Oriente Occidente 2020
COMPAGNIA ABBONDANZA/BERTONI - ITALIA
HYENAS - FORME DI MINOTAURI CONTEMPORANEI
Di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
Coreografie in collaborazione con i danzatori Marco Bissoli, Sara Cavalieri, Cristian Cucco, Ludovica Messina, Francesco Pacelli e Eleonora Chiocchini
Disegno luci e direzione tecnica Andrea Gentili
Musica e collaborazione al progetto Tommaso Monza
Collaborazione alla drammaturgia Danio Mafredini
Realizzazione maschere Nadezhda Simeonova
Esecuzione tecnica Claudio Modugno
Organizzazione Dalia Macii
Amministrazione e ufficio stampa Francesca Leonelli
Produzione Compagnia Abbondanza/Bertoni
Con il sostegno di MIBACT - direzione generale per lo spettacolo dal vivo, Provincia Autonoma di Trento – Servizio Attività Culturali, Comune di Rovereto - Assessorato alla Cultura, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto
ROVERETO, TEATRO ALLA CARTIERA, 12 settembre 2020
La chiusura della rassegna Oriente Occidente 2020 in questa 40a edizione era affidato al lavoro ricerca e di formazione condotto dalla compagna trentina stabile di Rovereto, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, Hyenas. Forme di minotauri contemporanei, seconda tappa del progetto triennale Hybrid, dopo Clown Time, nel quale la coppia esplora il rapporto tra l’umano e la bestia, portato in scena allo storico teatro della compagnia, Teatro alla Cartiera di Rovereto. Rendendo il teatro-danza disciplina strumentale all’osservazione della realtà, i due coreografi hanno esplorato il rapporto tra umano e la bestia. I danzatori interpreti si presentano in scena indossano una maschera animale, in veste di capre e pecore; lo spettacolo si pone infatti come discorso intorno al tema del volto, o meglio della facciata celata dalla maschera: cinque personaggi arrivano sul palcoscenico di un teatro in preparazione di un ballo. Evocano quadri legati al mondo giovanile contemporaneo tra l'uniformità "globale" del gregge e il suo bisogno di contatto con il tribale, l'archetipo e il mito. Coinvolti in una festa mondana, i protagonisti di Hyenas perderanno ogni forma di inibizione e controllo fino a svelare la parte più oscura e nascosta di sé, senza mai toccarsi e indossando una maschera che acquisisce finalità drammaturgiche. Con la metafora del ballo in maschera Abbondanza e Bertoni hanno voluto mettere in scena i volti dell'umanità contemporanea e la sua relazione tra la maschera e il viso segreto che la cela con il ghigno della iena, un discorso intorno al volto, alla faccia o meglio alla ‘facciata’ che nasconde e maschera, maschere frutto della fantasia dell’artista bulgara Nadezhda Simeonova incaricata del camuffamento. Tra il silenzio iniziale in cui le maschere scrutano gli spettatori e il lento disvelamento dei volti, al ritmo delle percussione corporee, prende forma l'azione dei danzatori, in una progressione di movimento che si fa sempre più serrato su ritmi musicali tecno e tribali, concludendosi al spogliazione degli attori ballerini: la realtà di ogni corpo e di ogni volto. Lavoro collettivo in collaborazione con i danzatori stessi che si è sviluppato nel progetto formazione attuato dalla compagnia nel laboratorio didattico del Teatro alla Cartiera di Rovereto che inizia piano piano a divenire un punto di riferimento per la formazione e la produzione della danza in Trentino. Interessante la composizione del pubblico, essenzialmente giovanile e di estrazione locale attento all’evoluzione dei percorsi di formazione e di generazione delle realtà provinciali dedite alla danza contemporanea.
Federica Fanizza