51° FESTIVAL TEATRALE DI BORGIO VEREZZI
Archiviato il mezzo secolo, con gli eccellenti risultati del Cinquantenario (pubblico aumentato del 16,1% e incassi cresciuti del 19,8% nelle 22 serate dei nove spettacoli presentati, otto dei quali in "prima" nazionale, con alto indice di gradimento da parte degli spettatori, largo seguito dei mass media e rinnovato interesse della critica), l'edizione 2017 del Festival di Borgio Verezzi si proietta verso il futuro. E lo fa, ancora una volta, all'insegna del rinnovamento nella tradizione, con testi contemporanei, spesso inediti o stranieri, accanto ai classici, coinvolgendo, oltre alla sede storica di piazza Sant'Agostino, anche la suggestiva "location" delle Grotte, preziosa risorsa naturale e turistica del territorio comunale.
Il 51° festival (8 luglio-24 agosto) si articolerà in dieci spettacoli, di cui otto in "prima nazionale", oltre a un'anteprima e a un evento speciale. E come sempre, il programma offrirà testi noti e novità contemporanee, drammi e commedie, spettacoli con musica e altri di parola, alcuni realizzati attraverso collaborazioni importanti o diretti da registi stranieri. Proposte diversificate, per soddisfare i gusti dell'eterogeneo pubblico, composto anche da molti turisti in vacanza e in crescita di anno in anno: saliti a 11.223 (comprese le tre anteprime) i paganti, nell'estate 2016, un record che non sarà facile battere. Filo conduttore di quest'anno sarà il potere, inteso nelle sue più svariate accezioni, dal potere della seduzione a quello dell'amor paterno, dal potere della musica a quello dell'ipocrisia, dal potere della famiglia a quello della poesia.
Spiega il direttore artistico Stefano Delfino, in carica dal 2002 e riconfermato per altri cinque anni: "Il cartellone, ideato nel segno del sorriso anche quando affronta temi più profondi e impegnativi (la leggerezza della pensosità, citata da Italo Calvino nelle Lezioni americane) spazia tra autori di vari Paesi, propone qualche titolo noto anche per la versione cinematografica e conferma come il Festival sia ormai diventato la "vetrina" estiva di alcune delle novità che andranno in tournée invernale, "esportando" in tutta Italia il nome di Borgio Verezzi. Fama che ha ormai varcato i confini nazionali: tra gli oltre 300 progetti complessivamente valutati una decina sono giunti dall'estero (non solo Europa, ma anche Sudamerica e Canada).
Nel programma, spicca il duplice omaggio a Vincenzo Cerami, con il primo adattamento teatrale del suo romanzo Un borghese piccolo piccolo, presentato nel quarantennale del celebre film di Monicelli con Alberto Sordi, che avrà come protagonista Massimo Dapporto e le musiche appositamente composte da Nicola Piovani; e La cena delle belve, dell'armeno Vahè Katcha, che ha vinto il Premio Molière in Francia e di cui Cerami aveva curato la traduzione. Da annotare poi il ricomporsi della coppia Lorella Cuccarini-Giampiero Ingrassia, che dopo il successo del musical Grease si cimenta con una commedia, e il ritorno di Gianluca Guidi, che per la prima volta mette in scena un Goldoni.