Fino al 14 settembre a Milano, al Museo della Scala
Con “Lo sguardo nascosto” visioni segrete dietro le quinte, fotografie di Gérard Uféras
Una vera delizia le “Ballerine di carta” di Caterina Crepax
“Lo sguardo nascosto”
La danza dietro il sipario - Fotografie di Gérard Uféras
A cura di Paola Calvetti e Livia Corbò
Allestimento: Margherita Palli Studio
Fotografie: © Gérard Uféras / Photo Op
Milano, Museo della Scala
La mostra è compresa nel biglietto del Museo e si sviluppa lungo gli spazi del ridotto Toscanini, proseguendo poi al secondo piano e all'uscita del Museo.
12 febbraio - 14 settembre 2025
Ci sono mondi che emanano un particolare fascino. La danza classica in modo speciale - e capita d’interrogarsi sull’impegno, la tenacia, il rigore di tanti per trasmettere infine quel magico sentimento di accordo, di perfezione che nasce dalla leggerezza collettiva, insieme gli stessi gesti, passi, movenze, disposto ciascuno a svanire individualmente per la meraviglia del quadro generale. Si parla di “corpo di ballo” come se ci fosse un’unica figura moltiplicata al suo interno, individui che compongono un tutto. Sentendo anche l’orgoglio del felice esito finale frutto di sacrifici personali, risultati di bellezza da condividere infine con il pubblico. Non si pensa ora qui ai ruoli d’eccellenza, di maggior prestigio. Comunque grande è la soddisfazione di essere accolti dalla scuola di danza della Scala, farne parte, debuttare in creazioni che sanno incantare, di tradizione e non solo.
“Dietro le quinte sei in uno spazio unico: non è realtà, ma non è nemmeno finzione. Sei in una dimensione dove non è facile capire cosa accada realmente e cosa sia solo immaginato”: così scrive Gérard Uféras, autore delle foto in mostra al Museo della Scala fino al 14 settembre. Un tempo sospeso di prove, di ansie, di relazioni. La curatrice Paola Calvetti scrive di “sguardo clandestino”, immagini di bellezza anche senza il pensiero di mostrarsi, di essere in scena. Non è la prima volta che Gérard Uféras affronta queste realtà segrete, nascoste, per svelare con discrezione, sensibilità, figure, situazioni lontane dalla vista. Nel 2011 era stato invitato dal Bolshoi di Mosca, insieme a Sarah Moon e Peter Lindbergh, a celebrare la riapertura del teatro dopo anni di lavori per la ristrutturazione.
“Lo sguardo nascosto” - Museo della Scala. Foto Vito Lorusso, Teatro alla Scala
Deliziose, di estrema raffinatezza, le “Ballerine di carta” di Caterina Crepax, vere sculture che evocano quello stesso mondo, con carta di diversa consistenza e sfumature, con pieghe, tagli, sovrapposizioni di magica eleganza. Piacevolissimo il racconto dell’autrice che spiega del nonno Gilberto, violoncellista della Scala, e del padre, Guido, che da bambino “lo ascoltava in silenzio dietro alla porta mentre provava in casa” e che spesso lo accompagnava in teatro. E Guido è naturalmente quel Crepax autore dei tanto amati fumetti con Valentina, come sfondo e ambientazione spesso proprio la Scala. Caterina Crepax è architetto e, scrive, “sono trenta anni che realizzo abiti sculture con la carta. Una passione che è diventata il mio lavoro”. Ben volentieri ha quindi partecipato, su invito di Margherita Palli, a questo progetto di “Lo sguardo nascosto”
Valeria Ottolenghi