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Bucarest: National Theatre Festival 2013 - ILLUSIONS di Mario Mattia Giorgetti

Illusions, regia Cristi Juncu Illusions, regia Cristi Juncu Foto Bogdan Bobocescu.

Quattro bravi attori
per una intricata
storia di due coppie

Il secondo appuntamento che abbiamo scelto in questo marasma di proposte che offre il 23esimo Festival Nazionale di Bucarest, è stato Illusions, in scena nel teatrino ACT, che si affaccia sul grande viale Victoriei che viene percorso da automobilisti frettolosi di arrivare chissà dove, tanto rombano come se tutti fossero dei novelli Nuvolari.
Il teatrino, in realtà è una sala di 12 metri per 10 di un seminterrato di un edificio con tanto di inquilini che permettono ai responsabili di montare sulle pareti dell'ingresso foto di scena da smontare a fine spettacolo.
Si arriva nella sala, capacità cento posti circa, dopo aver percorso uno stretto corridoio, sceso una scala a chiocciola; posti a sedere su gradinate adiacenti alle pareti, esclusa una parete, riservata agli attori che devono agire.
Il pubblico accorso, formato da giovani coppie e da molte donne sole, che grazie alla loro presenza dominante i posti vengono esauriti.
Ad attendere il pubblico c'è sulla strettissima pedana (che costeggia la parete, che funge anche come struttura per sederci) una giovane attrice, carina nei tratti, bionda e perennemente sorridente, in posizione yoga; guarda il pubblico prendere posto; e aspetta il segnale del regista: poi fa scendere le gambe sul pavimento; e seduta, mani giunte, sempre sorridente, comincia a narrare in lingua romena, mentre su in alto, sopra la sua testa, vengono proiettate le parole in versione inglese. La sala non va al buio, una leggera luce diffusa rimane costantemente sugli spettatori, mentre quattro fari sono posizionati su di lei.
La storia si snoda sulle sue labbra con tono semplice, vero, quotidiano, quando poi viene raggiunta da un'altra attrice, bella, brava e giovane anch'essa, seguita da due giovanotti, uno con tanto di barba, un po' figo, l'altro segaligno, stempiato, occhi di ghiaccio ma simpatico, ironico nell'esprimersi, come se raccontasse la storia a degli amici. Infatti, tutto lo spettacolo, un'ora e trenta di racconto, è rivolto direttamente al pubblico, con tono confidenziale, complice, naturale, senza artifici attorali. Non si avvale di elementi scenografici. Gli attori vestono gli abiti del giorno. Ottima soluzione per chi lo deve produrre.
I quattro bravi attori si alternano a raccontare una storia il cui filo conduttore, anzi l'impasto del tutto, è l'amore di due coppie anziane che si conoscono, dei loro intrecci amorosi, delle loro bugie, dei loro contrasti, dei loro tradimenti, svelati nel momento del trapasso di ciascuno di loro, dove si scopre che tutti hanno detto bugie l'uno a l'altro; una comune confessione che si alterna tra momenti ilari, altri drammatici, altri patetici, la cui morale è che tutto il mondo, o quasi, (ma sì, c'è sempre l'eccezione) è bugiardo. Siamo tutti creatori di bugie, per vivere il proprio IO, in una società che tende ad essere castrante. Quanto è vero.
Lo spettacolo, accolto da una bella ed energica ovazione, ci fa riflettere: oggi la gente, aggredita dai media con solenni inganni, vuole storie vere, di sincera vita quotidiana, dove tutti si possano riconoscere per individuare umilmente momenti di riflessione, di autocritica. Per migliorarsi.

Illusions
by Ivan Vyrypaev
translation: Bogdan Budeş
adaptation: Cristi Juncu
Stage director and light designer: Cristi Juncu
Production of ACT Theater and Catharsis Association
CAST for 26th October:
Tudor Istodor
Andi Vasluianu
Raluca Aprodu
Diana Cavaliotti

Ultima modifica il Domenica, 27 Ottobre 2013 09:15

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