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FRANKENSTEIN, 'O MOSTRO! - regia Sara Sole Notarbartolo

"Frankenstein, 'o mostro!" regia Sara Sole Notarbartolo "Frankenstein, 'o mostro!" regia Sara Sole Notarbartolo

Un musical de I Posteggiatori Tristi

scritto e diretto da Sara Sole Notarbartolo

con
 Pietro Botte, Anne-Laure Carette, Valentina Curatoli,

Davide d'Alò, Emanuele Esposito, Rosario Giglio, Ivan Virgulto

produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini, Soda Sciarappa

in collaborazione con Interno 5

Napoli, Teatro Bellini dal 17 al 19 febbraio 2017

e dal 23 al 26 febbraio al Piccolo Bellini

www.Sipario.it, 18 febbraio 2017

Un capolavoro della letteratura gotica incontra la canzone napoletana, le musiche folcloristiche e la tradizione della "posteggia": il risultato è tutto da ridere. Dall'improbabile sintesi, infatti, nasce una commedia musicale: Frankenstein, 'o mostro!, rappresentata al Teatro Bellini di Napoli; nata dalla collaborazione tra i Posteggiatori Tristi, la regista e paroliera Sara Sole Notarbartolo e gli attori Valentina Curatoli e Rosario Giglio.
Probabilmente, per meglio compenetrare le atmosfere singolari dello spettacolo (e soprattutto per chi non ha origini campane), occorre spendere due parole sui Posteggiatori Tristi: si tratta di un duo che nasce dal sodalizio tra Pietro Botte (in arte Karamazov, voce) e Davide d'Alò (nei panni del maestro Severo Lapezza, clarinetto). Il primo proveniente dal teatro, il secondo dalla musica: insieme rinnovano e fanno riscoprire al pubblico l'antica arte di strada della posteggia (serenata), la più classica performance musicale napoletana che di norma si indirizza ai clienti di ristoranti e pizzerie (o si dedica da parte di romantici fidanzati a fanciulle e nubende in balcone).
I Posteggiatori Tristi, dunque, tentano un esperimento ambizioso: ammodernare e nello stesso tempo trasformare in commedia il romanzo di Mary Shelley, capolavoro della letteratura gotica dal tono cupo e drammatico. Avvalendosi dei testi della Notarbartolo  e della verve comica degli attori Anne-Laure Carette, Valentina Curatoli, Emanuele Esposito, Rosario Giglio e Ivan Virgulto, essi costruiscono una parodia deliziosa e ricca di musicalità tipiche (molto care allo spettatore/ascoltatore napoletano, ma non solo). Brani del repertorio classico partenopeo come Indifferentemente, ma anche appositamente composti e dalle sonorità jazz e blues.
Così, nella spassosa riscrittura, il Mostro (o the being, letteralmente la creatura) del romanzo composto dalla Shelley si incarna nell'artista ambulante Karamazov. Questi, in coppia col maestro Lapezza, commette l'errore fatale di intonare la posteggia al balcone sbagliato e si imbatte, in tal modo, nell'inquietante casa/laboratorio del dottor Viktor Frankenstein. Uno spietato e lestofante uomo di scienze, che non esita a sequestrarlo e drogarlo con un sedativo potente per farne la cavia del suo ambizioso esperimento: trasformarlo in un operaio instancabile.
Proprio così: un lavoratore indefesso, né vivo né morto, dedito unicamente alla catena di montaggio. La sua operosità illimitata servirà alla bella e giovane imprenditrice Charlotte (cugina e sposa promessa del dottor Frankenstein) a lanciare la sua nuova bibita sul mercato, senza incappare nelle «assurde pretese» e negli «inutili scioperi» dei «subordinati».
Si ride, dunque, si canta e si balla con le musiche dei Posteggiatori Tristi, ma si riflette anche (in maniera molto velata) sullo sfruttamento di operai e dipendenti. Alla fine Karamazov avrà salva la vita: per la gioia del suo compagno di avventure (il maestro Lapezza) e di Charlotte (nel frattempo, innamoratasi di lui) tornerà artista di strada ritrovando le proprie memorie ed emozioni. Il mostro, dunque, si rivelerà un esperimento fallito, grazie alla forza della musica e dei sentimenti.

Giovanni Luca Montanino

Ultima modifica il Domenica, 19 Febbraio 2017 01:10

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