Coinvolgere i detenuti nell’attuazione di un corto cinematografico, affiancati da due attori professionisti, Melania Giglio e Giuseppe Sartori, è stata l’idea guida del progetto, proposto e realizzato da Electra Teatro, utilizzando e mettendo a disposizione il linguaggio registico, di cui l’associazione si fa espressione ed interprete.
L’obiettivo cardine del progetto, in linea con l’art. 27 della Costituzione, ha mirato alla valorizzazione della persona nella sua crescita umana e culturale, promuovendone anche il re-inserimento sociale che superi una logica strettamente assistenziale.
Il Regista ha scelto un testo originale per contenuto e stile. Si tratta dello Stabat Mater, una piéce tratta dalla raccolta Madri (ed. Oedipus, 2018) della poeta Grazia Frisina. Un testo in versi, strutturalmente evocativo del canto greco. Lo scritto, di grande impatto carnale e, al contempo, spirituale, appartiene all’alveo del teatro post-moderno, circoscritto in una chiave di lettura immaginaria e visionaria, fra estremi toni modulari, basso/alto, dentro/fuori. Il pianto della Madre di Cristo, qui interpretato con impeto neorealistico da Melania Giglio, è rappresentativo del pianto di tutte le madri di fronte al sacrificio e all’ingiusta morte di un figlio. Il Coro, formato da nove detenuti di diversa etnia ed appartenenza linguistica, e la Corifea, sostenuta da un insolente Giuseppe Sartori, si contemperano con efficacia all’afflato dei versi.
Il grido di dolore di ciascuno, il vero disagio vissuto nel divenire Opus Artis acquisiscono, nel corso delle sequenze sceniche, i colori della speranza.
Malgrado i tempi frammentati e dilatati dovuti alle necessarie limitazioni imposte dalla pandemia, Electra Teatro è riuscita ad iniziare e a concludere le riprese nell’arco di un anno. La dirigenza e le maestranze della Casa Circondariale di Santa Caterina in Brana di Pistoia, sotto la guida della D.ssa Loredana Stefanelli, hanno sostenuto con entusiasmo e spirito collaborativo il lavoro. I detenuti, nonostante le iniziali incertezze e alcune diffidenze, si sono dimostrati seri, partecipi e motivati, rivelando inaspettate capacità espressive.
ll progetto è in parte finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Fondazione un Raggio di Luce, Ordine Avvocati, Società della Salute Pistoiese, Misericordia, Fondazione Tesi Group. Molto è stato fatto, ma molto c'è ancora da fare, soprattutto per la post-produzione.
Chiunque lo voglia, potrà diventare “produttore”, aiutando Electra a dare vita e a divulgare il valore e il messaggio di questo progetto, rispondendo al crowdfunding in atto con un libero contributo a :
ELECTRA TEATRO PISTOIA
IBAN: IT 34 T 07601 13800 00000 9533944,
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