La Redazione
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CYRANO DE BERGERAC La celebre commedia teatrale in cinque atti, pubblicata nel 1897 dal poeta drammatico francese Edmond Rostand (1868-1918) e ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac, uno dei più estrosi scrittori del seicento francese, precursore della letteratura fantascientifica, ebbe già dalla prima rappresentazione un eccezionale trionfo di pubblico e critica che salutò questo dramma romantico come una vera e propria summa delle potenzialità espressive nella sfera dei sentimenti e delle passioni umane. |
GALA - LE STELLE DI DOMANI Il corpo di ballo, formato da giovani danzatori emergenti provenienti da una delle più famose scuole di danza mondiali, quella de l’Opéra National de Paris, interpreta alcuni classici del balletto dell’Ottocento intercalati da coreografie contemporanee. Il Ballet de l’Opéra National de Paris affonda le sue radici in più di tre secoli di storia. Culla della danza classica nata con il regno di Luigi XIV che istituì, nel 1661, l’Académie Royale de Danse (dove vennero stabiliti i principi di base ed i codici ai quali si fa riferimento ancora oggi per posizionare il corpo o eseguire i passi), il Balletto de l'Opéra ha assimilato nel corso del tempo gli elementi dei periodi successivi: ha conosciuto i grandi voli delle silfidi, le eteree creature del Romanticismo, ed è stata attraversata dall’uragano magico dei Balletti Russi di Sergeij Diaghilev. Il Balletto dell’Opéra si è sempre affermato come una compagnia di repertorio, e durante gli ultimi cinquant’anni ha presentato al mondo le creazioni dei nomi più importanti della coreografia internazionale: |
IL NEMICO DEL POPOLO Il nemico del popolo di Henrik Ibsen è la storia di un dottore che scopre che le terme pubbliche, meta di innumerevoli villeggianti e fiore all’occhiello della sua cittadina, sono inquinate da scarichi montani provenienti da concerie di pellami. Il dottore vorrebbe fare un pubblico appello per denunciare il misfatto e porvi subito rimedio, ma tutti – in particolare suo fratello, rappresentante dei potenti azionisti di maggioranza delle terme, e i redattori di un giornale popolare, che si schierano invece contro i potenti della città – gli impongono di tacere. Il dottore non riesce quindi a trovare nessuno che sia disposto a dargli ascolto, poiché tutti sarebbero in qualche modo parte lesa. Gli appelli al potere risultano inutili, e quelli alla coscienza popolare anche: sia i vinti che i vincitori sono in ultima analisi una schiera di opportunisti, interessati solo al denaro e a mantenere intatta la propria reputazione. È in questo scenario che il dottore sceglie l’unica strada possibile: istruire i giovani, poveri o ricchi che siano, per aiutarli a comprendere meglio la realtà e renderli così cittadini futuri di una società migliore di quella in cui vivono. |
I MASNADIERI «Die Rauber, cioè i fuorilegge, i banditi, i briganti, ma per noi, e probabilmente per sempre, I masnadieri. Con questa tragedia Schiller entra violentemente nella storia della letteratura tedesca come poeta della ribellione e come suddito ribelle, retore della libertà politico-sociale e della kantiana libertà etica. Ma soprattutto entra nella storia della drammaturgia con un evento straordinario, che si tentò più volte di imitare e a cui certamente molto dobbiamo. Ciò che affascina maggiormente in Schiller è la capacità di far scoppiare effetti scenici e fondare su questi la struttura della sua drammaturgia. Egli possiede un grandioso stile drammatico, e quella particolarissima abilità scenica che consiste nel saper sfruttare ogni risorsa dell’emozione e della sorpresa. I masnadieri si inseriscono idealmente nello Sturm und Drang, e in quella luce di furore visionario l’opera attacca le istituzioni politiche e sociali e i pregiudizi morali nel proposito di impiegare il palcoscenico come “Istituto morale”. In questo senso le parole di Schiller risuonano nell’orecchio del mondo contemporaneo, e quell’opera “giovanile”, straordinaria, del poeta, mi è sembrata l’occasione giusta per poter far nascere la Giovane Compagnia del Teatro di Roma, con uno spettacolo agile, appassionato e di grande presa». Gabriele Lavia |
BLAZE - THE LATEST DANCE CRAZE Mixando vibrazioni da night club, uno show alla West End londinese e l’impatto di un concerto pop, Blaze è uno spettacolo di danza entusiasmante, energico, no stop, presentato dai DJ, B-boy (break dancer) e street dancer più in voga del momento. Con la regia del coreografo e regista del West End londinese Anthony van Laast, già famoso per Mamma mia! e Sister Act, Blaze presenta sedici tra i migliori street dancer e breakdancer al mondo, con una coreografia firmata dai nomi più brillanti e richiesti della scena street dance, tra cui Ryan Chappell, Lyle Beniga, Mike Song, Chris Baldock e Kenny Wormald, le stupende scene di Es Devlin, già scenografo per Kanye West, Mika, Take That, Pet Shop Boys e Lady Gaga tour e il lighting design di Patrick Woodroffe e Adam Bassett (collaboratori di grandi artisti tra cui Michael Jackson e i Rolling Stones). |