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Venerdì, 05 Aprile 2024
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MASSIMILIANO I IN MEDA
DALLE CRONACHE STORICHE DI MEDA
di Maria Altomare Sardella

1496. Ludovico il Moro è duca di Milano e signore di Genova. Mecenate di artisti e intellettuali, abile imprenditore, promotore di innovazioni civili e militari, egli conferì a Milano le prerogative di una città di livello europeo. Eppure gli storici danno su di lui giudizi non sempre favorevoli. Machiavelli, per esempio, lo ritenne responsabile di guerre e invasioni straniere sulla penisola. L’azione della pièce si svolge nella via delle biade del mercato di Meda, dove avvenne lo storico incontro tra Ludovico il Moro, Beatrice d’Este, sua moglie, e l’imperatore Massimiliano I d’Asburgo, per organizzare un’alleanza contro Firenze. Meda, all’epoca era un borgo nella sfera politica di Milano. Le vicende di quell’incontro vengono raccontate attraverso il punto di vista dei ceti rurali e borghesi, stanchi delle continue guerre, delle vessazioni economiche e di un ducato che non consentiva le libertà di cui avevano bisogno per progredire. Nella Via delle Biade, la giovane Gemma, figlia di una capofamiglia di mercanti, coltiva sogni impossibili per i tempi: non vuole sposarsi, vuole diventare un’artista e soprattutto vorrebbe un mondo senza ingiustizie sociali e di genere. Quando riconosce, nelle vesti di due piccole borghesi che stanno visitando il mercato di Meda, la duchessa di Milano Beatrice d’Este e la sua dama di compagnia Teodora Angelini in incognito, la ragazza non si fa sfuggire l’occasione per esporre il malcontento popolare nei confronti della politica ducale. Beatrice, pur conservando l’anonimato, difende appassionatamente l’operato del marito. La madre di Gemma rimprovera aspramente la figlia, perché l’aver espresso i propri pensieri farà correre gravi rischi alla famiglia, ma la giovane, istruita dalle monache del monastero benedettino di Meda, ha gli strumenti per capire che il cambiamento della società è possibile solo se, per ottenerlo, si accettano sacrificio e rischio personali e, inoltre, con un colpo di scena, rivela alla madre che la propria ribellione al matrimonio che le sta organizzando è solo uno stratagemma per civettare con il giovane di cui, in realtà, è innamorata. Ludovico e Massimiliano non compaiono in scena, sono personaggi raccontati e tutto l’evento viene riferito in flashback e flash forward dagli altri personaggi. Con stile sobrio, scenografia essenziale, dialoghi vivaci e profondità storica, l’autrice dimostra che la Storia, che spesso si studia svogliatamente sui libri, presentata in forma di teatro, non solo può piacere, ma può rendere maggiormente comprensibili i tempi in cui viviamo. “Massimiliano I in Meda” è stato messo in scena nel 2022 a Meda in occasione delle manifestazioni per le “Ville Aperte” di Monza e Brianza.

Venerdì, 05 Aprile 2024
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LO STRANO SOGNO DI SOLLY SOLISAR
di Luca Marchesini

La comédie se compose de trois actes (à l'exception d'une légère variation entre le deuxième et le troisième), dans lesquels les mêmes personnages, un homme et une femme, âgés, peut-être mari et femme, peut-être frère et sœur, échangent leurs rôles. Dans le premier acte, elle est dans le coma, tandis que lui monologue, s'adressant à elle de manière prétexte, juste pour se tenir compagnie, tandis que dans le deuxième, les rôles sont inversés, lui dans le coma et elle monologue. Dans les deux situations, le seul contact avec le monde extérieur est représenté par quelques appels téléphoniques, dont nous ne savons cependant rien d'autre que ce que les deux personnages, l'homme et la femme, disent sur scène. Dans le troisième acte, enfin, situé à un moment peut-être antérieur, mais de toute façon non bien défini, les deux personnes âgées sont toutes deux éveillées et actives, en attente d'invités inconnus qui ne viendront pas. Un fil conducteur à travers les différentes situations, une comédie, "Le drôle de rêve de Solly Solisar", interprétée par les deux dans un passé lointain, lorsque, étudiants, ils faisaient partie d'un groupe de théâtre amateur.

Venerdì, 05 Aprile 2024
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LO STRANO SOGNO DI SOLLY SOLISAR
di Luca Marchesini

La commedia si compone di tre quadri (salvo che per una breve variazione fra il secondo e il terzo), nei quali gli stessi personaggi, un uomo e una donna, anziani, forse marito e moglie, forse fratello e sorella, si scambiano le parti. Nel primo quadro lei è in coma, mentre lui monologa, rivolgendosi a lei in modo pretestuoso, giusto per tenere compagnia a sé stesso, mentre nel secondo i ruoli sono invertiti, lui in coma e lei monologante. In entrambe le situazioni, l’unico contatto col mondo esterno è rappresentato da alcune telefonate, di cui tuttavia altro non sappiamo se non ciò che viene detto dai due personaggi, l’uomo e la donna, presenti in scena. Nel terzo quadro, infine, collocabile in un tempo forse precedente, in ogni caso non ben definito, i due anziani sono entrambi vigili e attivi, in attesa di ignoti ospiti che non arriveranno. Filo conduttore attraverso le diverse situazioni, una commedia, Lo strano sogno di Solly Solisar, interpretata dai due in un tempo lontano, quando, studenti, facevano parte di un gruppo teatrale amatoriale.

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