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COMEDIANS - regia Renato Sarti

"Comedians" regia Renato Sarti. Foto Marina Alessi "Comedians" regia Renato Sarti. Foto Marina Alessi

dalla commedia originale di Trevor Griffiths
traduzione e regia Renato Sarti
libero adattamento di Renato Sarti, Margherita Antonelli, Alessandra Faiella, Rita Pelusio, Claudia Penoni
scene e costumi Carlo Sala
musiche Carlo Boccadoro
con Margherita Antonelli, Alessandra Faiella, Rita Pelusio, Claudia Penoni, Nicoletta Ramorino e Rossana Mola
Produzione Teatro della Cooperativa
Milano, Teatro Elfo Puccini dal 16 al 22 febbraio 2015

www.Sipario.it, 19 febbraio 2015

Lunedì' 16 Febbraio il Teatro Elfo Puccini convoglia il suo pubblico sulla scena di Comedians, testo teatrale di Trevor Griffiths risalente il 1975. La commedia fu interpretata per la prima volta nel 1985 al Teatro dell'Elfo, sotto la direzione di Gabriele Salvatores, da un gruppo di attori ben presto divenuti famosi, tra cui Paolo Rossi, Claudio Bisio, Silvio Orlando, Bebo Storti e Renato Sarti, i quali diedero vita al programma televisivo cabarettistico "Zelig".
L'attore Renato Sarti, fondatore del Teatro della Cooperativa e oggi drammaturgo e regista teatrale, offre al pubblico, a distanza di trent'anni una versione di Comedians al femminile, in cui un gruppo di aspiranti comiche; Margherita Antonelli, Alessandra Faiella, Rita Pelusio e Claudia Penoni, frequenta un corso serale di cabaret, dove imparano, attraverso esercizi di improvvisazione, a "usare la risata come un mezzo e non come uno scopo!"
Questo l'obbiettivo che la loro insegnante, Nicoletta Ramorino, nonchè ex attrice politicamente impegnata, pone a ciascuna di loro, mentre guida il pubblico a prendere coscienza delle lacerazioni vigenti nella società.
Nel primo atto Nicoletta annuncia alle commedianti l'arrivo di un'esploratrice di talenti dello show business, Rossana Mola, imprenditrice con la quale ha un rapporto bisticcioso e poco cordiale. Rossana selezionerà l'attrice più idonea a lavorare in televisione, realtà le cui problematiche, con l'accrescere del cinismo e del disimpegno sociale, comportano una metamorfosi lobotomizzante di massa. Secondo la logica televisiva del cabaret i comici cabarettisti non sono altro che servi che forniscono ciò che il pubblico chiede loro.
Nel secondo atto le aspiranti comiche presentano i loro saggi allo spettatore che diventa pubblico dello spettacolo nello spettacolo, il quale ha modo di capire chi tradisce, chi entra in crisi, chi mantiene una propria coerenza e chi segnerà la propria autodistruzione.
I quattro provini si fanno portatori di temi di sconcertante attualità: il fenomeno dilagante di facebook come alternativa all' incontro amoroso, la guerra tra Ucraina e Russia, i matrimoni omosessuali, l'immagine stereotipata del sessualità femminile odierna.
Nel terzo e ultimo atto vengono decise le sorti delle quattro allieve e assegnato a ciascuna il loro ruolo nella vita: complice o vittima del sistema.
Il compito più arduo è certamente quello di saper svelare, senza obnubilamento, le contraddizioni della società e della vita per mezzo della risata e dello sberleffo.

Angelica Greppi

Ultima modifica il Giovedì, 19 Febbraio 2015 11:56

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