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DA QUESTA PARTE DEL MARE - regia Giorgio Gallione

"Da questa parte del mare”, regia Giorgio Gallione "Da questa parte del mare”, regia Giorgio Gallione

da Gianmaria Testa
Regia: Giorgio Gallione
Scene: Lorenza Gioberti
Costumi: Lorenza Gioberti
Interpreti: Giuseppe Cederna
Produzione: Produzioni Fuorivia e Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
Genova, Teatro dell'Archivolto, giovedì 27 e venerdì 28 aprile 2017

www.Sipario.it, 29 aprile 2017

La collaborazione tra Giuseppe Cederna sul palco e Giorgio Gallione alla regia non poteva che garantire uno spettacolo di grande efficacia e profondità. Il testo di Da questa parte del mare è tratto dalle canzoni e riflessioni del compianto cantautore Gianmaria Testa. Lo spettacolo, intimo e commosso, è il sentito ricordo di un artista e amico. Lo spettacolo, originale esempio di teatro civile, è nato dall' amicizia profonda che legava Testa a Cederna e a Gallione. La recitazione di Cederna e la voce registrata di Testa si intrecciano e si supportano per l'intera durata della rappresentazione. La regia di Gallione tesse con sapienza la trama di voce e canzoni in qualcosa di poetico. Le pietre e il piccolo specchio d'acqua presente al centro di una scenografia essenziale si trasformano, nelle mani e nell'azione di Cederna, dapprima nelle isole di Lampedusa e di Samo e poi nelle lapidi delle vittime delle tragedie del mare. L'attore muove questi simbolici elementi scenografici fondendoli come un cantastorie. Da questa parte del mare vive per un verso dello slancio artistico e civile del lavoro di Testa e per l'altro assomiglia ad un album musicale, che presenta stralci di vita diversi, accomunati costantemente dal tema della migrazione. In questo modo i ricordi di fatiche e paure dei migranti e della loro lotta per la sopravvivenza si alternano agli sguardi di quanti vedono la realtà da questa parte del mare e che con determinazione vivono per far sì che la solidarietà prevalga. La violenza e il supplizio, nell'arte di Testa e Cederna, vengono così mitigate da piccoli e grandi gesti di umanità quotidiana. In effetti alla base delle storie tragiche evocate, che hanno un lieto fine, stanno non solo la prevaricazione e i pregiudizi ma anche un forte impegno etico e civile. All'attore romano va riconosciuto il merito di avere offerto una recitazione impeccabile in grado di catalizzare l'attenzione del pubblico e a gestire come un regista in scena una narrazione che alterna voci e personalità distinte in un continuo campo e controcampo che ha quale elemento costante un mare che salva e insieme danna. Il successo è stato pieno come comprovano gli scroscianti applausi di un uditorio realmente emozionato che, oltre a Giuseppe Cederna e a Giorgio Gallione, ha esteso grande calore all'affettuoso ricordo di Gianmaria Testa.

Gabriele Benelli

Ultima modifica il Domenica, 30 Aprile 2017 12:07

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