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Bucarest: National Theatre Festival 2013 - YENTL di Mario Mattia Giorgetti

Yentl, regia Erwin Şimşensohn Yentl, regia Erwin Şimşensohn Foto Dragoş Bruma.

Una donna in rivolta
scardina la repressione
di una società maschilista

Capisco. Il ruolo di Yentl nella commedia Yentyl di Leah Napolin e Isaac Bashevis Singer, in scena al Teatrul Evreiesc de Stat, per la regia di Erwin Şimşensohn è un boccone prelibato per le opportunità interpretative che offre. Pensate: recitare prima da donna, poi, per rivolta verso il sistema repressivo della società ebraica di allora (si pensi al periodo in cui c'era la restrizione), vivere da maschio, attraversare molteplici situazioni sociali di stampo maschile, trovare tutte le scappatoie per non farsi scoprire femmina, vivere anche l'esperienza di un matrimonio con notte d'amore simulata, sentire pulsare la sessualità femminile con voglia di essere soddisfatta da un uomo diventato amico per la pelle, ma castrata perché prigioniera nel ruolo maschile, ecco, tutto ciò, chissà quale sinfonia di sentimenti contrastanti, di tormenti interiori può generare per una interprete. E poi, viverlo, questo ruolo di maschio, attorniata da un nugolo di personaggi di varia natura, rende ancora più affascinante la scelta. È chiaro che per sostenere questa parte occorre avere tutti gli attributi a posto: credibilità fisica, voce incredibilmente maschile, gestualità e portamento convincenti, linguaggio altrettanto. Insomma, per un'attrice è un'occasione unica. E bene ha fatto il regista Erwin Şimşensohn ad affidare questa parte a Alexandra Fasola, perché, anche se è quasi impossibile nascondere la propria natura, lei è riuscita ad essere credibile, a trasportare il pubblico, accorso numeroso a questa replica pomeridiana, nelle numerose situazioni che il testo ci offre; forse troppe per la struttura dell'opera da far risultare un po' macchinosa la messa in scena, ma lo scenografo Alina Herescu è riuscito, con l'aiuto di elementi mobili (che fortuna sono queste rotelle che ormai imperversano in qualsiasi scenografia) a darci luoghi sempre diversi, con cambi a vista, fatti dagli stessi attori tra una battuta e l'altra. E bene ha fatto il regista a costruire un prolungamento di palcoscenico dentro la platea per consentire ai personaggi, con un gioco di dentro e fuori dalla storia, di rapportarsi interagendo col pubblico nei momenti di coinvolgimento emotivo e psicologico.
Gli autori hanno scritto la commedia negli anni (da cui fu tratto il bellissimo film Yentl, con protagonista Barbara Streisand, candidato agli Oscar) per denunciare una società proibitiva, castrante, imperante nella comunità ebraica di allora; l'autore, ricorrendo alla metafora del gioco delle parti, fa vedere tutte le contraddizioni violente di quella cultura.

Sul piano della realizzazione scenografica illuminotecnica non tutto era all'altezza del testo, mentre gli attori, ben scelti, tutti con grandi capacità, rendevano coinvolgente l'andazzo delle sequenze sceniche, con l'ausilio di musichette orecchiabili e divertenti di Vlaicu Golcea.
Comunque, lodevole è stato lo sforzo produttivo; ben vengano queste riproposte che affrontano il tema della libertà della donna nelle società maschiliste. Ed è giusto che facciano parte di un festival di alto impegno sociale e culturale come questo di Bucarest.

Per il lettore che vuole saperne di più, ecco la trama:
Polonia, 1904. Yentl è una ragazza ebrea. Cresciuta solo con il padre (madre e fratello sono, infatti, morti da tempo), prova un forte interesse per i testi sacri ebraici che impara ogni giorno grazie al lavoro paterno, rabbino nella localesinagoga. Non avverte, perciò, nessuna predisposizione per il ruolo precostituito di moglie, madre e casalinga sottomessa che la società prevede per lei. Nessun uomo l'ha mai attratta, forse anche per non averne mai incontrato uno colto.

Alla morte dell'amato genitore, rimasta sola, avverte immediatamente la pressione psicologica degli abitanti del villaggio, che intendono "ricondurla alla ragione". Quindi si traveste da ragazzo e fugge, incerta sul futuro ma decisa a studiare i testi sacri, all'epoca proibiti alle donne. Il caso la porta in una yeshiva, scuola religiosa ebraica, dove si presenta come Anshel, usando il nome del fratellino defunto. All'interno della scuola, stringe una forte amicizia con il compagno di studi Avigdor, ma presto si accorge di amarlo.
Quando lui si dispera per essere stato respinto dai futuri suoceri, che impongono la rottura del fidanzamento con la bella Hadass, Yentl, costretta dagli eventi e dall'amore per lui, accetta di coprire lo scandalo sposandone la fidanzata. Inizia così una strana situazione in cui ognuno ama l'altro e tutti sono infelici: Yentl ha sempre più difficoltà a giustificare il matrimonio non consumato e si strugge per Avigdor, la giovane moglie Hadass si rivela assai meno ingenua del previsto, Avigdor non sopporta di vedere l'ex fidanzata innamorarsi piano piano del marito.
Pressata da Hadass, triste per l'amato Avigdor, Yentl cede e svela all'amico di essere una donna e di amarlo profondamente. In un primo momento il giovane ha una reazione di rifiuto, persino violenta. Poi si intenerisce e sembra contraccambiare il suo amore dichiarando la sua disponibilità a fuggire e a sposarla. Yentl, però, si rivela più saggia e lungimirante. L'amico insostituibile, la mente illuminata che tanto l'ha attratta ha, nei confronti delle donne, una mentalita' ristretta, convenzionale. La stima che prova per l'inesistente ragazzo Anshel, per la donna Yentl svanirebbe in breve tempo, affogata nel bisogno di una "vera" donna: moglie, madre, cuoca, una compagna ignorante e incapace di pensieri autonomi. Così Yentl lascia la Polonia e si imbarca per gli Stati Uniti d'America, dove le donne sono più libere, lasciando libero Avigdor di sposare Hadass e di tornare felice al proprio destino.

Yentl
by Leah Napolin and Isaac Bashevis Singer
Stage director: Erwin Şimşensohn
Set design: Alina Herescu
Original music: Vlaicu Golcea
Production of Bucharest Jewish State Theater
CAST:
Yentl - Alexandra Fasola
Avigdor - Mihai Conrad Mericoffer (on 27th October)/ Darius Daradici (on 26th October)
Hadass - Raluca Aprodu (on 27th October) / Iolanda Covaci (on 26th October)
Rabin, Treitl - Rudy Rosenfeld
Todrus - Cornel Ciupercescu
Frumka - Luana Stoica (on 27th October) / Maia Morgenstern (on 26th October)
Alter, Gerson - Nicolae Călugăriţa
Yachna - Roxana Guttman
Reizale - Anka Levana
Peşa - Eugenia Brenda
Rivka, Zlate - Mirela Nicolau
Şeftel, Ithok - Mihai Ciucă
Zeilig, Lemmel, Yussel - Mihai Prejban
Feitl, Nehemianh - Nicolae Botezatu
Nechele - Natalie Ester
Zelda - Cristina Cîrcei
Chaim, Fulcha - Veaceslav Grosu
David, Mordechai - Marius Călugăriţa
Şmuel, Nachum - Mircea Dragoman
Nata, The Messenger - Mircea Drîmbăreanu
Finkl - Cristina Pleşa
The little girl - Dara Ştefania Ioviţu

 

Ultima modifica il Lunedì, 28 Ottobre 2013 11:55

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