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PRESENTATA LA 74.MA STAGIONE DEL CLASSICI AL TEATRO OLIMPICO DI VICENZA. -di Francesco Bettin

Giancarlo Marinelli. Foto Roberto De Biasio Giancarlo Marinelli. Foto Roberto De Biasio

Si intitola “Nemesi” la programmazione della 74.ma edizione del Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico, di Vicenza, col sottotitolo “Ogni viso avrà diritto alle carezze”, mutuato da un celebre verso di Paul Eluard e assai emblematico, titolo che potrebbe stordire e che annuncia nuova vita. Tutto nella prospettiva più rosea di una ripresa annunciata, e basta carezze virtuali, perché il momento pare giunto. La manifestazione è stata presentata proprio nel teatro progettato da Andrea Palladio, presenti autorità e alcuni interpreti degli spettacoli in programma, come Ivana Monti e Fabio Sartor. Anche stavolta il direttore artistico Giancarlo Marinelli ha voluto stupire, inscenando come da annuncio una conferenza-spettacolo di due ore, con troppa carne al fuoco però, che, offrendo delle anteprime non proprio solo accennate rischia forse di soddisfare già qualche possibile spettatore. Moltissimi gli appuntamenti previsti, dal 23 settembre al 23 ottobre, mettendo insieme tutte le sezioni ovviamente. Sette le produzioni, di cui cinque in prima assoluta, che vedono in calendario titoli importanti della tragedia (alcuni mancanti da anni dall’ Olimpico) e rivisitazioni del mito, una “Histoire du Soldat” di Stravinskij, altre digressioni musicali e alcuni approfondimenti sui grandi temi a cui le drammaturgie rimandano, in un’edizione (la terza di Marinelli, la seconda in pandemia) che si preannuncia di buon livello. La rassegna è promossa dal Comune di Vicenza, Assessorato alla Cultura, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e l’Accademia Olimpica, e realizzata con il sostegno della Regione del Veneto e Gruppo AGSM- AIM SpA. Si avvale delle collaborazioni di Arteven Circuito Regionale Multidisciplinare, La Milanesiana, Teatro Nazionale della Toscana “Porta d’Europa”. Le carte mischiate da Marinelli sono per alcuni versi disallineate, però tentano una fusione che guarda alla tradizione come all’attualità, se non al divenire. Del resto i classici sono più contemporanei della modernità, questo è vero (è un’affermazione dello stesso direttore artistico), quindi il dado è stato tratto e dichiarato. Il calendario vede un totale di 28 repliche teatrali e ancora 3 concerti nel Giardino del Teatro Olimpico, 4 incontri sui Classici, 3 appuntamenti del Filò Olimpico, un evento speciale e un incontro-conversazione sull’Olimpico.

Naturalmente tutto ancora in fruibilità contingentata, almeno per il momento. I biglietti per gli spettacoli saranno in vendita - online su www.classiciolimpicovicenza.it e alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza da martedì 25 maggio. In calendario, dal 23 al 26 settembre la già citata “Histoire du Soldat”, musica di Stravinskij, regia di Giancarlo Marinelli, con l’Orchestra del Teatro Olimpico diretta da Beatrice Venezi, con voce narrante Drusilla Foer, e con Andrè De La Roche (anche coreografo), Giulia Barbone e Antonio Balsamo e la multvisione di Francesco Lopergolo, sempre più habituè a Vicenza, a cui seguirà (per la sezione OFF), alla Terrazza del Teatro Comunale, 28 settembre-3 ottobre, “Eracle l’invisibile” da Euripide, drammaturgia di Fabrizio Sinisi, con Christian Di Domenico, progetto e regia Gianpiero Alighiero Borgia, “Antigone” da Sofocle l’1, 2 e 3 ottobre, con un’inedita Ivana Monti nel ruolo di Creonte, Paola Zuliani e i giovani attori di Tema Cultura Academy, regia e drammaturgia di Giovanna Cordova. Sarà la volta poi, l’8, il 9 e il 10 ottobre di “Fedra”, da Seneca e Jean Racine, drammaturgia di Francesco Niccolini con Anna Bonaiuto, Fabio Sartor, Martino Duane, Ivan Castiglione, con la regia di Giuseppe Miale di Mauro, poi si tornerà alla Sezione OFF sul Palco Sala Grande del Teatro Comunale con “Sirene”, dal 13 al 17 ottobre, drammaturgia di Anna Zago, con Stefania Carlesso, Patrizia Laquidara, Anna Zago. E ancora,16 e 17 ottobre “Ester” di Jean Racine nella traduzione di Giacomo Zanella, con i giovani attori di Tema Cultura Academy, coreografia Silvia Bennett, adattamento e regia di Giovanna Cordova, a seguire il 22 e 23 ottobre “Disco Inferno - Viaggio all’inferno di un’attrice e un dj”, con Lucilla Giagnoni e dj setting Alessio Bertallot. Poi, gli appuntamenti collaterali, aperte dell’evento speciale del 2 ottobre, dell’anno di attività 2021 2022 dell’Accademia Olimpica, poi “Il canto delle Muse”, nel Giardino dell’Olimpico, voce e percussioni a cornice Hersi Matmuja, arciliuto, voce e percussioni Ilaria Fantin, l’incontro “Filò Olimpico”, sempre in Giardino, con Antonio Stefani. Inoltre, la presentazione del libro “Giorgio Strehler. Il ragazzo di Trieste. Vita, morte e miracoli”, con Cristina Battocletti e l’intervento di Ivana Monti, l’incontro con Vera Slepoj sull’aspetto psicologico di Fedra, con Giuseppe Miale di Mauro e Francesco Niccolini, l’incontro con Alberto Camerotto, docente di lingua e letteratura greca all’Università Ca’ Foscari di Venezia, la presentazione del libro “Dante Clandestino” di e con Marco Cavalli e per finire, sabato 23 ottobre alle 17, a Palazzo Chiericati l’Incontro-conversazione sul Teatro Olimpico, organizzato dall’Accademia Olimpica, a cura di Maria Elisa Avagnina. Un programma come detto molto variegato e intenso, che segna il passo dei tempi, del ritorno (Nostos), di una normalità cercata e forse trovata. Con la prospettiva della miglioria di vita che riporti alla cultura con serenità. Cose mai scontate, cose sempre da ricercare. I dettagli del programma completo su www.classiciolimpicovicenza.it

Ultima modifica il Lunedì, 24 Maggio 2021 12:40

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