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BASSANO DEL GRAPPA, OPERAESTATE FESTIVAL VENETO - "EARTHBOUND: OVVERO LA STORIA DELLE CAMILLE", di e con Marta Cuscunà. -di Francesco Bettin

"Earthbound" di e con Marta Cuscunà. Foto Guido Mencari "Earthbound" di e con Marta Cuscunà. Foto Guido Mencari

EARTHBOUND: OVVERO LA STORIA DELLE CAMILLE
Liberamente ispirato a Staying with me di Donna Haraway (© 2016, Duke University Press)
di e con Marta Cuscunà
scena e progettazione animatronica Paola Villani
dramaturg Giacomo Raffaelli
musiche e suono Michele Braga
luci Claudio Parrino
assistente alla regia Marco Rogante
realizzazione animatronica Paola Villani e Marco Rogante
coproduzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, CSS Teatro Stabile di innovazione FVG, Etnorama
con il sostegno di Sao Luz Teatro Municipal (Lisbona)
e il supporto di Istuituto Italiano di Cultura di Lisbonai Porturus, A Tarumba-Teatro de Marionetas, Lisbona
rassegna Operaestate Festival Veneto
Bassano del Grappa, teatro Remondini, 24 agosto 2021

Siamo in un mondo devastato dagli interventi degli umani, 2100 o giù di lì, ed è da qui che può rinascere la speranza. Portando a teatro il pensiero eco-femminista di Donna Haraway, l’attrice Marta Cuscunà porta il messaggio dell’autrice, ma pensiamo anche il suo, in un futuro tutto sommato non lontanissimo, nel quale è affidata all’intelligenza artificiale Gaia la missione del riportare a vita il bisogno di essa, il suo ripristino più essenziale dove non c’è più. Disgraziatamente, com’è del resto purtroppo vero, i nostri simili ( o vogliamo dire pure tutti noi?) hanno oscurato la bellezza e la purezza del pianeta con gli anni, e Gaia, ancorata a una fantomatica Rete che la supporta, deve riuscire in alcuni compiti preziosi e indispensabili per il recupero, per la rinascita. Una grande sfera, scenografia eccezionale, racchiude le Camille, anime meccatroniche pensanti, incoraggianti, certamente più avvedute degli umani, che dal loro punto di osservazione guardano con giusta diffidenza (brava Paola Villani a crearle.) Loro sono le eredi degli umani, quelle alle quali sono stati trapiantati i geni per poter far continuare la storia della specie, al tempo stesso adattandola al nuovo mondo, un ambiente tutto da salvaguardare. Gaia con le Camille si confronta, cerca di riportare lo stato catastrofico attuale in un nuovo-antico mondo, dove riuscire a salvare le anime, gli animali, l’ambiente insomma o quel che resta. E’ un futuro possibile, come l’autrice ci suggerisce, o almeno auspicabile se tutto si riduce in poltiglia come qui. Gaia è attenta, scrupolosa e il suo mettersi in discussione, anzi meglio in collaborazione con le Camille, simpaticissime figure che vorremmo abbracciare con tutte le nostre forze, è da ammirare. Il progetto della Rete, di Gaia e delle creature parlanti è ambizioso ma determinante se si vuol salvare il salvabile, ricreare il ricreabile, ed è giusto metterlo in atto. Tra la protagonista assoluta “in carne ed ossa”, Marta Cuscunà, straordinaria, che gira col monociclo elettrico coi led colorati, e le Camille stesse, da lei manipolate letteralmente con la voce propria messa al loro servizio, lo spettacolo fin dal primo istante raggiunge un livello di attenzione da parte degli spettatori altissimo. I messaggi sono tanti, importantissimi, l’attività di comunità raccontata e intrapresa deve portare, e porterà, lo vogliamo credere, alla salvezza della specie, a essere migliori, chissà, cosa che ci si auspica sempre. Lo spettacolo pare lento, un pochino freddo, distaccato, ma diventa col passare dei secondi, non dei minuti, meraviglioso, anche come esempio d’arte da mostrare ai giovanissimi per far riflettere. L’atmosfera sospesa porta a elucubrare continuamente dei pensieri sul nostro tempo e quello a venire. E il monito di “fare legàmi, non bambini” è un comandamento imperante, i bambini sono e rimangono la cosa più preziosa per un futuro positivo. “Earthbound” persegue salvezza, beltà, richiami e ritorni. Bisogna darci tutti da fare. Ottima la scena finale dove si ascolta una vera chicca, “Can’t take my eyes off you” di Engelbert Humperdinck. Grande successo al termine, con chiamate e tanti applausi.

Francesco Bettin

Ultima modifica il Domenica, 29 Agosto 2021 18:15

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