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QUARTETT - regia John Fulljames

"Quartett", regia John Fulljames. Foto Fondazione Haydn "Quartett", regia John Fulljames. Foto Fondazione Haydn

di Luca Francesconi
Dall'omonima pièce teatrale di Heiner Müller
Basato sul romanzo Les liaisons dangereuses
di Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos
Editore Casa Ricordi, Milano
Prima rappresentazione
26.04.2011 Teatro alla Scala, Milano
Direzione musicale Patrick Davin
Regia John Fulljames
Scene e costumi Soutra Gilmour
Luci Bruno Poet
Video Ravi Deepres
Sound Soundintermedia
Interpreti
Marquise de Merteuil Adrian Angelico
Vicomte de Valmont Robin Adams
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Coproduzione Opéra de Rouen, Fondazione Haydn Stiftung
Allestimento Royal Opera House
(durata 80 min.)
Trento, Teatro Sociale 5 e 7 maggio 2017

www.Sipario.it, 8 maggio 2017

Meritava più pubblico, "Quartett", la composizione in un atto (durata 80 min) di Luca Francesconi rappresentata al Teatro Sociale in Trento venerdì 5 e domenica 7 maggio nella cooproduzione Royal Opera House Covent Garden di Londra, Opera di Rouen Normandie. L'opera, che può contare già 65 rappresentazioni in tutto il mondo, era proposta in questa occasione nell'allestimento della Royal Opera House di Londra per la regia di John Fulljames, direttore degli allestimenti del massimo teatro londinese con scene e costumi di Soutra Gilmor, e con la partecipazione dell'Orchestra Haydn diretta da Patrick Davin.
Era l'ultimo titolo della rassegna Opera 20.21 promossa dalla Fondazione Haydn di Bolzano e va preso atto che con la rappresentazione dell'opera di Luca Francesconi si è potuto assistere in regione ad un allestimento di provenienza internazionale, con un protagonista maschile, il baritono inglese Robin Adam, già presente al debutto assoluto al Teatro alla Scala di Milano nel 2011 e, in seguito, presente alle produzioni che si sono succedute a Parigi, Buenos Aires, Rouen e Amsterdam. Merito al progetto Opera 20.21 di Matthias Lošek e della Fondazione Haydn se sì è riusciti a mettere in dialogo la periferia italiana di Trento e Bolzano con i maggiori centri di produzione musicale mondiali, come è avvenuto con Written on Skin di George Benjamin, che si è meritato il premio della critica Franco Abbiati 2016 per la migliore regia a Nicola Raab, e con The Raven di Toshio Hosokawa, presentato a Lincoln Center a New York per la regia di Luca Veggetti.

Il lavoro musicale di Francesconi si basa sulla pièce teatrale del commediografo tedesco Heiner Mueller. Scritta nel 1982, è tratta dal romanzo epistolare di Chonderlos de Laclos Les liaisons dangereuses=Relazioni pericolose (1782), manifesto della letteratura libertina settecentesca. Lo scrittore tedesco della Germania dell'Est trasforma il sottile gioco di ruoli di seduzione e di lussuria tra la marchesa de Merteuil e il Visconte di Valmont, in uno specchio del degrado della relazione di coppia ridotta al solo rapporto fisico destinato ad essere consumato come atto famelico di conquista predatoria che coinvolge altri due soggetti in un languido e inquietante scambio di identità. La regia di ohn Fulljames fa agire i protagonisti in impianto scenico fatto di teli strappati su cui si riflettono le proiezioni astratti di Ravi Deepres e suggestivi giochi di luci, a cura di Bruno Poet, pendenti su una piattaforma ad uso di passarella gettata su una discarica urbana: sono sporchi e cattivi e vivono traendo i loro effetti personali da sacchi di immondizia, con la ricerca della morte come annientamento fisico e morale.

La musica di Francesconi costruisce un ambiente sonoro fatto di musica dal vivo ed elaborazioni elettroniche con qualche aggiustamento di organico rispetto al debutto del 2011 che era affidato ad un ensemble da camera in buca, ai due protagonisti sul palcoscenico (un soprano e un baritono) e ad una grande orchestra e al coro nel retropalco, intervento questo, risolto nei successivi allestimenti, con la registrazione. La musica gioca con le sonorità delle avanguardie del primo Novecento come l'uso della voce femminile spinta sulle orme dello Sprachgesang affidata alla voce del mezzosoprano Adrian Angelico, debuttato in questo ruolo nel 2014 alla Royal Opera House.
Spettacolo di altà qualità a cui si deve grande merito dell'esito alle qualità vocali dei due protagonisti e alla gestione musicale dell'Orchestra Haydn nell'organico camerale. Lo scarso pubblico presente in sala ha accolto l'esito con convinti e calorosi applausi.
E' attesa la programmazione per la prossima stagione di Opera 20.21 che verrà presentata in conferenza stampa giovedì 23 maggio a Bolzano; si vedrà se questa esperienza proseguirà su questa linea tracciata o se verranno introdotti variazioni di rotta.

Federica Fanizza

Ultima modifica il Lunedì, 08 Maggio 2017 21:29

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