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Ottava valigia (L') – Intervista con Elsa Albani di Marcello Manuali

Ottava valigia (L') – Intervista con Elsa Albani di Marcello ManualiMarcello Manuali
OTTAVA VALIGIA (L') - INTERVISTA CON ELSA ALBANI
MTTMedizioni, 2011, € 20,00, pp. 235

Elsa Albani, genovese d'origine, si racconta in un'intervista che affascina il lettore per la ricchezza con cui l'attrice presenta il suo bagaglio artistico, il suo vissuto interiore, i tanti episodi di backstage: una vera chicca per chi ama il teatro. In una serie di colloqui intercorsi nella sua abitazione genovese fra l'attrice e lo scrittore Marcello Manuali, poco prima che Elsa venisse a mancare, viene rivisitato il suo percorso teatrale e privato, supportato dalle testimonianze di amici e colleghi e dalle numerose fotografie provenienti dal Museo dell'Attore, dal Teatro Stabile di Genova e dal Piccolo Teatro di Milano.
Marcello Manuali offre un ausilio molto discreto per non interferire nel flusso dei ricordi e lascia che sia la stessa Albani a parlare di sé, dagli anni giovanili a Genova, al lungo percorso sotto la direzione di Giorgio De Lullo con la Compagnia dei Giovani, con cui ha interpretato, tra gli altri, Sei personaggi in cerca d'autore di Pirandello, Il diario di Anna Frank e Tre sorelle di Cechov. La Compagnia dei Giovani è stata per lei un riferimento artistico ed affettivo talmente importante da essere vissuto come la sua vera famiglia, al punto che il suo scioglimento è stato causa di una grave depressione che l'ha costretta a lasciare le scene per ben undici anni. Un trauma che ha lasciato il suo segno, così come duramente l'ha provata la fine del sodalizio con il marito Ferruccio De Ceresa, una storia d'arte e d'amore durata cinquant'anni, la cui scomparsa è stata da lei stessa definita: «Il torto più grande che la vita potesse farmi».
«Elsa, pur avendo degli occhi piccoli, emanava tutto da se stessa, non solo dalla voce. Lei entrava in scena ed era; parlava e non parlava solo con la voce: parlava con il proprio corpo, con le mani, con i capelli, con i piedi. Entrava in scena e ti accorgevi che stava entrando qualcuno, o qualcosa, non sapevi bene cosa, ma lo avvertivi immediatamente...», così la ricorda il regista ed attore Salvatore Martino e proprio quest'intensità di Elsa Albani è ciò sa trasmettere Marcello Manuali con la sua scrittura. Dall'approccio dell'intervistatore emerge una grande delicatezza, ammirazione, affetto nei confronti dell'intervistata, che il lettore appassionato di teatro non potrà non condividere.

Myriam Mantegazza

Ultima modifica il Sabato, 30 Marzo 2013 12:57
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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