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CITTA’ di CASTELLO 54° FESTIVAL DELLE NAZIONI (20 agosto – 18 settembre 2021) dedicato alla Norvegia. -di Annamaria Pellegrini

Il Castellaccio Il Castellaccio

Un’anteprima al Festival delle Nazioni di Città di Castello la mostra di Carlo Rea, già violista in Santa Cecilia poi convertito alle arti figurative, tifernate: a cura di Bruno Corà è stata inaugurata il 4 di agosto e potremo apprezzarla fino al 21 settembre nel Palazzo del Podestà. Perché la poetica di Rea è correlata al concetto di mousikè, le arti “mortali”, Musica Danza Poesia Teatro, che troppo a lungo sono state l’ombra di se stesse. Chiuderà quando il Festival quest’anno dedicato per la prima volta alla Norvegia si concluderà tra le mura urbane e nelle località più suggestive dell’alta valle del Tevere. Il programma, supportato dall’Ambasciata norvegese in Italia oltreché dai consueti partner, è ancor più ricco del solito, ed ha il pregio di recuperare un evento riferito al cinquecentenario dalla morte di Raffaello che avrà luogo proprio a conclusione del festival.

Gli spettacoli, che come al solito comprendono le varie forme dell’espressione artistica, hanno avuto inizio il 20 agosto e si concluderanno il 18 settembre. Oltre al magico Edvard Grieg, il più famoso tra i compositori qui da noi, i musicisti protagonisti dell’evento sono Ole Bull (il “Paganini del nord”), Johan Svendsen, Christian August Sinding, la cui opera rivela l’influenza di Wagner e di Liszt, per analizzare il rapporto che questi artisti del nord hanno avuto col nostro paese. Due gli eventi emblematici in questa reciproca ricerca di conoscenza, la prima assoluta commissionata dal festival Norvegia, spazi dell’anima, con Caterina Casini e le musiche di Michele Mandrelli, E quindi uscimmo a riveder le stelle, con Ivano Marescotti e musiche di Daniele Furlati. Dante Alighieri quest’anno è presente come non mai, e Raffaello sarà celebrato col raffinato Ut Musica Pictura, musiche della sua epoca eseguite dall’Ensemble Sensus.
I nomi degli artisti esecutori nel corso di questo viaggio di conoscenza reciproca sono Giovanni Sollima, Raphael Gualazzi, Quartetto Vertavo, Solisti Veneti, Orchestra di Piazza Vittorio, il violinista Heggerd Kraggerud, Karl Seglend, Trio Hoffmann, Trio Hermes, Faccini Piano Duo: come da manifesto predominano le note. Anche tutte da scoprire: Karl Seglem per noi è una scoperta, musicista jazz, produttore e compositore norvegese, capace di fondere l’etnica con l’improvvisazione, ci fa conoscere il bukkehorn, un antico strumento a fiato scandinavo ricavato dal corno di caprone. Se vogliamo trovare un comune denominatore in un programma così variegato, musicisti che non vogliono limiti, capaci di giocare con le note più diverse, capaci di stupirci.
Anche per questo è prezioso il Festival delle Nazioni, che da tanti anni ci aiuta a capire quante persone amanti della propria e dell’altrui cultura ci arricchiscono con la reciproca conoscenza. Curiosità che vogliamo trasmettere anche alle nuove generazioni, presenti con un Omaggio al celeberrimo Urlo di Edvard Munch in una installazione video-musicale che ha luogo negli spazi unici della tipografia Grifani-Donati, a Città di Castello.

Per informazioni 075 8521142, www.festivalnazioni.com

Annamaria Pellegrini

Ultima modifica il Martedì, 07 Settembre 2021 22:52

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