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OVERLOAD - concept e regia Sotterraneo

“Overload", concept e regia Sotterraneo. Foto Filipe Ferreira “Overload", concept e regia Sotterraneo. Foto Filipe Ferreira

concept e regia Sotterraneo
in scena Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Marco D'Agostin,
scrittura Daniele Villa;

luci Marco Santambrogio;
costumi Laura Dondoli;
sound design Mattia Tuliozi;
props Francesco Silei;
grafica Isabella Ahmadzadeh;
promozione internazionale Giulia Messi; produzione Sotterraneo
coproduzione Teatro Nacional D. Maria II nell'ambito di APAP – Performing Europe 2020, Programma Europa Creativa dell'Unione Europea, contributo Centrale Fies_art work space, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG con il sostegno di Comune di Firenze, Regione Toscana, Mibact, Funder 35, Sillumina – copia privata per i giovani, per la cultura,
visto a Festivaletteratura di Mantova, 7 settembre 2018

www.Sipario.it, 13 settembre 2018

Overload di Teatro Sotterraneo è un gioco, molto serio eppure leggerissimo sulla distrazione e sull'attenzione, complice David Foster Wallace e il suo discorso per la cerimonia delle lauree al Kenyon college del 21 maggio 2005: Questa è l'acqua. Si crede che la riflessione messa in atto da Teatro Sotterraneo trovi una sua sintesi in un passaggio del discorso di Wallace, quando lo scrittore morto suicida afferma: «Vent'anni dopo essermi laureato, sono riuscito lentamente a capire che lo stereotipo dell'educazione umanistica che vi "insegna a pensare" è in realtà solo un modo sintetico per esprimere un'idea molto più significativa e profonda: "imparare a pensare" vuol dire in effetti imparare a esercitare un qualche controllo su come e cosa pensi. Significa anche essere abbastanza consapevoli e coscienti per scegliere a cosa prestare attenzione e come dare un senso all'esperienza. Perché, se non potrete esercitare questo tipo di scelta nella vostra vita adulta, allora sarete vera mente nei guai». La drammaturgia firmata da Daniele Villa e la forza attoriale di Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Marco D'Agostin mettono in scena la fenomenologia della distrazione e l'estinzione dell'attenzione. Sul discorso Questa è l'acqua Teatro Sotterraneo costruisce una sorta di ipertesto scenico, facendo del palcoscenico lo schermo di uno smartphone collettivo e chiedendo al pubblico di attivare il collegamento ipertestuali, i contenuti nascosti. Ne fuoriescono una serie di gag esilaranti, ma anche di inquietanti distrazioni in cui a farne le spese è lo scrittore David Foster Wallace e il suo discorso agli studenti.
Ciò che Teatro Sotterraneo costruisce – con ironia e leggerezza – è una riflessione acuta, intelligente, arguta e mai banale sull'ecosistema dell'attenzione, sulla capacità di riprendere il filo, sulla resistenza ai mille stimoli iconici, mediatici, distraenti a cui siamo sottoposti. Se possibile Teatro Sotterraneo con Overload dimostra una sua maturità di scrittura e di analisi accresciuta, sempre più capace di andare al cuore delle questione che il gruppo si propone di affrontare con momenti di straziante ed elegante poetica come l'abbraccio con quell'uomo pesce che nel suo mancare d'ossigeno tanto ci assomiglia, nel nostro vagare da un link all'altro in cerca di qualche verità, se va bene, oppure – nella maggior parte dei casi – in balia di uno stordimento collettivo e individuale che annichilisce ogni pensiero. Si esce da Overload divertiti e con qualche pensiero in più su cui riflettere, si esce coscienti della nostra debolezza e di come la frammentazione delle informazioni, la distrazione del pensiero e l'attenzione in via di estinzione ci consegnino ad un'incoscienza preoccupante, ci condannino a una incapacità di concentrarsi su ciò che realmente merita la nostra attenzione: l'essere uomini e nella nostra umanità condividere un'idea di mondo e di solidale rispetto dell'altro da noi.

Nicola Arrigoni

Ultima modifica il Sabato, 15 Settembre 2018 08:59

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