre a quello che sarà un novecento di grandi cambiamenti. Nella scatola sonora immaginaria di Ma Mere l'oye, Ravel ridisegna la sua infanzia mercuriale. La suite nasce per pianoforte a quattro mani e dalle sue stesse mani diventa partitura orchestrale, con tanto di celeste. Per chi è pianista si sa bene che quest'opera ridisegna ancora la compiutezza del suo autore, pianista di rara mano. L'orchestrazione ridefinisce ancora la globalità di Ravel. Ciò che colpisce di Myung-Whun Chung è la mano del pensiero che diventa gesto essenziale. Garbo e conoscenza nettissima di ciò che dirige. Ma mere diventa pensiero del futuro, sonorità di incredibile raffinatezza dove ogni ppp è collocato al suo posto in un magma di forte emotività. Sono pochi nel mondo a sapere compiere il suono di Ravel come Myung-Whun Chung. L'orchestra è la sua, quella di Radio France. E' sua nel suono, nella compostezza, nella continua conferma di feedback. E' raro assistere a tanto. Così come nel portare al cervello di chi ascolta la seconda suite dal balletto Daphnis et Cloé composizione che conferma ciò che Ravel sapeva dell'orchestra e che definirà con i Quadri di Mussorgskij: orchestra come unico pensiero. Anche se musica applicata, ciò che c'è in Daphnis è sfocare il senso dell'orchestra romantica, trasformando il pianoforte in una comunità sonora. Ed è tutto nelle mani di Chung e dei suoi sinfonici. Ravel segna il tempo suo ed altrui; la sua conformazione celebrale era talmente rara e particolare che è ancora oggi un mistero comprendere come immaginasse ciò che scriveva. Oltre ogni degenerazione biologica e fisica. Con Hector Berlioz la Symphonie fantastique apre al mondo del nuovo sinfonico. La lezione di Beethoven è un assunto imprescindibile. Berlioz osa andare oltre e lo fa con una composizione complessa, di grande scrittura e di perfetto manuale di composizione romantica. Chung sa cogliere ogni riferimento di Berlioz, conduce i suoi francesi senza il minimo sforzo. E' memoria. I suoi musicisti si muovono con perfetta conoscenza di ciò che suonano. Ed è in questo la genialità del direttore: riuscire a portare a sé tanti musicisti che fanno del pensiero interpretativo il proprio pensiero. Myung-Whun Chung è oggi uno dei pochissimi direttori che guarda al futuro. La sua essenzialità del gesto, la compostezza, la corrispondenza ideale sono elementi che ci presentano il direttore d'orchestra fra i suoi musicisti. Poche altre frasi per sottolineare come l'idea di un possibile sinfonismo sia stata alla base delle scelte di Alessio Vlad. Idea condivisibile in toto. Per concludere Myung-Whun Chung ha lanciato i musicisti di Radio France nella marce più francese della Marsigliese ovvero quella di Escamilio dalla Carmen di George Bizet.

Marco Ranaldi

Ultima modifica il Lunedì, 16 Luglio 2018 11:02

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