“Cadou”
solo di clownerie
con: Sharon Tomberli
regia: Sofia Guidi
tutoraggio artistico di Ricardo Puccetti LUME Teatro
assistenza nel tip-tap a cura di Marta Tetti
produzione Labirion – Officine Trasversali
Visto a Parma, al Teatro al Parco, stagione Briciole Solares, il 14 gennaio
“Soqquadro”
di e con: Danila Barone e Dario Garofalo
e con: Paolo Piano
disegno luci: Tea Primiterra
scenografie: Valentina Albino e Simona Panella
costumi: Aurora Damanti
Coreografia: Karen Fantasia
musiche: Antonio Giannantonio
regia: Danila Barone e Dario Garofalo
produzione ATP Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale
Visto a Parma, al Teatro al Parco, stagione Briciole Solares, il 21 gennaio
“Il mio amico Frankie”
con: Daniele Aureli, Amedeo Carlo Capitanelli e Adele Cammarata
marionetta, maschera e disegni: Mariella Carbone
tutoraggio alla marionetta e studio del movimento: Damiano Privitera
dramaturg: Giusi De Santis
suono e musiche originali: Nicola “Fumo” Frattegiani, Umberto Ugoberti E Giulia Zeetti
drammaturgia: Daniele Aureli e Massimiliano Burini
drammaturgia, regia video e assistenza alla regia: Matteo Svolacchia
regia: Massimiliano Burini
produzione Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti
Visto a Parma, al Teatro al Parco, stagione Briciole Solares, il 28 gennaio
“Il Lupo”
di e con: Federico Vivaldi
produzione Elementare Teatro
Visto a Parma, al Teatro al Parco, stagione Briciole Solares, il 15 aprile
Mostra fotografica di Marco Gualazzini
“Raccontarsi - La narrazione e l’ascolto come strumenti di formazione e cura”
Dal 10 aprile al 3 maggio
visitata a Parma, al Teatro al Parco, stagione Briciole Solares, il 15 aprile 2025
Quattro spettacoli di Teatro Ragazzi a Parma, al Teatro al Parco, con Briciole Solares
Con il bisogno di creare altri mondi da sognare, da sperimentare, grandi e bambini insieme
E nel foyer la mostra fotografica “Raccontarsi”, fotografie di Marco Gualazzini
Una scena di tanti cartoni, da spostare, con cui giocare in modo buffo, una città da osservare dall’alto, un mondo legato all’immaginazione, all’attività creativa dei bambini, scatole che possono essere palazzi, ma anche sorprese…forse regali? “Cadou” è uno spettacolo di clownerie dove il mondo, reso mobile, può continuamente variare, protagonista Sharon Tomberli, regia di Sofia Guidi; è c’è desiderio di novità, di trasformazione, esperienze sorprendenti anche nel delizioso “Soqquadro”, con un interno cucina ben ordinato dove una coppia si ritrova la mattina a fare colazione e ancora la sera dopo il lavoro, tutto sempre uguale, un po’ alla Jacques Tati, ma poi qualcosa accade, per impulsi forse prima soffocati che svelano inattese realtà da esplorare, spettacolo di e con Danila Barone e Dario Garofalo, protagonisti in scena, e, presenza nascosta, Paolo Piano; e pure in “Il mio amico Frankie”, viene riproposto il ritmo delle abitudini, con due genitori continuamente distratti, il padre medico, la madre in cerca d’ispirazione, e una figlia - un bellissimo pupazzo snodabile - che trascorre il tempo a disegnare, riuscendo infine a vincere la solitudine con un personaggio immaginario, che lei sola riesce a vedere, con Daniele Aureli, Amedeo Carlo Capitanelli e Adele Cammarata, regia di Massimiliano Burini.
Soqquadro di e con Danila Barone e Dario Garofalo
Spettacoli per un pubblico di bambini e ragazzi, visti al Teatro al Parco di Parma, stagione Briciole Solares, legati tutti al bisogno di immaginare, di creare altri mondi da sognare, da esplorare.
Il mio amico Frankie, regia Massimiliano Burini
E con “Il lupo” c’è in scena un grande letto a due piazze posto in verticale, con la coperta che si agita come se ci fossero due fratelli che chiacchierano, scherzano, giocano tra di loro…parlando di paura! In verità Federico Vivaldi di Elementare Teatro è il solo interprete, bravo a svelare stati d’allarme ai rumori che provengono dall’esterno, arrivando quindi a raccontare in forma originale la storia di un ragazzo nel bosco che incontra proprio l’animale che fa più paura nelle fiabe. Come Cappuccetto Rosso? Così s’interroga lo stesso attore/ narratore. Tolta la grande coperta Vivaldi fa scorrere una sorta di lunghissimo lenzuolo arrotolato sul fondo con grandi disegni stilizzati in bianco e nero, molto belli, figure viste da diverse prospettive. Le scene si svelano via via mentre il protagonista alterna passaggi d’identificazione con i personaggi della storia con il ruotare di una manovella che va sollevando l’ampio tessuto con i disegni della narrazione.
Il Lupo di e con Federico Vivaldi
E nel vasto foyer del Teatro al Parco rimarrà esposta fino al 3 maggio la mostra fotografica di Marco Gualazzini “Raccontarsi. La narrazione e l’ascolto come strumenti di formazione e cura”, immagini rigorose pur nel sentimento della partecipazione, mani che si toccano nella sabbia, volti, gesti d’aiuto. Il percorso espositivo è frutto del progetto promosso da Solares Fondazione delle Arti – Teatro delle Briciole, in collaborazione con il Centro Cardinal Ferrari KOS e con il sostegno di Fondazione Cariparma, nell’ambito del bando 2024 “Avere cura di chi cura”.
A inaugurare la mostra è stata la performance artistica di Maurizio Bercini “E tu, gira, gira, che chi si ferma congela”. Il depliant di accompagnamento è firmato dalla dottoressa Donatella Saviola, neurologo e psicoterapeuta, con un’ampia riflessione su questo progetto realizzato attraverso una serie di incontri coordinati da Marina Allegri, scrittrice, drammaturga, formatrice ed esperta in story-telling-autobiografia come cura di sé. “Secondo Carl Gustav Jung - scrive la Saviola - le difficoltà emotive, psichiche, più che essere chiarite intellettualmente possono essere raffigurate attraverso l’immagine. Attraverso una rappresentazione scenica, soprattutto quando la via verbale non permette di esprimere le varie problematicità, potrà essere più facile far uscire contenuti di rabbia, impotenza, dolore che stentano a manifestarsi e che metaforicamente abbiamo identificato con la figura del Drago”. E la prima immagine della mostra è proprio un drago, elemento concreto e simbolico di faticose battaglie per chi vive il disagio fisico/ psichico e per le persone care e gli esperti che seguono gli ardui percorsi di riabilitazione.
Valeria Ottolenghi