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Il Festival in una notte d'estate di Lunaria Teatro continua nel segno della grande letteratura e la scelta del Teatro delle Donne di Firenze, ospite di questa interessante rassegna, non poteva essere meno significativa. Tutte le immagini scompariranno è il titolo del reading da tre delle opere di Annie Ernaux, scrittrice francese insignita del premio Nobel per la letteratura nel 2022. Annie Ernaux è scrittrice che non ha bisogno di essere spiegata - né è facile farlo – ma la scelta dello spettacolo è immediatamente riconoscibile nel volere presentare la parte più dolorosa e involuta dell'autrice francese, le sue esperienze e i suoi dolori più sanguinosi. La scenografia del reading è assai semplice, con due leggii, libri ed un piccolo specchio a terra, rivolto verso il pubblico. Da questo luogo raccolto Elena Arvigo legge alcuni passaggi de Gli anni, La donna gelata e L'evento. Va notato come la presenza della brava attrice genovese conduce questo la lettura di questi passaggi a diventare un vero e proprio spettacolo. Le parole di Annie Ernaux sono lette dalla Arvigo con profonda enfasi e passione, interpretandole e facendole uscire vive e pulsanti dalla pagina scritta. Il sentimento e il dolore della Ernaux sono i sentimenti e i dolori che sono vissuti dal pubblico, rapito da vicende tutt'altro che facili e quotidiane. Elena Arvigo rivela così il grande dono della grande attrice, trasformando le parole in corpo che soffre e conosce la vita e la morte. Su misurati tappeti sonori, che sorreggono la ansiosa narrazione, Elena Arvigo racconta la vita ed una generazione alla ricerca di una dimensione. I testi portati in scena riflettono e propongono una prospettiva sul ruolo della memoria, del passato e del ruolo della scrittura. I passaggi in scena sono complessi e impegnano attrice e il pubblico, con alcuni momenti di reale sofferenza emotiva. In questi passaggi Tutte le immagini scompariranno rischia di calcare troppo sul lato emotivo delle vicende narrate e sembra volere forzare sula parte più straziante delle vicende raccontate dalla Ernaux. Nello spettacolo l'enfasi si fa concreta e la voce della attrice cambia spesso tono forse al di là del necessario. Tutte le immagini scompariranno è uno spettacolo vivo, pulsante, doloroso, dove non manca l'animo traumatizzato (e traumatizzante) delle vicende raccontate da Annie Ernaux. Non manca nulla della narrazione convulsa della scrittrice francese e del suo pensiero peculiare, della sua filosofia di riscatto dal popolare e dell'uso del corpo fisico e carnale. La carnalità e il dolore della carne, che si fa quasi masochismo, è uno dei tratti distintivi di questo reading. “Non ci sono verità inferiori” - dice Annie Ernaux – e Tutte le immagini scompariranno ce lo mostra con evidenza e con una crudezza vista come funzionale al messaggio che vuole incarnare. Il pubblico ascolta, si emoziona e tributa ad Elena Arvigo i doverosi applausi per aver portato in scena un racconto pieno di vita e realtà. 

Gabriele Benelli