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ESTE (PADOVA) EstEstate Festival 2021 - "LOREDANA BERTÈ", Figlia di… Summer Tour 2021. -di Francesco Bettin

Loredana Bertè. Elisa Anastasi - Delphi International srl Loredana Bertè. Elisa Anastasi - Delphi International srl

LOREDANA BERTE’
Figlia di…Summer Tour 2021
Con Aida Cooper e la band di Loredana Bertè
EstEstate Festival
Organizzazione Delphi International
Este (Padova), Arena Castello Carrarese, 27 agosto 2021

Quando un’interprete, anche di musica leggera, diventa un’icona della musica e lo rimane per anni e anni bisogna riconoscerle il dovuto, quindi l’aver saputo rimanere sempre in formissima e aggiornata anche cercando di sintonizzarsi con le nuove generazioni. E’ il caso di Loredana Bertè, che alla sua generazione ci ha già pensato per molto tempo, e continua a farlo tanto da rimanere un evergreen apprezzatissimo, ma è riuscita con le nuove contaminazioni, come le chiama lei stessa (con i Boomdabash, ad esempio) a farsi valere in un panorama musicale vastissimo e sempre più in crescita anche tra i più giovani. Pochi giorni fa la cantante ha tenuto un concerto (e che live, tanto di cappello) a Este, inserita nella rassegna EstEstate Festival, al quale va un plauso per l’aver portato grandi, importanti nomi di qualità subito alla prima edizione, a farci rivedere le stelle, come da sottotitolo della manifestazione. La cantante di Bagnara Calabra ha mostrato subito di essere la Bertè che tutti cerchiamo e speriamo di ritrovare sempre. Ovvero, poche ciance, la musica in primo piano, il dialogo col pubblico, e i ripetuti inchini, segnale sempre di gran classe che serve a ricordare grazie a chi si è diventati qualcuno. Loredana Bertè questo lo sa, e di fronte a una platea piena di entusisasmo non ha perso tempo. Qualche piccola parola di riscaldamento, e via con la musica, intonando subito “Figlia di…” che dà il titolo anche al tour, ed è il suo ultimo singolo, un brano bombardato e pieno di grinta. Due ore piene di grande musica pop, questo ha regalato la Bertè ai suoi fans, cosa per niente scontata visto certi concerti che si vedono in giro, che continua coi brani “Il mare d’inverno”, “Amici non ne ho”, “Questa sera non ti dico no”, “Maledetto luna park”, brani di grande breccia negli ultimi tempi. Attorniata da una band assolutamente collegata con lei, dove spiccano batteria e basso, e i virtuosismi della chitarra elettrica, ritmi fondamentali nella produzione della cantante, non si è certo risparmiata dando al pubblico quello che voleva. Bello vedere che a un’artista di questa fama rimane sempre una gran voglia di fare musica, di stare sul palco, di non voler quasi andarsene via, “nemmeno con la gru”, perché segnale di grande affiatamento col pubblico e di vera passione dentro se stessa per la musica, per le sue canzoni che sa quanto di bene possono portare aisuoi estimatori. Il pop non è un genere da sottovalutare infatti, quando è fatto bene, anzi benissimo come in questo caso, è da rispettare anche se non piace. Bertè dunque in questo suo concerto dal vivo mette dentro tutta o quasi la sua produzione migliore, peccato che in scaletta manchi qualche perla come “Mufida”, ma tutto proprio non si può avere. Una Bertè in formissima, dicevamo, che indossa un vestito corto tra il rosso e il fucisa, una borsettina a tracolla e una fascia a forma di fiocco in testa. La temperatura di questi giorni non aiuta e a metà concerto Loredana deve mettersi una felpa con tanto di cappuccio che la ripara, ma la grinta rimane uguale dall’inizio alla fine. Ed è un bel ritmare, con alcuni tra i suoi successi che si inanellano uno dietro l’altro, mostrando quasi uno show d’altri tempi, sempre più rari a trovare, almeno tra i musicisti di grande fama. Ecco dunque, ancora “Stella di carta” , “Che cosa vuoi da me”, la bellissima “J’adore Venise” di fossatiana memoria come qualche altra, e ancora “ Traslocando” “Luna”, rabbiosa e dolorosa, dedicata a Mia Martini. L’ultima parte dello spettacolo, dopo che Aida Cooper, la corista di sempre, dedica al popolo afghano un momento musicale, “Help”, fa giungere al pubblico le canzoni che più di altre, in tempi andati, hanno consacrato la cantante: “Fotografando”, “Dedicato”, “Non sono una signora”, fino ai bis, quasi senza pausa, “Da queste parti stanotte”, “E la luna bussò”, “Per i tuoi occhi”, e “In alto mare”. Dentro a questo bel castello del quattordicesimo secolo, rivalutato, elegante, location estiva ideale, si può dire senza dubbi che tutti sono stati all’altezza, lei, Aida Cooper, la band affiatata.

Francesco Bettin

Ultima modifica il Sabato, 04 Settembre 2021 10:00

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