Prosegue a Parma, al Teatro al Parco, la rassegna di Teatro di Figura, “Oggettivo”
Produzioni Briciole Solares, visti in dicembre, “Piussù” e “I cinque fratelli cinesi”
Tra gennaio e febbraio altri tre titoli, con l’amico Frankie, Don Chisciotte e il piccolo Sushi
Le stagioni del Teatro al Parco con Briciole Solares Fondazione delle Arti s’intrecciano in diverse modalità: alcuni spettacoli del cartellone serale vengono replicati anche al mattino, in genere per le superiori, quelli della domenica pomeriggio “per famiglie” sono spesso in calendario anche per lei scuole, ma c’è una rassegna, “Oggettivo” che acquista comunque, tra queste concatenazioni, una sua autonomia, una propria identità, sottotitolo “Forme spettacolari/ Teatro di figura”, ben otto titoli, primo tra questi il delizioso “Pop up. Un fossile di cartone animato” del sempre intelligente, spiritoso, gruppo toscano Sacchi di Sabbia. Sono seguiti “L’usignolo e l’imperatore”, da Andersen, del gruppo CTA Centro Teatro Animazione di Gorizia e “La Caverna delle meraviglie”, da “La Repubblica” di Platone di TRG, produzione Casa del Teatro Ragazzi e Giovani.
Mutano ogni volta le forme di realizzazione, più rara la baracca tradizionale, prevalendo la tecnica mista, l’attore che racconta e intanto manovra gli oggetti, i personaggi, in scenografie articolate che permettono la creazione di ombre e di più facili apparizioni e scomparse, funzionali sempre le luci. Al Teatro al Parco utilizzate abitualmente le due sale di minore dimensione, anche quando l’azione si svolge con gli interpreti a vista e uno svolgimento narrativo che si sviluppa nello spazio. Ormai acquisito - ma diverte ancora e suscita sorprese - il modo particolare di agire della figura animata che si trova a interrogare lo stesso animatore, in forma muta ma anche a parole, su quanto sta accadendo, su come dovrebbe comportarsi. Nell’ultima parte del 2024 due gli incontri della rassegna “Oggettivo”, entrambi produzioni di Briciole Solares, “Piussù”, prima nazionale con Andrea Volpi, e “I cinque fratelli cinesi”, antica fiaba orientale rielaborata da Barbara Mattavelli, che è anche narratrice e animatrice in scena.
“Piussù” - ideazione e regia di Massimiliano Burini
In “Piussù” - ideazione e regia di Massimiliano Burini, drammaturgia di Giuseppe Albert Montalto - la storia di un palloncino che sfugge di mano a un bambino diviene, dopo tante avventure, metafora del bisogno di autonomia di chi, crescendo, ama assaporare il piacere delle libertà. All’inizio prevale però la sensazione di solitudine nel silenzio, la terra lontana: come tornare laggiù? Vana ogni prova: tra un rimbalzo e l’altro sempre tornava in alto. Conosce una nuvoletta che, ridendo, scherzando, diviene sua amica.Si stava meglio in compagnia. Una terribile tempesta però li separa: il palloncino si ritrova ancora solo! Come nelle fiabe dove c’è chi ha bisogno di essere aiutato, importante incontrare chi voglia, sappia farlo, il palloncino riesce a liberare un uccello da una plastica che lo imprigionava: bello avvertire la sua riconoscenza con quell’abbraccio morbido di piume. Ma l’avventura prosegue, anche con un robot/ satellite dagli strani suoni. Emozionante la visione della luna, delle stelle nella notte. Fino all’incontro con un suo simile: senza filo! Sì: anche lui così, con la gioia dell’emancipazione, dell’indipendenza…
In “Cinque fratelli cinesi” la storia - di per sé terribile, come spesso le fiabe - i protagonisti avevano tutti dei poteri speciali, dei caratteri magici, saper inghiottire tutta l’acqua del mare, il collo di ferro, poter allungare le gambe all’infinito, non essere bruciato, tenere il respiro senza limiti. Abitavano in riva al mare e nessuno sapeva che erano tanti: la mamma aveva fatto in modo che la gente del villaggio vedesse solo un figlio per volta. E’ l’invidia a far nascere il male tra la popolazione: ma la possibilità di sostituirsi l’un l’altro salverà i fratelli del titolo…
“Il mio amico Frankie”, drammaturgia di Daniele Aureli e Massimiliano Burini
Ma la rassegna “Oggettivo”, sempre molto seguita, proseguirà al Teatro al Parco con altri tre titoli, “Il mio amico Frankie”, drammaturgia di Daniele Aureli e Massimiliano Burini, che firma anche la regia, 26/29 gennaio; “Don Chisciotte, storie di latta e di lotte” di/ con Cinzia Corazzesi e Andrea Acciai, regia di Mirco Sassoli, produzione Na/Ta Teatro, pomeriggio del 2 febbraio; e “Piccolo Sushi”, uno spettacolo di Tonio De Nitto da un’idea di Michela Marrazzi, unica protagonista in scena con i pupazzi da lei stessa realizzati, produzione Factory compagnia transadriatica con Fondazione Sipario Toscana, 5 e 6 febbraio.
“Don Chisciotte, storie di latta e di lotte” di/ con Cinzia Corazzesi e Andrea Acciai, regia di Mirco Sassoli
E’ spesso importante la presenza di un amico immaginario per vincere solitudine e paure: così Frankie per la bambina dei Shelley, sempre tanto impegnati; burattini realizzati in alluminio risuoneranno per le gesta di Don Chisciotte che aveva deciso di affrontare grandi imprese in un tempo esaurito per il mondo cavalleresco, un eroe pronto a combattere in nome di ciò che è bene e giusto, la cui fervida immaginazione riesce a nascondere, trasfigurare la realtà; e un ragazzino in Giappone avverte la difficoltà di dover scegliere, spinto dai genitori a proseguire la loro attività, vendere pesce in strada, ma riconoscendo dentro di sé altre aspirazioni, frequenti le tensioni opposte tra tradizione e nuove esigenze individuali. Tutto questo con burattini, marionette, oggetti, a Parma, al Teatro al Parco, con la rassegna di Briciole Solares “Oggettivo”, un teatro di figura che, nelle forme più diverse, sa raccontare di avventure e stati d’animo del mondo degli umani in ogni tempo.
Valeria Ottolenghi