Apertura Estate Romana
Stagione 2022
Roma - Silvano Toti Globe Theatre Gigi Proietti 21 Giugno 2022
Sono passati poco più di due anni da quando Gigi Proietti ci ha lasciato. Roma e l’Italia, per via di circostanze note e non belle da ricordare per l’ennesima volta, non hanno avuto l’opportunità di salutare adeguatamente il loro ultimo Mattatore, che si è sempre distinto per autorevolezza e simpatia. Ora, al Globe Theatre di Villa Borghese, approfittando della concomitanza del primo giorno d’Estate, che è anche il più lungo, l’occasione c’è stata. Ne è nata una serata molto piacevole, con tanti ospiti, molti ricordi, risate e giusta commozione, durante la quale lo spirito a pochi noto di Gigi Proietti è emerso nel modo in cui ci si sarebbe aspettati, in particolare in occasioni come quella offerta dall’esibizione canora di Carlotta Proietti su un monologo del suo grande papà musicato per l’occasione.
Ad aprire la serata è stato il nuovo direttore del Globe, Nicola Piovani, che con grande emozione ed un eloquio non brillantissimo ha tenuto a specificare che il suo compito è di continuare il percorso tracciato dal grande predecessore, per far sì che questa realtà teatrale romana da Proietti fortemente voluta, realizzata e amata non vada persa e non cada nel dimenticatoio.
Subito dopo è stato il turno di amici, conoscenti, ex allievi del laboratorio del grande attore: Rodolfo Laganà, Massimo Wertmuller, Flavio Insinna, Corrado Augias, Walter Veltroni, Edoardo Leo e tanti altri. Tutti a ricordare le qualità, umane oltre che artistiche, di Proietti. E che ne è emerso? Il ritratto di un uomo di spettacolo a tutto tondo, eclettico, mai pago dei risultati raggiunti, la cui qualità maggiore era quella di coniugare il duro mestiere di attore con una componente giocosa mai cedendo alla seriosità. Perché, come era solito dire il Gigi nazionale, l’arte della recitazione s’impara ma non si può insegnare.
La seconda parte della serata ha visto come protagonista, sebbene solo su schermo, Proietti stesso grazie al bellissimo documentario che Edoardo Leo gli ha dedicato: Luigi Proietti in arte Gigi. Un progetto realizzato in ben quattro anni e che il grande attore non ha fatto in tempo a vedere a montaggio finito. Interviste ad amici, parenti – deliziose le rivelazioni di cui è stata prodiga Anna Maria Proietti, la sorella – e colleghi, insieme a materiale di repertorio, hanno restituito un po’ dello spirito col quale il Nostro grande attore permeava il palcoscenico quando lo calcava.
Un po’, ma non del tutto. Perché, dal vivo, Gigi Proietti era in grado di stabilire un contatto diretto con ogni singolo spettatore in platea, usando la confidenzialità, la chiacchierata intima trasformata in monologo, quasi a sussurrare un aneddoto segreto che altri non possono ascoltare e del quale solo in due si riesce a sorridere.
È qualcosa che nessun materiale video di repertorio potrà mai restituire. Ma che rimane vivo nella memoria del pubblico di Proietti, dei palcoscenici e delle quinte che ha frequentato. Soprattutto quello del Globe di Villa Borghese, oggi a lui intitolato.
Pierluigi Pietricola