sabato, 20 aprile, 2024
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VISAVÌ GORIZIA DANCE FESTIVAL. Coreografie di Nyko Piscopo, Andrea Costanzo Martini, Davide Valrosso, Pablo Girolami. -di Lula Abicca e Giuseppe Distefano

Balletto di Roma in "Première". Foto Giovanni Chiarot, Artisti Associati Balletto di Roma in "Première". Foto Giovanni Chiarot, Artisti Associati

Sguardi e racconti da Visavì Dance Festival, appuntamento di inizio autunno che abbraccia i luoghi e i teatri di Gorizia e Nova Gorica. Diversi gli spettacoli di danza contemporanea presentati nelle cinque giornate: singole tappe di un unico viaggio attraverso gli inesplorati spazi del pensiero e dell’immaginazione.

Memento, in prima nazionale al Kulturni Dom, mette in luce l’abilità coreografica di Nyko Piscopo, autore poco più che trentenne, tra i fondatori della compagnia Cornelia. Ispirandosi all’agonia dell’attesa, in una vita che sembra tendere ad un fine stabile e che si accartoccia invece sugli attimi di un presente frastagliato, Piscopo muove i suoi interpreti su una scena sormontata da un cielo notturno, che ben rende l’atmosfera di impossibile quiete a cui il mondo oggi ci “abitua”. L’aspetto più evidente è l’ampio vocabolario gestuale del coreografo, che riempie lo spazio scenico manifestando una sensibile ricerca, orientata nello stesso tempo all’essenzialità e all’intrinseca drammaticità del movimento. Ingegnosa risulta poi la gestione degli elementi scenici, e in particolare di una struttura mobile e scomponibile (richiamo forse all’albero del beckettiano Aspettando Godot), che da base per i tentativi di scoperta dei protagonisti finirà per inghiottirne anime e volti in un finale dal suggestivo impatto. Brano di intrigante ispirazione, con scene che rivelano diligente studio teatrale e musicale (sulle “rischiose” e affascinanti note di Arvo Pärt), a cui gioverà l’ulteriore rodaggio in palcoscenico per raggiungere l’ideale misura tra la ricercata drammaturgia e il corposo registro coreografico.
Convince Première di Andrea Costanzo Martini, produzione del Balletto di Roma, reduce dal debutto a Civitanova Danza 2022 (e già recensito su Sipario). Se allora ne avevamo evidenziato gli aspetti più immediati, come la brillante ideazione di un rituale contemporaneo teso ad esorcizzare i drammi e a ricomporre il patto di una colorata tribù danzante, ad una seconda visione ne scopriamo i lati nascosti e lirici, all’ombra dell’abbagliante inganno del mondo moderno. Ci riferiamo a scene “silenziose” in cui i danzatori, esausti per rinnovate nevrosi, finiscono per soccorrersi vicendevolmente, nuovi adulti in un tempo crudele e alle prese con l’ennesimo atto dello “spettacolo” dell’umanità. Emerge dunque l’abilità del coreografo di costruire un lavoro a più strati, esteticamente accattivante, aperto a differenti e più profonde letture. Lo aiutano certamente gli otto solisti della compagnia, individualmente dotati di caratteristiche tecniche e interpretative che esaltano il racconto coreografico.

Davide Valrosso “convoca” il suo Symposium in uno spazio dal nome evocativo, il Giardino dell’incontro, che dall’alto di Borgo Castello scruta l’orizzonte goriziano congiungendo ricordi storici e prospettive future. Contorni che ben si adattano al progetto del coreografo pugliese, da qualche tempo dedito alla realizzazione di performance originali, legate in modo sostanziale all’attimo in cui si svolgono. Momenti di scrittura istantanea in cui l’incontro tra l’autore e un musicista del luogo detta il principio di un dialogo d’anime e corpi, di fronte ad una platea di osservatori/partecipanti. L’idea si spinge poi oltre il singolo evento, immaginando un’ideale catena di palcoscenici e piazze in cui spettatori distanti, ai lati opposti del Paese, finiscono per parlare tra loro lasciando in uno “scrigno” personali messaggi di speranza e futuro. Accompagnando il pubblico tra le foglie del primo autunno, Valrosso sfiorerà i confini dell’alto giardino, fino a guadagnare il centro di un inatteso “anfiteatro” ed esplodendo in una danza dal ritmo veloce. Un progetto garbato, che esprime nel movimento un candore istintivo insieme ad un profondo desiderio comunicativo: un sentimento che si rigenera ad ogni tappa e che qui decolla grazie anche alla raffinata espressività del batterista triestino Anselmo Luisi. Un quadro che potrebbe essere ulteriormente ampliato, viste anche le potenzialità dell’intelligente scambio tra coreografo, musicisti e pubblico.
Migration di Pablo Girolami, coreografo italo-spagnolo alla guida della compagnia Ivona, è un lavoro di singolare attrattiva, che ben utilizza l’inedito “palcoscenico” dei giardini di Palazzo Attems – Petzenstein, in sé rappresentativo di passaggi d’arte e cultura. Ispirandosi al viaggio, quello di donne e di uomini lungo le vie del mondo, e alle migrazioni degli animali che oltrepassano oceani e stagioni, Girolami sfida il suo gruppo ad esplorare terra e confini, come nuovi abitanti di un mondo intorpidito. Saranno gli stessi performer a dar vita e fisionomia al paesaggio, tra i rimbalzi di un movimento ritmico e tenace, che li vedrà coesi e determinati, come mossi da un comune respiro. Scopriremo, quale “guida a distanza”, lo stesso Girolami, impegnato ad un microfono a fornire indicazioni di viaggio: codici sussurrati, appena udibili tra suoni techno e percussioni, in una performance dall’effetto ipnotico. Abili i quattro interpreti, che nel modulare la danza tra le geometrie del giardino svelano infine l’immagine di una contemporaneità in movimento, principio e obiettivo di un’umanità dialogante. 

Visavì Gorizia Dance Festival | Artisti Associati. Direzione artistica Walter Mramor.
“MEMENTO” | 15 ottobre 2022, Kulturni Dom, Gorizia
Coreografia: Nyko Piscopo. Danzatori: Nicolas Grimaldi Capitello, Eleonora Greco, Leopoldo Guadagno, Francesco Russo. Musica: Arvo Pärt. Costume Designer: Rosario Martone. Costumi: Chi è di Scena - Ballet Store. Dramaturg: Ciro Ciancio. Scenografia: Paola Castrignanò. Light Design: Camilla Piccioni. Responsabile tecnico: Giuseppe Ferrigno. Management: Vittorio Stasi. Video: Andrea De Simone. Produzione: Cornelia. Supporto: Caleidoscopio, Teatro Eduardo de Filippo. In collaborazione con: AMAT MARCHE, Compagnia Zappalà Danza - Scenario Pubblico.
“PREMIÈRE” | 15 ottobre 2022, Teatro Comunale Giuseppe Verdi, Gorizia
Coreografia: Andrea Costanzo Martini. Con Paolo Barbonaglia, Francesco Moro, Alessio Di Traglia, Lorenzo Petri, Giulia Strambini, Serena Marchese, Carola Puddu, Roberta De Simone. Musiche: Planningtorock, Matmos, Ólafur Arnalds, Sufjan Stevens, HTRK, Dean Hurley, David Wenngren e Jonatan Nästesjö. Lighting design: Fabiana Piccioli. Costume design: Shira Wise. Produzione: Balletto di Roma. In collaborazione con: Civitanova Danza Festival, a.ArtistiAssociati - Visavì Gorizia Dance Festival, Istituto Italiano di Cultura di Zagabria e lo Split National Theater per il Summer Split Festival.
“SYMPOSIUM/ANSELMO LUISI” | 15 ottobre 2022, Giardino dell’incontro, Borgo Castello
di Davide Valrosso. Con Davide Valrosso, Anselmo Luisi. Produzione NINA.
“MIGRATION” | 15 ottobre 2022, Musei Provinciali / Palazzo Attems-Petzenstein, Gorizia
di Pablo Girolami. Con Moira Lafosse, Shani Hadashi, Sara Ariotti, Lou Thabart. Produzione IVONA

Ultima modifica il Sabato, 29 Ottobre 2022 22:55

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