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Australia - Un "teatro di vita urbana" al servizio del cittadino

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Australia
Un "teatro di vita urbana"
al servizio del cittadino

Ancora una sorpresa. Da una strada palcoscenico, ad una "isola di vita" particolare, che si affaccia sul fiume Brisbane. Immaginate di vedere vasche d'acqua, contornate da sabbia fine, separate tra loro, dove gli abitanti della città, famiglie e cittadini di tutte le età, si riversano per tutto il giorno per recitare il "teatro della vita". Immaginate di camminare lungo queste vasche e d'imbattervi in una sorta di mini foresta, aggrovigliata di piante di ogni tipo, meravigliose, ruscelli che terminano in bozzi d'acqua e cosa vedete? Piccoli coccodrilli che tranquilli boccheggiano su pietre borraccinose; sono lì per chi vuol fare una passeggiata insolita; e poi imbattervi in una pagoda per fermarvi a meditare; e poi immaginate tante strutture attorcigliate tra loro dove bambini di tutte le etnie si affannano a compiere spericolati esercizi; e, per finire, immaginate filari e filari di capanne dove gli artigiani locali, specializzati in ogni sorta di chincaglieria, espongono le loro merci, offrendole a prezzi modici. Abbiamo elencato tante cose, ma chi fa da protagonista è una gigantesca ruota, con tante cabine agganciate, su cui si può salire e godere il panorama a trecentosessanta gradi. Descritta in questo modo, può sembrare una delle tante installazioni sparse anche nei parchi italiani, ma qua c'è qualcosa che rende il pubblico da spettatore ad attore degli eventi che incontra; qua c'è la consapevolezza del dare servizi sociali utili a tutti, grandi e piccini, senza nulla pretendere, come ad esempio, le imbarcazioni numerose che percorrono il fiume e ti trasportano da un sito all'altro senza nulla
pretendere. E altri servizi ancora: punti d'informazione ad ogni angolo sia per i locali che per i turisti stranieri. E non solo: magari ci si imbatte in una bancarella che offre gratuitamente ortaggi: cipolle, pomodori, cetrioli, ed altro; oppure un'installazione che offre bottiglie di latte; non è elemosina ma partecipazione, sostegno per il cittadino che ha bisogno in quel particolare momento.
Ecco, è questo modo di fare "teatro della vita" che ci ha stupiti; e pertanto non ci meraviglia se incontriamo una giovane romana, venuta per turismo, che ci dice: "...mi sono fermata qui perché mi sento protetta, per il lavoro, per la salute, per l'accoglienza; ci sono da otto anni e penso di restarci per tutto il resto della vita".
È questo che volevamo far sapere ai nostri lettori, e, speriamo, anche a qualche politico.
Accogliere, sostenere con umanità.

Ultima modifica il Venerdì, 17 Giugno 2016 08:54

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