Orlando, Pinocchio, Biancaneve, ma anche Enrico IV, Antigone e, naturalmente, gli Angeli dello Sterminio, Manson e Dracula: sono solo alcuni tra i Mostri della nuova stagione 2025/26 del Teatro Astra di Torino, Fondazione Teatro Piemonte Europa; un cartellone denso di registi, titoli e interpreti che portano in scena la mostruosità, seguendo un filo rosso tra gli spettacoli e dialogando idealmente col pubblico.
Per la fondazione Teatro Piemonte Europa inizia, così, il secondo triennio affidato alla direzione artistica di Andrea De Rosa: se il primo ha affrontato il tema della verità – nei capitoli intitolati Buchi Neri, Cecità e Fantasmi –, il secondo racconterà e leggerà l’identità in tre stagioni – PERSONE, un viaggio nell'identità e nelle sue trasformazioni –, rispettivamente dedicate a Mostri, Guerra e Amore. Come queste tre diverse categorie incidono sull’identità e la modificano?
Mostri sono i protagonisti oltraggiosi, belli quanto orrifici, di un cartellone ricco di spunti: da sempre fonte di paure, ma anche di fascinazioni inconfessabili, i mostri che incontreremo nel corso della stagione non sono necessariamente creature di morte, violenza e distruzione, ma piuttosto depositari di una eccezionalità che li colloca al di fuori dell’ordinario. È il mondo che si apre oltre il confine (socialmente condiviso) del “normale”.
Lui di Ashkan Khatibi. Foto Lorenzo Ceva Valla
Lo start è fissato al prossimo 11 novembre, con uno spettacolo diretto dallo stesso De Rosa e che mette al centro uno dei mostri per antonomasia (potremmo dire), tra i più frequentati dalla letteratura, dalle arti, dalle narrazioni popolari: il Dracula di Bram Stoker (drammaturgia di Fabrizio Sinisi). Ma, come accennato, il palinsesto è fitto di stimoli, di nomi che incuriosiscono e a cui siamo affezionati: Antonio Latella, Ashkan Khatibi, Federica Rosellini, Piccola Compagnia della Magnolia, Davide Iodice, Fanny & Alexander, Chiara Muti e Roberto Latini sono solo alcuni dei protagonisti che troveremo sul palcoscenico dell’Astra. Un’offerta che entusiasma e fa sperare in un velocissimo sopraggiungere dell’autunno: Antonio Latella che adatta per la scena l’opera di Giovanni Testori; Fanny & Alexander che rappresentano Charles Manson; Federica Rosellini che, con il suo iGirl fa da ponte tra il Teatro Astra e il Festival delle Colline Torinesi; ben due spettacoli distinti dedicati a William Shakespeare (curati rispettivamente da Lucilla Giagnoni e Valter Malosti); una Biancaneve post lieto fine, del giovane Andrea Lucchetta; un Pinocchio che si preannuncia disarmante e prezioso, nello stile di Davide Iodice; uno spettacolo necessario, A place of safety. Viaggio nel Mediterraneo centrale, di Enrico Baraldi e Nicola Borghesi. Titoli che destano attesa, come l’Antigone di Roberto Latini e Lui di Ashkan Khatibi. In parallelo il cartellone della danza, che quest’anno abbraccia i Mostri del teatro, sviluppando lo stesso tema.
Ci piace concludere la carrellata, facendo riferimento a una ripresa cui siamo legati: l’Orlando (da Virginia Woolf, attraverso la traduzione di Nadia Fusini), drammaturgia di Fabrizio Sinisi e regia di Andrea De Rosa; con una stupenda e imperdibile Anna Della Rosa in scena (tra le cose più belle viste in assoluto nella passata stagione), di nuovo in programma a febbraio 2026.
Giovanni Luca Montanino