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SCHIACCIANOCI (LO) - coreografia di Frédéric Olivieri da Lev Ivanov Ivanovic

Lo Schiaccianoci Lo Schiaccianoci Coreografia di Frédéric Olivieri da Lev Ivanov Ivanovic

Balletto in due atti.
Musica di Pëtr Il'ič Čajkovskij. Coreografia di Frédéric Olivieri da Lev Ivanov Ivanovic.
Scene e costumi di Roberta Guidi di Bagno. Allestimento Teatro alla Scala.
Con gli Allievi della Scuola di Ballo dell'Accademia Teatro alla Scala.
Milano, Piccolo Teatro Strehler, dal 13 al 22 dicembre 2013

www.Sipario.it, 20 dicembre 2013
Una pagina dell'album dei ricordi

Ultimo dei tre noti balletti composti da Čajkovskij, Lo Schiaccianoci fu eseguito per la prima volta in forma di concerto nel marzo del 1892 in una celebre suite che delineava sinteticamente il fulcro dell'eccellente partitura; alla fine di quello stesso anno la prima del balletto andò in scena sul palco del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo. "C'era persiono troppo sfarzo, gli occhi si stancavano per tutta quella ricchezza": così Čajkovskij descrisse, in una lettera al fratello Anatolij, quella prima che riconfermò il successo della suite.
Un balletto segnato da sublimi pagine musicali capaci di tradurre le gioie, i turbamenti e il ricco tessuto familiare della protagonista dello Schiaccianoci e il re dei topi di E.T.A. Hoffmann.
Titolo imprescindibile delle grandi compagnie, Lo Schiaccianoci si rivela occasione di pregio anche negli anni dedicati alla formazione coreutica; in questa prospettiva è collocabile l'opportunità che da tre anni è offerta agli allievi della Scuola di Ballo dell'Accademia Teatro alla Scala: un confronto proficuo con questo titolo del repertorio classico che non di rado accompagna la vita lavorativa di chi abbraccia l'arte della danza.
La versione proposta per questo classico natalizio è quella firmata da Frédéric Olivieri, direttore della Scuola di Ballo. Essa manifesta un'ossatura cospicua capace di mettere in rilievo gli esiti migliori raggiunti dagli allievi durante la formazione. Una limpida struttura coreografica che vive dell'ampio linguaggio classico-accademico modulato sui plurimi risvolti della trama.
La sobria eleganza di questo Schiaccianoci è garantita dalle scene e i costumi di Roberta Guidi di Bagno che mostrano l'intento di raffinare le ambientazioni offerte dal soggetto.
Nel primo atto si delinea nitidamente quel primo valzer del balletto che nel suggestivo paesaggio invernale svela la soddisfacente esecuzione tecnica degli allievi impegnati in una coreografia bene articolata.
In prosieguo il piglio deciso delle danze del divertissement del secondo atto prelude al cristallino pas de deux della Fata Confetto e del Principe: nella prima rappresentazione Adele Fiocchi e Jacopo Tissi – allievi diplomandi dell'ottavo corso impegnati in questo passo a due – esplicitano quel dominio tecnico che è il nucleo prezioso sul quale cesellare i futuri affinamenti; piacevole la naturalezza di Evelyn Bovo e Mattia Semperboni nei panni di Clara e dello Schiaccianoci.
Un risultato gratificante, dunque, per gli allievi impegnati in questo lavoro che palesa, nel contempo, il coinvolgimento dei vari dipartimenti dell'Accademia in una feconda crescita capace di interessare svariati settori dello spettacolo.
Alla fine del duecentesimo anno della prestigiosa scuola scaligera, questo Schiaccianoci crea una nuova pagina nell'album dei ricordi di ogni allievo: l'immagine del primo incontro con il balletto di Čajkovskij accompagnerà a lungo le memorie adolescenziali di questi futuri professionisti.

Vito Lentini

Ultima modifica il Martedì, 28 Gennaio 2014 09:39

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