Stampa questa pagina

RAVENNA FESTIVAL XXXI EDIZIONE 2020: "Ludus Gravis", ensemble di contrabbassi

. -di Giulia Clai

"Ludus Gravis", Foto Marco Borrelli "Ludus Gravis", Foto Marco Borrelli

Ludus Gravis
ensemble di contrabbassi

Daniele Roccato contrabbasso solista
Francesco Platoni, Giacomo Piermatti, Alessandro Schillaci, Stefano Battaglia,
Paolo Di Gironimo, Andrea Passini,

Simone Masina, Mauro Tedesco contrabbassi

Giacinto Scelsi
“Mantram“ per contrabbasso solo

Daniele Roccato
Minima Colloquia #4 “Vilma’s Memories” per contrabbasso solo

Sofja Gubajdulina
“Mirage: The Dancing Sun“ per otto contrabbassi

Francesco Antonioni
“Altre Isole” per otto contrabbassi (2019)

Stefano Scodanibbio
“Ottetto” per otto contrabbassi (2012)
Ravenna Festival, 14 luglio 2020 Rocca Brancaleone

Nell'ambito del Ravenna Festival 2020, il 14 luglio la Rocca Brancaleone ha ospitato l'ensemble per otto contrabbassi Ludus Gravis. Il programma presentato, musica contemporanea esplicitamente scritta o trascritta per questo ensemble, ha sottolineato le potenzialità di assoluto protagonista che questo strumento può giocare. Solitamente si pensava al contrabbasso come elemento di accompagnamento nelle file dell’orchestra classica, quando nel 2010 Daniele Roccato, tuttora alla guida dell'ensemble, e Stefano Scodanibbio ebbero l'originale idea di creare una formazione di musicisti di alto livello, che da dieci anni ha attirato l’attenzione di compositori che hanno segnato la storia della musica contemporanea, tra i quali Sofja Gubajdulina, Giacinto Scelsi, Francesco Antonioni, presentati nel programma del Ravenna Festival, assieme a due brani degli stessi Daniele Roccato e Stefano Scodanibbio.
Ha aperto la serata il direttore della formazione Daniele Roccato con due brani per contrabbasso solo, “Mantram”(1987) di Giacinto Scelsi e “Minima Colloquia #4 “Vilma’s Memories” dello stesso Roccato.
“Mantram”, caratterizzato dalla potente ed evidente influenza delle culture orientali, dà spazio l'improvvisazione interpretativa. In questo brano Daniele Roccato mette il pubblico in comunicazione con una creazione artistica che è quasi un canale trascendente. Scelsi è noto per le sue opere in cui chiede ai musicisti di suonare solo una o due note. Quest'opera presenta una semplice melodia. La musica si interrompe e riprende dopo pochi secondi per essere interrotta bruscamente. Il compositore affidò il lavoro al contrabassista Joëlle Landré, che lo aggiustò leggermente ed è a questa riscrittura che si è attenuto Roccato.
Di seguito, la partitura di Sofja Gubajdulina. Di questa alrtista formatasi nell’ideologia sovietica, dallo stile del tutto originale ispirato a temi popolari come alla successione di Fibonacci, cui si richiama per strutturare la forma delle sue opere, è stata eseguita “Mirage: The Dancing Sun”, elegantissima pagina composta per violoncelli e trascritta da Daniele Roccato per otto contrabbassi.
Quindi “Altre Isole” di Francesco Antonioni, essenziale e asciutta partitura per otto contrabbassi.
Questa bellissima serata di musica è stata poi chiusa dal brano donato all'ensemble da Stefano Scodanibbio, “Ottetto” per otto contrabbassi, in cui l'uso raffinato degli armonici in ogni punto della corda, comprese la parte bassa e mediana della tastiera, crea un interscambio tra toni usuali e i loro armonici, che dà vita ad un chiaroscuro costruendo un racconto musicale sospeso tra astrazione e realtà.
Un concerto veramente prezioso, che ha meritatamente entusiasmato il pubblico.

Giulia Clai

Ultima modifica il Martedì, 21 Luglio 2020 10:35

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.