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(CINEMA) - "Baby Driver" di Edgar Wright. Un rock per l'autista autistico

"Baby Driver" di Edgar Wright "Baby Driver" di Edgar Wright

Baby Driver - Il genio della fuga
di  Edgar Wright
Con Ansel Elgort, Kevin Spacey, Lily James, Eiza Gonzalez, Jon Hamm
USA 2017

Un rock per l'autista autistico

Baby (Elgort) è in macchina con 3 gangster: il duro Griff (Jon Bernthal) e gli innamorati cocainomani Buddy (Hamm) e Darling (Gonzalez). I tre mascherati ed armati rapinano una banca e lui, con le cuffie eternamente alle orecchie, elude, a ritmo di Bellbottoms di Jon Spencer, con abilità prodigiosa tutte le auto della polizia che li inseguono. Nella fuga cambiano auto e Griff dimentica il fucile nella macchina che lasciano per strada. Arrivano al covo del loro capo Doc (Spacey) e si spartiscono in parti uguali i soldi ma quando scendono in garage, Doc, dopo avergli ordinato di portare allo sfascio la macchina dal cui portabagagli spunta il cadavere di Griff (che ha pagato per la sua pericolosa distrazione), si riprende la sua parte del bottino, tranne un mazzetto di banconote, comunicandogli che con il colpo successivo avrà saldato il debito - qualche anno prima, ancora ragazzetto, aveva rubato la macchina di Doc (ignorando chi fosse il proprietario e che contenesse un prezioso quantitativo di droga) e ora ripaga il danno facendo da autista nelle rapine che questi organizza. A casa Joseph (C.J. Jones) il vecchio sordomuto che lo aveva adottato quando, bambino (Hudson Meek), era stato coinvolto in un incidente nel quale i suoi genitori (Sky Ferreira e Lance Palmer) avevano perso la vita e a lui era venuto un costante fischio all'orecchio che solo la musica in cuffia riesce ad attutire. Joseph sa che lui corre dei pericoli ed è preoccupato ma Baby lo tranquillizza e va allo snack bar dove la mamma serviva ai tavoli e cantava. Qui incontra Debora (James), la nuova cameriera e se ne innamora ricambiato. Doc lo chiama per il nuovo colpo: dovrà accompagnare lo sciroccato Eddie (Flea), l'asiatico J.D. (Lanny Joon) e il rabbioso Bats (Jamie Foxx) ad una rapina ad un portavalori. Anche stavolta la sua guida li porta in salvo – lui ha anche deviato, sterzando, il colpo con cui Bats stava per uccidere un inseguitore. Doc gli conferma che ora il suo debito è saldato e lui, felice, telefona a Debora per invitarla a cena in un ristorante di classe; alla fine della cena, il cameriere (D.L. Lewis) comunica che il conto è stato saldato da Doc; preoccupato Baby lo raggiunge e il boss, minacciando ritorsioni su di lui, Debora e Joseph, lo costringe a ritornare a lavorare per lui. L'indomani vanno di fronte all'ufficio postale che Doc vuole rapinare dove, facendolo accompagnare dal nipotino Samm (Brogan Hall) per non destare sospetti, lo spedisce a valutarne le difese. Grazie anche all'aiuto di una gentile ed ignara impiegata (Allison King), Baby ha tutte le notizie che servono. Baby e i tre rapinatori – Bats, Budd e Darling – vanno dal Macellaio (Paul Williams) a ritirare le armi per il colpo ma Bats si accorge che i suoi uomini sono poliziotti e, insieme agli altri, ammazza tutti. Dopo essersi fermati a bere una Coca Cola nel locale dove lavora Debora (e qui, nonostante gli sforzi di Baby per dare a vedere di non conoscere l'esterrefatta ragazza, gli altri capiscono tutto), ritornano da Doc che arrabbiatissimo (gli uomini del Macellaio erano agenti corrotti da lui), vorrebbe far saltare tutto ma si convince a proseguire a patto che loro quattro dormano lì. Baby prova a scappare per fuggire con Debora ma Bats e Buddy lo bloccano. L'indomani mattina il colpo riesce ma al momento della fuga si frappongono vari intoppi e Bats spara ad un vigilante (Joe Loya), mentre Baby riesce a fermare la gentile impiegata che stava tornando al lavoro. Nella fuga a piedi (la macchina è sotto il tiro della polizia) Darling viene uccisa e Buddy, folle di dolore, fa una strage di polizotti. Muore anche Bats e Baby – che è riuscito a fuggire con la macchina di una anziana signora (Andrea Frye), alla quale restituisce, prima di sgommare, la borsetta – prima va a prendere Joseph e, lasciandogli tutti i soldi dei precedenti colpi, lo porta in una casa di riposo e poi va da Doc al quale chiede aiuto. Il boss, che in qualche modo gli si era affezionato, gli dà una macchina e una pistola ma, ferito e feroce, arriva Buddy che lo uccide. Baby riesce a scappare con Debora ma Buddy li segue ovunque, fino allo scontro finale. I due innamorati partono ma sulla strada un posto di blocco li ferma. Baby, per non coinvolgere Debora, ferma la macchina e si arrende. Al processo le testimonianze di Joseph, dell'impiegata delle poste e della proprietaria della macchina gli faranno avere una condanna relativamente lieve.
L'uscita di Bullitt di Peter Yates nel 1968 ha segnato una forte svolta nel poliziesco, instaurando una escalation di rocamboleschi inseguimenti in macchina, fino all'apoteosi dei Fast and Furious. In qualche modo anche il nostro poliziottesco ha avuto un percorso parallelo: nei primi anni '70 i nostri registi di genere, quelli amati da Tarantino, hanno supplito alla mancanza di mezzi con geniali espedienti artigianali (nel suo godibile libro Il bianco spara Enzo G. Castellati ne elenca alcuni) e con degli stunt-men espertissimi e spericolati ma poi, le costosissime tecnologie americane hanno reso impossibile la realizzazione di action italiani. L'eclettico Edgar Wright (va dall'horror demenziale – L'alba dei morti dementi e il corto Don't, finto trailer in Grindhouse di Tarantino e Rodriguez – alla commedia – Hot Fuzz- e al film per ragazzi – la trilogia Scott Pilgrim) aveva già, realizzando il video di Blue Song dei Mint Royale, immaginato un autista-rapinatore musicomane e qui dà al suo protagonista una sorta di autismo: è bravissimo alla guida e, apparentemente, assente di fronte al mondo e gira tutte le scene in cui lui appare, in macchina o a piedi, virandole sulle canzoni che lui ascolta in cuffia. Le compilation nei suoi i-pad sono più che una colonna, sono una parte vitale del racconto: il citato Bellbottoms, Brighton rock dei Queen, Knocking on heaven's door dei Guns n' Roses, Let's go away for a while dei Beach Boys e Harlem shuffle di Bob and Earl, tra gli altri, danno il tempo delle fughe in macchina, Tequila dei Bottom Down Brass, sottolinea la sparatoria dal Macellaio e i due innamorati si dedicano, rispettivamente, Debra dei Commodores, Debora dei T.Rex , Baby I'm yours di Barbara Lewis e Baby Driver di Simon and Garfunkel. Forse è poco più che una trovata ma l'impianto musica-azione, non certo nuovo, in questa chiave funziona benissimo e il film è una delle rare sorprese al botteghino americano di questa non eccelsa stagione.

Antonio Ferraro

Ultima modifica il Lunedì, 11 Settembre 2017 11:55

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