PRESENTATA LA 78.MA EDIZIONE DEL CICLO DI SPETTACOLI CLASSICI AL TEATRO OLIMPICO
Presentata a Vicenza il 78.mo Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico, col secondo mandato di direzione artistica affidata a Ermanna Montanari e Marco Martinelli. La rassegna vedrà impegnati quest’anno, dal 25 settembre al 22 ottobre, in più sedi, il consueto e nutrito gruppo di attori e registi alle prese con le loro proposte. Ancora una volta la rassegna s’intitola, come la scorsa edizione, Coro, a voler continuare nel percorso di sempre nuova aggregazione, causa comune e lavoro di gruppo nella e per la comunità. Coro del resto è una parola chiave, concetto stesso di essenza di parola portata a teatro, e il duo Montanari e Martinelli sanno bene cos’hanno in mente. Gli artisti che arriveranno a Vicenza quest’anno, come ha detto Ermanna Montanari, sono figure-mondo in relazione col Coro, in un senso più che mai allargato e proposto a tutti.
Basilica Palladiana di Vicenza. Foto CORAZZA CCF
Le scelte fatte dai direttori artistici provenienti dal Teatro delle Albe di Ravenna sono dirette: un percorso né commerciale né di grande visibilità ma atto soprattutto ad avere una sua forma specifica, continuando nella ricerca cominciata lo scorso anno, con ben 7 prime assolute su 9 spettacoli. E le proposte in calendario lo testimoniano: si inizierà il 25 settembre stavolta in Basilica Palladiana con Veni, a goodbye, del collettivo Alot, un viaggio in antiche espressioni polifoniche in latino, tra Sardegna, Corsica, Sicilia, per continuare con Anghelos, il giorno dopo 26 settembre, e il 27, di Roberto Latini, un addentrarsi nella figura dell’Angelo pasoliniano del Vangelo Secondo Matteo, messo in relazione a Giambattista Andreini, John MiIlton, Wim Wenders, Euripide. Terzo appuntamento, il 1 ottobre, Il novello Perseo di Salvatore Sciarrino, genio della musica contemporanea, riscrittura in prima esecuzione assoluta del suo precedente Perseo e Andromeda, commissionata dalla Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto, diretta da Marco Angius (entrambi erano presenti alla conferenza stampa). Si continuerà il 4 con Lisistrata, una riscittura da Aristofane di Marco Martinelli, una chiamata pubblica rivolto alla città, a farsi concretamente comunità, farsi luogo. Interpreti i giovanissimi dell’area pompeiana (il progetto rientra nelle attività quadriennali iniziate nel 2022 al Parco Archeologico di Pompei, in collaborazione con Ravenna Festival) assieme ai loro coetanei vicentini. Continua dunque la non-scuola, una pratica teatral-pedagogica fondata da Martinelli e Montanari molti anni fa che ha vinto due Premi Ubu e il Premio ANCT, dei Critici teatrali. E il loro Pluto, dello scorso anno, ha anche il supporto della popstar Madonna, che lo ha visto e ha deciso di finanziarlo.
Vinicio Capossela. Foto Charlelie Marange.
Il 9 e 10 ottobre toccherà a Claudia Castellucci, Leone d’Argento alla Biennale Venezia nel 2020, Ballo Improprio, con la Compagnia Mora, 5 performers e 8 danzatori in arrivo da Sofia (Bulgaria), sui canti della tradizione russa, mentre l’11 ottobre al Ridotto del Comunale toccherà a Igort, fumettista a livello mondiale, saggista, sceneggiatore e autore anche del logo di Coro, con I dispacci di Delmore, racconto in musica sugli iconici poeti maledetti, che tanto hanno influenzato, sul sogno americano e sulla sua decadenza, anche questo una prima assoluta.
Claudia Castellucci Ballo Improprio. Foto Andrea Macchia
E poi gli ultimi tre spettacoli: Da Anagoor, con il Teatro Stabile del Veneto, altro Leone d’Argento alla Biennale, Baccanti di Euripide, (18 e 19 ottobre) con gli allievi dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni, poi Voodoo, di Masque Teatro, il 21 ottobre al teatro Astra, in scena una sola performer in una densa e convinta interpretazione di corpo-teatro, un piccolissimo rito scenico, una micromagia. E dulcis in fundo il progetto creato appositamente per l’ultima serata, quest’anno con Vinicio Capossela per la grande chiusura del 22 ottobre, che è ancora top secret.
Masque Teatro Voodoo
Questi gli spettacoli. Non mancheranno approfondimenti teorici, Farsi Luogo. 440 anni di incontri allì’Olimpico, i Parlamenti d’Autunno a cura di Marco Sciotto, quattro momenti di dialogo e confronto con esperti e studiosi, e l’Incontro con la Critica, in via di definizione per le date, a cura di Oliviero Ponte DI Pino e Roberto Cuppone. Il Ciclo dei Classici è un progetto del Comune di Vicenza, collaborazione Accademia Olimpica e Biblioteca Civica Bertoliana, sostenuto da Ministero della Cultura e Regione Veneto, e coordinata dal Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia edalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza. Sito ufficiale, www.classiciolimpicovicenza.it. Dove si possono trovare i biglietti in vendita dal 13 giugno, oltre che alla biglietteria del Teatro Comunale nei giorni e orari di apertura.