Stampa questa pagina

BELLE AU BOIS DORMANT (LA) - coreografia Jean-Guilleme Bart, Marius Petipa

"La Belle au bois dormant", coreografia Jean-Guilleme Bart, Marius Petipa "La Belle au bois dormant", coreografia Jean-Guilleme Bart, Marius Petipa

Ballet en un prologue, 3 actes et 5 tableaux
sur une musique de Piotr Ilitch Tchaïkovski (Op. 66)
Livret d'Ivan Vsevolojski, Marius Petipa d'après le conte de Charles Perrault et des frères Grimm.
Créé le 15 janvier 1890 au Théâtre Mariinski de Saint-Pétersbourg.
Version du Yacobson Ballet, créée le 28 octobre 2016
Choréographie d'après Marius Petipa Jean-Guilleme Bart
Direction musicale Alexander Titov
Décors & costumes Olga Shaishmelashvili
Lumières Evgeny Ganzburg
Saint Petersburg State Academic Symphony Orchestra
Cast del 30.06.2019
Le Roi Florestan Sergey Davydov / Reine Angelina Grigoreva
Princesse Aurore Elena Chernova
Prince Désiré Stepan Demin
Fée Lilas Anna Skvoltsova / Fée de la Grâce Valerie Gomez de Cadiz /
Fée du Courage Galina Gratcheva / La Fée de la Générosité Magda Studzinska /
La Fée de la Belle Vois Nuriya Kartamyssova / Fée du Tempérament Irina Silanteva

Fée Carabosse Svetlana Golovkina
Princes Timofev Fedorenko, Alexander Blend, Vadim Smorodin, Alexander Mikhirev
Catabutte Tasman Danids
Le Compte Alexander Mikhirev / La Comptesse Santa Kachanova
Fée diamant Irina Silanteva / Fée or Magda Studzinska /
Fée saphir Karen Otsuka / Fée argent Galina Gratcheva

Princesse Florine Sofia Matiushenskaya / L'Oiseau bleu Konstantin Kilinchuk
La chatte clanche Nuriya Kartamyssova / Le chet bote Stepan Korolev
Le Petit Chaperon Rouge Daria Belova / Le Loup Igor Yachmenev
Cendrillon Anna Sergeeva / Prince Fortuné Alexander Mikhirev
au Grand Théâtre de Genève dal 27 al 30 giugno 2019

www.Sipario.it, 5 luglio 2019

«Le risque aujourd'hui (et je le constate de plus en plus régulièrement), c'est de se tourner vers une danse purement virtuose, athlétique, spectaculaire qui flirte avec l'acrobatie. Et je refuse catégoriquement de suivre cette mode, qui fait de l'art du Ballet une discipline hybride. [...] Car pour moi, un ballet est avant tout une histoire dansée, et non un prétexte à danser et/ou à faire briller les danseurs. Le geste classique, tels des vers ou des notes de musique, possède sa propre dynamique, sa propre expressivité et a vocation à véhiculer un message. »
Queste parole, tratte dalla dichiarazione di Jean-Guillaume Bart – danseur étoile dell'Opéra de Paris e Professeur du Ballet della medesima compagnia –, con evidenza mostrano gli intenti della drammaturgia de La Belle au bois dormant, nella nuova versione che l'artista, in questa veste coreografo, firma per lo Yacobson Ballet di San Pietroburgo.
Se la valenza artistica è per condivisa consapevolezza l'essenza della danza, non altrettanta sintonia d'intenti può dirsi in merito alla traduzione del gesto orchestico, giacché attorno alla sua natura e qualità si erge una questione assai più dibattuta. Che cosa poi ciò significhi per una gemma del balletto classico, quale è la La Belle au bois dormant, è una riflessione a cui non si può ovviare, per responsabilità nei confronti della tradizione del passato, a partire da quella di Marius Petipa, anche laddove il personale estro interpretativo prediliga sottolineare certi dettagli o inserire nuovi elementi nella narrazione. La gradevole lettura coreografica di Bart offre una visione fiabesca del celebre balletto di Tchaikovsky, dove le note dominanti del sogno s'intrecciano con quelle della pura magia.
Nel complesso, l'esecuzione musicale e coreografica è apparsa buona, in riferimento sia agli interpreti principali sia all'ensemble del corpo di ballo. Miglioramenti possono pervenire da una maggiore cura dello stile e del carattere distintivo di ciascuna delle fate, alcune delle quali interpretate da danzatrici che hanno già evidenziato positivi tratti in questa direzione. Per quanto concerne l'allestimento, una nota di merito è rivolta alle scenografie ricche e suggestive, ben in armonia con l'insieme degli abiti sontuosi senza eccessivo sfarzo.
Fra gli interessanti elementi precipui di questa versione del balletto, oltre alle singole variazioni apportate alla traccia coreografica di Petipa, è d'uopo ricordare la centralità conferita al ballo, a cui è dedicato anche parte dello spazio che la tradizione ha riservato al gesto mimico. È il caso della fata Carabosse, che sveste il suo ruolo esclusivamente attoriale per rivolgersi a danzare sulle punte, esaltando così ancor più l'opposizione con la benefica Fée Lilas.
Questa recente produzione dello Yacobson Ballet, creata nel 2016, è stata ora ben riproposta al Grand Théâtre de Genève. Al suo debutto, La Belle au bois dormant ha riscontrato successo nel pubblico in sala, che è apparso partecipe delle diverse atmosfere dei tre atti. Ciò che anzitutto traspare e che risulta piacevole conservare nella memoria, è l'attenzione per il lirismo fiabesco e romantico della vicenda più che l'autoreferenziale ricerca della spettacolarizzazione del gesto virtuoso, dove la tecnica è intesa come necessario servizio della comunicazione poetica, giacché la danza comunica all'anima con la soavità dei versi, non già mediante la compiacenza della declamazione.

Selene I.S. Brumana

Ultima modifica il Sabato, 06 Luglio 2019 08:27

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.