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TODI FESTIVAL, Stagione 2021 - "Boomerang – gli illusionisti della Danza", regia Cristiano Fagioli. -di Pierluigi Pietricola

"Boomerang – gli illusionisti della Danza", regia Peppino Mazzotta "Boomerang – gli illusionisti della Danza", regia Peppino Mazzotta

Boomerang – gli illusionisti della Danza
Debutto Nazionale
Durata 75 minuti senza intervallo
Regia Cristiano Fagioli
Coreografie Cristiano Fagioli, Cristina Ledri, Alessandra Odoardi
Danzatori Cristina Ledri, Alessandra Odoardi, Chiara Pagano, Francesca Benedetti, Giovanni Imbroglia, Marco Mantovani, William Mazzei, Jonathan Castillo
Musiche Diego Todesco – Disegno luci Gian Carlo Vannetti, Cristiano Fagioli
Costumi Cristina Ledri – Produzione digitale Think-3d s.r.l. – Service Me quadro service
Comunicazione e media marketing Sonia Mingo
Management Vittorio Stasi
Produzione RBR Dance Company Illusionistheatre
Todi Festival 2021, Teatro Comunale 29 Agosto 2021

Uno spettacolo che genera mistero ed obbliga a ripensarvi una volta usciti dalla platea: Boomerang – gli illusionisti della danza. Vero teatro, realizzato ricorrendo a tutti gli espedienti che la moderna tecnologia mette a disposizione. Senza, però, lasciarsi sovrastare da macchinari ed effetti speciali. La RBR Dance Company Illusionistheatre non si è lasciata affatturare, nemmeno per un istante, dal canto psichedelico che la tecnica intona ogni giorno all’udito dell’uomo. Al contrario, l’ha integrata nella sua espressione artistica: la danza abbinata all’illusione della magia. Ne è emerso un lavoro affascinante, che ha tenuto avvinti alle poltrone e con lo spirito esultante.
Boomerang tenta di rispondere a un interrogativo: cos’è la vita? Dal punto di vista biologico, ciò che permette all’uomo di fare quotidianamente il suo lavoro, sbrigare le sue commissioni, appagare i suoi bisogni (nobili e meno nobili). Ma questo è solo un piano dell’esistenza. Se si vuole procedere oltre, a un gradino superiore di riflessione, ecco venir meno quest’immagine piatta e poco colorata della realtà quotidiana nella quale si è calati. Iniziano ad emergere dimensioni inattese, percezioni di cui mai si era ipotizzata l’esistenza. Si viene a scoprire che ciò che noi chiamiamo vita, in realtà, non è che finzione. Pensiero straordinariamente affine a quello indiano dei primordi.
In Boomerang la riflessione sulla vera realtà della vita viene svolta attraverso quadri. Si inizia con uno scenario glaciale, che pian piano si scioglie. Si prosegue con ambientazioni che ritraggono, o per meglio dire rievocano, il contesto nel quale si è abituati ad esistere. Infine si assiste a una dimensione del tutto nuova, forse di plastica, dove strani esseri viventi appaiono e scompaiono sovrastati da fenomeni evitabili che, se lasciati in libertà, si tramutano in potenze nefande.
A fare da sfondo a coreografie dalle movenze sinuose, che disegnano arabeschi che pian piano si complicano fino ad infittire la scena senza mai sovrastarla, le musiche di Diego Todesco: melodie che hanno ricreato un’atmosfera metafisica ma mai irreale.
I ballerini, bravissimi e perfettamente coordinati tra loro, cambiando punto prospettico rispetto al pubblico, hanno ripetuto la stessa coreografia qui e lì variandola. Quale modo migliore di questo per rappresentare il piano dell’esistenza autentica distinguendolo da quello dell’esistenza inautentica?
Straordinario il disegno di luci creato da Gian Carlo Vannetti e Cristiano Fagioli. Straordinario, soprattutto, per un fatto: nell’aver cercato di ricreare l’onda luminosa che dall’archetipo – energia primordiale – si diffonde pian piano fino a rarefarsi ma mai scomparendo. Nel far questo, Vannetti e Fagioli hanno rincorso e realizzato un equilibrio di misura e sobrietà. Perché nell’arte, in tutte le sue forme, belluria e affettazione sono vizi da evitare. Come diceva Pavese, la maturità del poeta emerge quando egli sottrae ciò a cui più tiene, rinunciandovi con gioia.

Pierluigi Pietricola

Ultima modifica il Giovedì, 02 Settembre 2021 08:21

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