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GATTO CON GLI STIVALI (IL) - regia Eugenio Monti Colla

"Il gatto con gli stivali", regia Eugenio Monti Colla "Il gatto con gli stivali", regia Eugenio Monti Colla

di Carlo II Colla, tratto dall'omonima fiaba di Charles Perrault
musica: Felice Camesasca
luci: Franco Citterio
direzione tecnica: Tiziano Marcolegio
regia: Eugenio Monti Colla
i marionettisti: Eugenio Monti Colla, Franco Citterio, Maria Grazia Citterio, Piero Corbella, Camillo Cosulich, Debora Coviello, Cecilia Di Marco, Tiziano Marcolegio, Sheila Perego, Giovanni Schiavolin, Paolo Sette
voci recitanti: Marco Balbi, Roberto Carusi, Mariagrazia Citterio, Carla Colla, Claudio Colombo, Silvia Colzani, Agostino De Berti, Maurizio Dotti, Ombretta Franzini, Lisa Mazzotti, Gianni Quillico
produzione: Associazione Grupporiani
Milano, Piccolo Teatro Studio Melato dal 27 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016

www.Sipario.it, 30 dicembre 2015

Come da consolidata tradizione, durante le Festività di fine anno le marionette di Carlo Colla sono ospiti - quali interpreti di grande qualità - del Piccolo Teatro di Milano con un delizioso protagonista capace con le sue 'gesta' di deliziare grandi e piccini.
Rotondetto e ben pasciuto - come si conviene a un felino abile, astuto e audace che conosce l'arte di improvvisare e arrangiarsi anche solo per rimediare pasti succulenti - il primo attore è il gatto che lasciato in eredità da un mugnaio al più giovane dei suoi tre figli manifesta da subito attraverso l'intelligenza e la voce segni di un'antropomorfizzazione che lo trasforma in un tenero ancorché furbo consolatore dell'ingiustizia patita dal suo nuovo padrone da lui protetto e sostenuto come padre-amico-tutore.

Derivato da una fiaba popolare europea conosciuta già dal '500 con numerose varianti fino a quella famosa di Charles Perrault (Parigi 1628 – 1703, autore tra l'altro del noto libro di fiabe conosciuto anche con il titolo Racconti di Mamma Oca) Il gatto con gli stivali conosce una notevole fortuna fino a stimolare la fantasia creatrice della Compagnia Colla che nel 1910 ne fa un adattamento teatrale (andato in scena nell'antica sede del Teatro Gerolamo) per marionette in forma di operina fiaba (che risente del gusto dell'epoca verista dell'operetta) con un'equilibrata alternanza tra parti recitate, cantate e musicali, riallestito poi nel 1987.

Pian piano l'affascinante spettacolo assume toni sempre più sbalorditivi anche grazie a curatissimi costumi sontuosi e sfarzosi, a effetti scenografici spettacolari e alla possibilità insita nelle favole di diversi livelli di lettura tanto da incantare bambini e adulti pur ubriacati oggi da una tecnologia avanzatissima, anzi proprio per questo in grado di apprezzare e ammirare quanto resta della manualità creativa dell'uomo.

Splendidamente fiabesca è la scena dell'incontro tra il gatto e il re e la sua corte con marionette abbigliate con raffinati abiti dai colletti ornati di pizzi d'epoca, giustacuori e polsi di pelle.
Più di 200 marionette sono impegnate nello spettacolo tra cui quelle straordinarie della corte di animali che seguono l'orco trasformato in leone vanaglorioso come se fosse un re: ironico e sotteso (come usa alla corte del Re Sole, sovrano assoluto) riferimento allusivo a personaggi tronfi di quell'epoca.
Affascinante la scena dell'antro infernale con l'orco e le megere 'materne'... metafora ironica degli incubi più angosciosi del mondo umano...

Persino i nomi dei personaggi mettono in luce una volontà canzonatoria come quello ampolloso del marchese di Carabàs: altro non è che il termine 'carabattole' o 'cinfrusaglie' francesizzato in modo da assumere quasi un'aura aulica che nella favola fornisce al giovane figlio del mugnaio una credibilità di nobiltà... e un destino fortunato.
Un'analisi comico-lessicale che può essere estesa a tutti i personaggi e che si consiglia agli spettatori curiosi di approfondire l'elegante spirito ironico di un passato lontano anni luce da alcune scempiaggini di oggi.

Un divertimento gioioso da portarsi dietro quale consolazione delle fatiche del quotidiano.

Wanda Castelnuovo

Ultima modifica il Giovedì, 31 Dicembre 2015 00:27

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