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LE CRI DU MONDE - LE SACRE DU PRINTEMPS - coreografia Marie Chouinard

"Le sacre du printemps" coreografia, luci e scene Marie Chouinard "Le sacre du printemps" coreografia, luci e scene Marie Chouinard

Le cri du monde
coreografia e direzione artistica Marie Chouinard
musiche originali Louis Dufort, luci Axel Morgenthaler
costumi Liz Vandal
Le sacre du printemps
coreografia, luci e scene Marie Chouinard
costumi Liz Vandal, oggetti di scena Zaven Paré
Al Teatro Elfo Puccini per il Festival MilanOltre 4-5 ottobre 2016

www.Sipario.it, 14 ottobre 2016

Focus su Marie Chouinard con Il grido del mondo e la Sagra della primavera

Nome imprescindibile della danza quebecchese e della danza contemporanea tutta, la sessantunenne Marie Chouinard (da poco nominata direttrice della Biennale Danza per il quadriennio 2017-2020), ha maturato una notorietà a partire da un'antologia di pezzi solistici Les Solos 1978-1998, - un'abbagliante celebrazione della poesia degli istinti e degli impulsi vitali - che hanno marcato una cifra stilistica chiara, frutto del suo complesso e avanguardistico percorso prima della fondazione, nel 1990, del gruppo che porta il suo nome. Si è imposta immediatamente per l'originalità della ricerca espressiva soprattutto con S.T.A.B. del 1986, in cui danza la trasformazione in donna di una creatura scossa da movimenti istintuali, cui è seguito il provocatorio Après-midi d'un faune al femminile del 1987: tutti pezzi che hanno confermato la sua inclinazione a esplorare nuovi sentieri della coreografia, ma anche della performance artistica e della creazione concettuale spaziando in creazioni includenti delle protesi del corpo - stampelle, corde, imbracature – tese a liberare i movimenti dei danzatori o, ostacolandoli, a reinventali. Conoscere i suoi lavori diventa operazione necessaria. E il festival MilanOltre ne è l'artefice con un focus a lei dedicato anche in questa edizione del 2016, proponendo oltre a Gymnopédies e al nuovo Hieronymus Bosch: the garde of earthly delights, in un'unica serata Le cri du monde (2000) e Le sacre du printemps (1993). I due lavori sembrano legati l'un l'altro per essere entrambi ad un grado zero dell'origine del movimento, e della vita. In Le cri du monde (Il grido del mondo) Chouinard osserva la morfologia dei corpi costruendo un'architettura di essi fortemente evocativa di uno stadio primordiale che dall'oscurità emerge alla luce. I dieci performer hanno posture animalesche, a tratti da disegni vascolari, che richiamano fauni e rettili, scimmie e felini. Nel crescendo assordante della colonna sonora originale di Louis Dufort, presidiano lo spazio dando vita a un caos organizzato, quali distillatori, fra silenzi e rumori, di un gesto energico, istintivo, di movimenti disarticolati fatti di respiri e di fremiti, di grida di angoscia e di gioia. Hanno bocche spalancate e pose da bassorilievi, gesti pietrificati, mani tremanti, braccia duellanti. La coreografa lascia loro le redini per liberare, prede di un'indomabile furia, una danza puramente estatica. In Le sacre du printemps Chouinard si discosta dal rito di gruppo dell'originale di Nijinsky del 1913, focalizzandolo invece sui singoli danzatori per far emergere la loro intima forza, l'unità vitale del corpo. Come emersi da un lungo letargo i danzatori sembrano affacciarsi alla vita. L'atmosfera è tribale. Non c'è nessuna vittima sacrificale in quei corpi seminudi che ad un certo punto appaiono puntellati di aculei o chele, che si abbracciano a formare un'unica entità, o si radunano in gruppo, o si mostrano minacciosi. Oscillando tra la fauna e gli esseri umani, si muovono dentro cerchi di luce intermittente, guidati dalla musica barbarica di Stravinsky quasi in preda ad uno stato orgiastico, di trance. Sono gesti frenetici, felpati, fiammeggianti, selvaggi, vigorosi, venati di un primitivismo lunare, terroso, che nasce dalle viscere ed esplode potente. Di un'energia istintuale, con un incredibile potere di evocazione carnale e spirituale allo stesso tempo. Le cri e Le sacre: due opere capolavori.

Giuseppe Distefano

Ultima modifica il Sabato, 15 Ottobre 2016 06:26

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