di Molière. Versione italiana di Giovanni Raboni. Regia: Marco Sciaccaluga. Scene: Jean –Stehlé, Catherine Randl. Costumi: Catherine Randl. Musiche: Andrea Nicolini. Luci: Sandro Sussi. Teatro Stabile di Genova
Con Eros Pagni, Alice Arcuri, Roberto Serpi, Jean–Stehlé, Mariangela Torres, Federico Vanni, Marco Avogadro, Massimo Cagnina, Antonio Zavatteri
Teatro della Corte, Genova, 13 marzo 2012
Ambientato nella provincia francese anni 20 – 30 e ispirato a quel mondo chiuso, piccolo borghese, lo spettacolo si apre a sorpresa con l'arrivo di un treno sul quale viaggiano Arnolfo e l'amico Crisaldo. Il luogo offre lo spunto per un dialogo in cui Arnolfo espone le proprie idee sui doveri di una moglie, e appare la sua tirannia nascosta sotto l'apparenza del moralista. Interpretato dagli attori della Compagnia del Teatro Stabile, formatisi alla scuola di recitazione dello stesso teatro, lo spet-tacolo offre uno sviluppo coerente e ben coordinato. Il regista imprime un ritmo sostenuto con dialoghi brillanti e colpi di scena, e raggiunge il meglio nel secondo atto in cui emerge maggiormente lo spirito comico e caustico di Molière. Tuttavia il punto di forza è la recitazione di Eros Pagni che disegna il personaggio di Arnolfo con grande maestria, ricorrendo a una varietà di accenti e di espressioni mimiche, capaci di far emergere oltre all'egoismo e alla chiusura mentale, anche il travaglio dell' animo di quel piccolo despota di provincia. Alice Arcuri ritrae Agnese, dapprima ingenua e candida fanciulla e poi ribelle alle costrizioni, in modo convincente anche se in qualche momento appare un po' troppo statica. Valido il Crisaldo di Federico Vanni, Roberto Serpi è il focoso innamorato, Jean –Stehlé e Mariangela Torres sono la"pittoresca" coppia dei servi, bene gli altri.
Etta Cascini