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56° FESTIVAL PIANISTICO INTERNAZIONALE di Brescia Bergamo 2019. -di Federica Fanizza

56° Festival Pianistico Internazionale Brescia Bergamo 56° Festival Pianistico Internazionale Brescia Bergamo

Brescia, Teatro Grande Martedì 16 aprile
Johannes Brahms in deutsches Requiem, op.45
Basel Symphony Orchestra
Coro della MDR di Lipsia
Marek Janowski direttore /
Wilhelm Schwinghammer baritono
Christina Landshamer soprano
Inaugurazione 56° Festival Pianistico Internazionale Brescia Bergamo.
Musica velata: Schumann e Brahms

Inizio corale nel segno di Brahms.

L'esecuzione del Requiem brahmsiano ha dato il via alla 56a edizione del Festival Pianistico di Brescia Bergamo, dedicato al mondo musicale di Schumann e Brahms (Musica velata), diretto a investigare le relazioni artistiche tra i due compositori. Era il 1853 quanto Johannes Brahms si presentò a casa Schumann con la speranza di essere ricevuto dal Maestro, che l'accolse e ne riconobbe subito il talento, tanto che gli dedicò un saggio Neue Bahnen (Nuove vie) nello stesso anno, ad indicare lo straordinario talento creativo del giovane Brahms. Insieme a Clara Schumann, Brahms si dedicò per tutta la sua vita affinchè la musica di Robert Schumann non fosse dimenticata. L'idea originaria di questo grande oratorio per soprano, baritono, coro e orchestra, si fa risalire alla morte dell'amico maestro, avvenuta nel 1856, una composizione che ebbe una lunga gestazione tra esecuzioni parziali insuccessi; una prima esecuzione completa, si ebbe il 10 aprile del 1868, il giorno del Venerdì santo, nel duomo di Brema accolta finalmente con entusiasmo.,ideale passaggio di consegne tra due generazioni di compositori del Romanticismo musicale che lo interpretaroro in relazione allo scorrere degli eventi culturali e storici a loro contemporanei. L'integrale in sette movimenti fu eseguita per la prima volta al Gewandhaus di Lipsia il 18 febbraio 1969.
Inizio, quindi, orchestrale sotto il segno di un grande affresco corale per questo festival dedicato al mondo compositivo pianistico articolato sui due centri cittadini con un unico calendario condiviso dal 15 aprile al 10 giugno. Programma ricco di proposte tra consolidate presenze del concerstismo pianistico internazionale (Grigory Sokolov, Alexander Romanovsky, Emanuel Ax, Arcadi Volodos) e giovani talenti nazionali e stranieri (Francesco Piemontesi, Alessandro Taverna, Alexandra Dovgan) nei vari spazi in cui si articola il festival tra le sedi storiche (i teatri civici di Brescia e Bergamo-Teatro Sociale) e siti monumentali, proprio per caratterizzarsi come manifestazione diffusa, con progetti differenziati per daredi credito a nuove realtà emergenti che praticano il concertismo pianistico, sia solistico che in ensemble.
All'atto dell'inaugurazione non sono mancati i saluti del presidente del consiglio di amministrazione del Festival, Andrea Gibellini, e la gratitudine per gli sponsor, che sostengono la complessità dell'evento, contestuali al ringraziamento nei confronti del pubblico, costante e sempre più competente. E' stato annunciato per il 30 maggio l'evento straordinario in occasione della Canonizzazione di Papa Paolo VI celebrata con l'orchestra e il coro del Teatro alla Scala diretti dal maestro Riccardo Chailly che eseguira Missa Papae Pauli´ che Luciano Chailly compose nel 1964. E' stato, quindi, lasciato spazio alla musica e alle battute iniziali del Requiem brahmsiano che riprendono l'inno germanico da parte dei contrabbassi e ripreso dall'orchestra e con i momenti musicali articolati in una visione che tiene bene in vista i modelli dei grandi oratori di Bach e della tradizione corale luterana. La direzione di Marek Janowski si è attenuta a questa visione interpretativa, attraverso una gestione misurata e composta dei grandi slanci corali e sonori che caratterizzano specie il II movimento. Puntuali gli inserimenti delle parti soliste Wilhelm Schwinghammer, baritono, e Christina Landshamer, soprano, in linea con lo stile interpretativo prescelto. Successo e accoglienza calorosa da parte dei pubblico, variegato per età, che ha esaurito il Teatro bresciano, segno dello stretto legame della manifestazione con la città.

Federica Fanizza

Ultima modifica il Domenica, 21 Aprile 2019 10:47

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