sabato, 27 aprile, 2024
Sei qui: Home / V / VENERE E ADONE - di e con Roberto Latini

VENERE E ADONE - di e con Roberto Latini

"Venere e Adone",  di e con Roberto Latini "Venere e Adone", di e con Roberto Latini

di e con Roberto Latini
musiche e suono Gianluca Misiti
luce e direzione tecnica Max Mugnai
produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi
in collaborazione con Epica Festival, Fondazione Armunia Castello Pasquini – Festival Inequilibrio, Fortinbras Enterprise
con il sostegno di Regione Toscana e MiC
San Ginesio – Ginesio Fest 2023 Chiostro Sant’Agostino 24 agosto 2023 

www.Sipario.it, 25 agosto 2023

In una lettera ora raccolta nell’epistolario pubblicato da Mondadori, Italo Calvino scriveva a Pietro Citati, riferendosi al suo saggio su Goethe, che l’unica forma di letteratura possibile non sarebbe stata più la semplice narrazione, ma una apertura illimitata del testo grazie all’interpretazione. In tal senso, per Calvino, Citati era, anche e soprattutto, un grande scrittore.

Letteratura e scrittura, dunque, come potenzialità che si moltiplicano ed espandono. Un’idea suggestiva, sempre contemporanea, che giunge a noi dai miti; i quali altro non sono che riscritture continue di storie che, di variazione in variazione (ovvero di moltiplicazione in moltiplicazione) hanno contribuito a raccontare noi e il nostro mondo, in qualche modo creandolo ogni volta da capo. Letteratura, dunque, come apertura verso l’infinito (alla Pessoa o alla Borges) e mai come conclusione o chiusura. Ce lo hanno ricordato, nel Novecento, autori del calibro di Graves, Kerényi e Calasso. Un filone al quale, sul versante teatrale, intenderebbe unirsi Roberto Latini col suo Venere e Adone.

Drammaturgia come fluidità e pluralità. Già andato in scena la scorsa Estate, questo spettacolo si arricchisce di nuovi tentativi. Ripresa da Ovidio, la storia di Adone che muore durante la caccia al cinghiale e di Venere che nulla può tranne rassegnarsi e vedere dalle sue lacrime versate per la perdita dell’amato nascere un fiore, è interpretata da Latini come un interrogativo che, più o meno, può trascriversi così: oggi quale forma di amore è possibile vivere? Quello di Venere per Adone, puro e altamente poetico, oppure più brutale e sciatto?

E così, ecco succedersi sulla scena una serie di quadri, nei quali Latini indaga le varie possibilità della perdita dell’amata o amato: nel primo si ripercorre, con voce distorta e gracchiante, il mito di Ovidio; nel secondo, partendo dall’incipit di Riccardo III, si racconta la perdita; nel terzo, inscenando la situazione di un attore che prova la scena di un film, si raccontano le ragioni sottese a una separazione; nel quarto gli effetti di questa separazione, con una Venere disperata; nel quinto, infine, il rimedio d’oggi alla separazione: un robot dalle sembianze canine che, rispondendo esclusivamente a un telecomando azionato da un giovane col volto coperto, non si separerà mai da questi.

Ben vengano la sperimentazione, lo stravolgimento di un mito come di una storia per vedere come tali aperture e letture possono resistere e raccontarci ancora qualcosa. Ma al di là di sperimentazioni non più di avanguardia, perché ricordano – mutatis mutandis – quelle degli anni d’oro di Carmelo Bene e Federico Tiezzi, con questo spettacolo cosa ci ha voluto dire Latini? 

Forse che oggi l’amore da sentimento assoluto è scaduto nel banale possesso?

E al di là di questo, dov’è la convenienza di tale eccesso di sperimentalismo, privo di un filo rosso che lega lo spettacolo nelle sue parti e di una metafora che rappresenta il nostro tempo, pur criticandolo con severità?

Pierluigi Pietricola

Ultima modifica il Martedì, 29 Agosto 2023 09:12

Iscriviti a Sipario Theatre Club

Il primo e unico Theatre Club italiano che ti dà diritto a ricevere importanti sconti, riservati in esclusiva ai suoi iscritti. L'iscrizione a Sipario Theatre Club è gratuita!

About Us

Abbiamo sempre scritto di teatro: sulla carta, dal 1946, sul web, dal 1997, con l'unico scopo di fare e dare cultura. Leggi la nostra storia

Get in touch

  • SIPARIO via Garigliano 8, 20159 Milano MI, Italy
  • +39 02 31055088

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.