LEAR, RITUALE DI UNA METAFORA Al tramonto di un giorno e di una vita, un magnate arricchitosi sfruttando gli altri, e che ha sempre trascurato la sua vita di famiglia, sente che è arrivato il momento di fare i conti. Riunisce le sue tre figlie, insieme al suo scrivano, e le commina a dichiarare il loro amore per scritto, e a impegnarsi, sempre per scritto, a occuparsi di lui nei suoi ultimi anni. In scambio offre distribuire il suo Impero fra di loro avanti la sua morte. Due delle figlie fanno come gli chiede il padre. La terza, però, si rifiuta, poiché trova la proposta cinica, scatenando così l'ira del padre e le insidie delle sorelle per ottenere la terza parte che le sarebbe stata data a lei. Lungo la notte, si succedono degli incontri che rivelano le vorticose trame che uniscono i cinque personaggi, e le alleanze e tradimenti orditi: amore e abbandono, mancanza di scrupoli e compassione, sopraffazioni e vendette portano allo scioglimento finale, nel quale solamente la figlia minore resta integra nel suo grido per una vita più giusta. |
LEAR, RITUALE DI UNA METAFORA Al atardecer de un día, y de una vida, un magnate que se ha enriquecido explotando a los demás, y ha descuidado su vida familiar, siente llegada la hora de hacer cuentas. Reúne a sus tres hijas junto a su secretario, y las conmina a declararle su amor por escrito, y a comprometerse, por escrito también, a cuidarlo en sus últimos años, a cambio de heredar antes de su muerte. |
YANNIS HOTT Strano personaggio. Non ama farsi fotografare. Non rilascia immagini da pubblicare. Però ama essere pubblicato. Noi, che lo conosciamo bene, sia come persona, sia come autore e poeta, possiamo comprenderlo. A cose serve una immagine di un ritratto che poi nessuno ricorda? "Meglio le parole, anzi i contenuti che quelle parole esprimono", dice Hott. |