IL VIRUS SOTTO IL BICCHIERE In epoca di pandemia, i due fratelli Teresa e Claudio decidono, per sfuggire all’isolamento della clausura, di rifugiarsi nel loro piccolo teatro dove potranno continuare a vivere e a lavorare insieme. Con loro hanno portato la nonna, un tempo grande attrice, ma che ormai vive in un mondo tutto suo, fatto di ricordi di teatro, di copioni, suggeritori e una manciata di battute famose tratte da Il giardino dei ciliegi, Le tre sorelle, Otello, Giulietta e Romeo. I due fratelli cercano di adattarsi alle difficoltà del vivere mettendosi a lavorare: Teresa prova i suoi monologhi, Claudio immagina di dirigere una grande orchestra per poi finire a comporre canzonette su uno stonato pianoforte. In realtà il grande dolore, la grande assenza che pesa sulla loro vita e di cui la pandemia è la principale colpevole è la mancanza del pubblico: per chi recitare, per chi fare musica se nessuno osa sfidare le pericolose goccioline virali per uscire di casa ed entrare in un teatro? Ma improvvisamente tutto sembra poter cambiare, qualcosa di nuovo succede: con il nuovo D.P.C.M. i teatri possono riaprire e grazie alla passione e alla tenacia dei tre artisti il pubblico ritornerà a riscoprire la potenza rigeneratrice dell’arte. |