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CHIGIANA International Festival & Summer Academy 2022 (FROM SILENCE) -

Sarah Wegener Sarah Wegener

CHIGIANA International Festival & Summer Academy 2022 (FROM SILENCE)
SIENA Chiesa di Sant’Agostino 5 Luglio
DAL SILENZIO
SARAH WEGENER soprano
SILVIO CELEGHIN harmonium
GUGLIELMO PIANIGIANI pianoforte
GIUSEPPE ETTORRE contrabbasso

ORT – ORCHESTRA DELLA TOSCANA
ALLIEVI CHIGIANI
CHIGIANA PERCUSSION ENSEMBLE

YOICHI SUGIYAMA direttore

LUIGI NONO
No hay caminos, hay que caminar… Andrej Tarkovskij (1987)

GUSTAV MAHLER
Sinfonia n. 4 in sol maggiore (1900)
versione per orchestra da camera di Erwin Stein (1921)

Non solo un concerto inaugurale, ma una dichiarazione di intenti: No hay caminos, hay que caminar.
Il programma si apre con una creazione di Luigi Nono, una delle ultime del musicista veneziano scomparso nel 1990, che sarà il protagonista per la musica contemporanea di questo festival estivo con la sua ricerca sonora e tematica, come accade ogni anno per volontà del direttore artistico Nicola Sani. E il brano che per primo è stato eseguito non per caso è dedicato ad un artista che, vissuto in esilio, ha sentito potentemente la bellezza e il mistero di questi luoghi, Andrej Tarkovskij. Anche per lui questo non sarà che il primo appuntamento, grande attesa per Nostalgia dell’Assoluto per musica e parola col Duo Gazzana ed Angelo Romagnoli. Gli spazi di Sant’Agostino poi sono perfetti per l’esecuzione di una creazione che prevede sette cori, cioè sette gruppi strumentali collocati non solo di fronte al pubblico, ma alle sue spalle e lateralmente, perché le meditative sonorità del brano siano percepite da punti diversi dello spazio, come stabilito dall’autore. Non è la prima volta che questo auditorium viene utilizzato per una creazione che tiene conto non solo del suono, ma dalla sua provenienza nello spazio. Preziosa la presenza degli allievi che si sono trovati ad affiancare i maestri, e del gruppo di percussionisti creato da Antonio Caggiano.
E se nella seconda parte del concerto l’anima del suono muta radicalmente, non muta la perfezione dell’esecuzione, capace di cogliere ancora lo spirito della creazione musicale, grazie anche a Yoici Sugiyama, una vera rivelazione, attivo sia come direttore d’orchestra che compositore, recentemente Disc Prize di Amadeus Contemporanea per la pubblicazione delle creazioni orchestrali del suo maestro Franco Donatoni.
La mitica sinfonia n.° 4 di Gustav Mahler l’abbiamo gustata in ogni sfumatura, con la sua felicità compositiva e contenutistica, la vivacità e la leggerezza che, dopo lunga meditazione, venivano all’autore dalla consapevolezza della bellezza della natura e dalla pace che da questa scaturisce, capace di parlare ancora al nostro animo rasserenandolo. Composizione che va eseguita, e così è stato, facendo comprendere al pubblico la ricchezza di sfumature che l’autore volle trasmettere, ma senza farne percepire le difficoltà che gli esecutori debbono superare. L’orchestra della Toscana in stato di grazia, col contrabbasso di Giuseppe Ettorre, Silvio Celeghin all’harmonium, Guglielmo Pianigiani al pianoforte, ed infine l’ingresso della grande soprano mahleriana Sarah Wegener nell’esecuzione dei brani tratti dai canti popolari raccolti da Clemens Brentano ed Achim von Armin, che ispirò a Mahler questa composizione, ha espresso tutta la fede nella vita, la terrena e la celeste, la magnificenza del creato, la gioia di vivere che lo spirito romantico trova nella tradizione popolare ed è giunta a noi col titolo di Des Knaben Wunderhorn. Ancora una volta, la poesia e la speranza che la musica esprime hanno aiutato il pubblico riconoscente e cosmopolita che ha scelto di assistere a questo concerto a liberarsi nella catarsi del contingente.

Annamaria Pellegrini

Ultima modifica il Venerdì, 08 Luglio 2022 22:32

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