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SCAVENGER - coreografia Wayne McGregor

Scavenger - coreografia Wayne McGregor Scavenger - coreografia Wayne McGregor Foto D. Lasagni

Wayne McGregor | Random Dance
performance site specific
prima assoluta
ideazione, direzione e coreografia Wayne McGregor
sabato 16 e domenica 17 Novembre 2013 (Festival Aperto 2013)
Collezione Maramotti, Reggio Emilia

www.Sipario.it, 1 febbraio 2014

Negli ex spazi industriali della Collezione Maramotti (Reggio Emilia) prende corpo in tre repliche dal 16 al 17 novembre 2013 la performance site specific Scavenger, ideata dal coreografo e danzatore britannico Wayne McGregor, che ha affidato alla sua giovane compagnia il compito di interpretare alcune delle opere più significative delle raccolta reggiana, nell'ambito di Festival Aperto, ove ha presentato anche Atomos (Teatro Valli, 15/11). Negli ambienti open space dell'ex stabilimento Max Mara, che raccoglie una delle collezioni d'arte contemporanea più significative d'Europa, s'insinua così la "random dance" degli interpreti, che, complice la prossimità con il pubblico e l'andamento itinerante della performance, intensifica la suggestione che scaturisce dall'ininterrotto movimento generatore d'immagini dei danzatori. I performer sostanziano variazioni improvvisate su sequenze di visione che paiono originarsi, in principio, da una scultura-installazione centrale – un software che capta e disegna sullo schermo gli impulsi di movimento dei danzatori precedentemente registrati – e che vengono poi ricomposte e riassemblate in una continua rielaborazione della materia e della forma attraverso il movimento, ripercorrendo l'iter della creazione artistica. I danzatori s'appropriano così dello spazio e delle opere d'arte attorno alle quali le coreografie sono nate: attraverso un flusso coreutico continuo che alterna assoli a duetti a scene d'insieme vengono esplorati e riletti i lavori di Mark Manders, Eric Swenson, Claudio Parmiggiani, Anselm Kiefer, Kiki Smith, Mark Dion. McGregor mette da parte la ricerca scientifica e cinestetica che ha caratterizzato i suoi ultimi lavori e compie un salto verso l'immediata corrispondenza tra l'atto della danza e quello della creazione.

Giulia Morelli

Ultima modifica il Sabato, 01 Febbraio 2014 22:06

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