Opéra Bastille, grande evento culturale e artistico: la ripresa di un successo di critica e di pubblico, Manon di Jules Massenet, con la regia di Vincent Huguet e la direzione musicale di Pierre Demoussoud. È un opéra comique romantica in cinque atti che è un inno all'amore folle e romantico. Così diversa musicalmente da quella di Giacomo Puccini che aveva scritto un melodramma veemente e disperato, mentre qui in Massenet l'atmosfera musicale con i suoi intermezzi parlati, un po' bizzarramente sensuali, ci conduce ad un altro lirismo, sia musicale,sia nel dipanarsi della trama.
Manon Lescot è la protagonista, una giovane donna disinvolta, bella e seducente che ci fa immergere nell' atmosfera folle degli anni 20 del secolo scorso, con feste e banchetti coloratissimi. I protagonisti sono attorniati da un moltitudine densa di personaggi minori che contribuiscono alla grandiosità con i loro movimenti fluidi, a volte insieme, a volte separati, a accompagnare, contrastare ed esaltare questa storia così romantica e speciale.
Melodie liriche e armonie ricche, con le voci dei cantanti molto espressive, Manon passa dall'innocenza alla sensualità, essendo vulnerabile e decisa allo stesso tempo. È la splendida soprano Amina Edris formidabile e duttile. Des Grieux il tenore è Benjamin Bernheim ed ha una voce potente e profonda, dal timbro chiaro, capace di trasmettere tutta la passione che lo abita.
Grande magia di quest'opera dove vediamo la timida Manon, all'inizio esitare su una panchina; la giovane donna che si trasformerà in una creatura talmente femminile e affascinante da far girare la testa a personaggi illustri della grande società. Il tutto fra cabaret degli venti, in cui danzatrici vestite in bianco e nero, si esibiranno in numeri musicali e di danza.
Molto presente in tale momento dell'opera una sorta di atmosfera folle, vagamente attonita e curiosamente interrogativa di quelgli anni. Des Grieux si farà prete per fuggire dalla relazione passionale e proibita con Manon, ma non riuscirà a sottrarsi all'incontro struggente e pieno di malia innamorata con la giovane donna.
Particolarmente appassionato e lirico il ruolo del chevalier De Grieux, nel pieno della sua giovinezza. La sua partizione narra di un amore incrollabile e senza speranza.
Lescaut, il cugino di Manon che agisce con cinismo é il baritono Andrey Filonczyk e ha una tessitura calorosa e sonora.
Nicolas Cavalier, il basso disegna un padre tenero e inquieto con una voce bassa dai toni gravi.
Manon che viene definita Sfinge- Strega incarna quel tipo di femminilità a cui non si può resistere. L'opera é tutta in nuance e la musica di Massenet si situa nella tradizione di Bizet e Gounod. La palette orchestrale è vasta e mette in valore il testo, dove si muove, agisce una società libertina e effervescente.
Maria Pia Tolu