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ROMEO ET JULIETTE - regia Jean-Luis Grinda

Roméo et Juliette Roméo et Juliette Regia Jean-Luis Grinda

Libretto di Jules Barbier e Michel Carré
Musica di Charles Gounod. Direttore d'orchestra: Fabio Luisi
Regia: Jean-Luis Grinda. Scene: Eric Chevalier. Costumi: Carola Volles. Luci: Roberto Venturi
Con Andrea Bocelli, Maìte Alberola, Annalisa Stroppa, Elena Traversi, Blagoj Nacoski, Manuel Pierattelli, Alessandro Luongo, Marzio Giosi, Andrea Mastroni
Orchestra e coro del Teatro Carlo Felice, Maestro del Coro Marco Balderi
Teatro Carlo Felice in coproduzione con l'Opéra de Monte-Carlo
Teatro Carlo Felice, 24 Febbraio 2012, Genova

www.Sipario.it, 27 febbraio 2012

Incontrare Roméo et Juliette sul palco del Carlo Felice significa trovare la presenza carismatica di Andrea Bocelli e la prestigiosa bacchetta di Fabio Luisi, da poco no-minato direttore del Teatro Metropolitan di New York. Una accoppiata vincente che ha riempito la platea genovese di un pubblico entusiasta e favorito la buona riuscita dell' opera, ritenuta il capolavoro di Charles Gounod. Fabio Luisi ha dato un calibrato risalto alla musica, ricca di momenti drammatici e sentimentali, stabilendo un rappor-to di equilibrio tra orchestra e cantanti. Andrea Bocelli, Roméo, ha offerto una prova di grande professionalità accettando di cantare pur soffrendo di male alla gola e ha raggiunto nell'a solo "Ah, leve toi, soleil" intensi e affascinanti toni di voce.

In primo piano per la riuscita dello spettacolo è Juliette, cui la brava Maìte Alberola, soprano di bella voce, ha riservato gorgheggi impegnativi nonché momenti di buona interpretazione scenica.

Annalisa Stroppa, il paggio di Romeo en travesti, ha donato espressione e verve all'a solo del terzo atto, Tibaldo è reso da Blagoj Nacoski con slancio canoro, il Mercuzio di Alessandro Luongo ha brillato per impeto vocale, di notevole efficacia il frate Lau-rent di Andrea Mastroni. Da ricordare Manuel Pierattelli – Benvoglio e la nutrice di Elena Traversi, bene il Coro diretto da Marco Balderi e un plauso alla scenografia che ha evocato il pathos della vicenda.

Etta Cascini

Ultima modifica il Giovedì, 28 Marzo 2013 09:15
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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