venerdì, 29 marzo, 2024
Sei qui: Home / Recensioni / Rassegna Festival / Bucarest: National Theatre Festival 2013 - A STREETCAR NAMED DESIRE di Mario Mattia Giorgetti

Bucarest: National Theatre Festival 2013 - A STREETCAR NAMED DESIRE di Mario Mattia Giorgetti

A Streetcar Named Desire, regia Andrei e Andreea Grosu A Streetcar Named Desire, regia Andrei e Andreea Grosu Foto Adrian Bulboacă.

Un tram che si chiama desiderio
fatto con amore e passione del teatro

Fare teatro. Ovunque. E' stato un sentimento e una esperienza che abbiamo vissuti intensamente negli anni '60/70 da molti attori, da molti registi di allora, perché lo scopo era quello di far conoscere, vivere, il teatro, portarlo là dove non arrivava. Allora, abbiamo visto recitare il teatro moderno, sui tavoli dei ristoranti, nelle palestre, nei dancing, in qualunque spazio dove si potesse raccogliere una comunità di persone. Questo sentimento, struggente, l'abbiamo rivissuto durante lo svolgersi di questo Festival di Bucarest, ricco di sorprese.
E bene hanno fatto quelli della direzione a inserire nella rassegna questo piccolissimo teatro, dove abbiamo assistito allo spettacolo Un tram che si chiama Desiderio.
Ma prima di parlare dello spettacolo, apriamo una parentesi di umana curiosità, perché il nostro lettore deve sapere qualcosa in più di una normale recensione. Deve conoscere questo teatrino, in realtà una saletta di 5x5 metri, con muri di mattoni al nudo, scrostati da poco da un vecchio intonaco, addobbato con qualche foto di spettacoli, fili elettrici che ti passano fra le gambe, con un accesso dove si entra uno per uno, qualche sedia spaiata e sgangherata ai lati, teli neri al soffitto, alle pareti, una miseria che nobilita chi ha il coraggio di fare in questo luogo spettacoli di autori contemporanei.
Come nasce questo luogo che ci ha fatto rivivere il sentimento sopra annunciato? Ecco la risposta. Due audaci privati, marito e moglie, entrambi giovani registi, (Andrei e Andreea Grosu), che grazie ad una eredità, hanno comprato un locale in un edificio, un po' fatiscente, nascosto ai passanti di una strada, molto buia, che si stacca dalla via principale, Calea Victorei, che è una vera pista per veloci e scatenati automobilisti e motociclisti in vena di rompere... i timpani ai pedoni. Questo locale serve a loro per farci teatro, in barba all'etichetta borghese, ai tradizionali spazi di teatro, volendo dimostrare che chi ama il teatro lo farà ovunque: lo hanno dimostrato con questo spettacolo, realizzandolo su una pedana rotonda, 3x3 metri, girevole grazie ad un cavo avvolto e tirato di nascosto di tanto in tanto per far sì che la pedana, ruotando, potesse dare la sensazione di un cambio di scena; pedana pavimentata da ritagli di linoleum colorati, per fare un cambiamento di ambiente, illuminata da lampade al neon racchiuse dentro ad un cerchio di tela nera perché la luce piovesse solo sulla testa degli attori, un tavolo con più ripiani per gli oggetti, una valigia da cui tirar fuori elementi utili ai personaggi, un velo trasparente teso al momento giusto per creare due ambienti; insomma, un ambiente che già di per se stesso fa spettacolo.
Abbiamo sentito la necessità di descrivere l'ambiente perché basta questa situazione per comprendere quanto amore e quanto coraggio anima questa coppia di teatranti, e gli attori che hanno preso parte allo spettacolo; basta ciò per vivere e comprendere la loro scelta di vita e professionale, proponendoci un testo come Un tram che si chiama Desiderio che ormai è passato negli annali dei classici contemporanei, fregandosene se i conti tornano: un dramma psicologico, esistenziale, può non trovare rispondenza tra esigenze sceniche, tra pubblico e resa artistica. Ma basta avere quattro giovani attori, che superando tutti i disagi che uno spazio ridottissimo può creare alla loro interpretazione, per catturare la partecipazione di cinquanta persone, tutti giovani, assiepate tra loro.

Basta questo evento per affermare ancora una volta che la centralità del teatro sta nell'attore che crede nel suo ruolo di comunicatore sociale, di protagonista assoluto dell'evento scenico.
Lo spettacolo, realizzato con i mezzi che abbiamo detto, con gli attori a pochi centimetri dal naso, si è articolato in un'ora e quaranta minuti d'intensità, per raccontarci la storia di queste due sorelle e i complicati intrecci amorosi coi loro uomini, che l'autore abilmente ha messo insieme, tanto che ci fu fatto un film nel 1951 con Marlon Brando e Vivien Leigh, diretto da Elia Kazhan, dopo il debutto a Broadway nel 1947, e Luchino Visconti lo portò in scena al Teatro Eliseo di Roma nell'anno 1949 con Rina Morelli, Vittorio Gassmann, Vivi Gioi e Marcello Mastroianni, scene di Franco Zeffirelli. E fu un grande successo. Nel 1951 verrà messo in scena una seconda volta, sempre da Luchino Visconti, ma a Milano, al Teatro San Babila.
Gli attori, Mihaela Trofimov / Florina Gleznea (Blanche), Nicoleta Lefter (Stella), Liviu Pintileasa (Stanley), Richard Bovnoczki (Mitch), sono tutti da abbracciare e baciare per aver dato con passione tutto ciò che avevano dentro e hanno avuto gli applausi che meritavano, insistiti e carichi di amore.
Una raccomandazione: chi capita da queste parti faccia un tuffo in questo locale: troverà del buono, ma soprattutto tanta voglia di "fare teatro. Ovunque".

A Streetcar Named Desire
by Tennessee Williams
translation and adaptation by Andrei and Andreea Grosu
Stage director: Andrei and Andreea Grosu
Set design: Vladimir Turturică
Light design: Andrei and Andreea Grosu, Vladimir Turturică
Production of UNTEATRU Bucharest
CAST:
Blanche - Mihaela Trofimov / Florina Gleznea
Stella - Nicoleta Lefter
Stanley - Liviu Pintileasa
Mitch - Richard Bovnoczki

Ultima modifica il Giovedì, 31 Ottobre 2013 10:55

Iscriviti a Sipario Theatre Club

Il primo e unico Theatre Club italiano che ti dà diritto a ricevere importanti sconti, riservati in esclusiva ai suoi iscritti. L'iscrizione a Sipario Theatre Club è gratuita!

About Us

Abbiamo sempre scritto di teatro: sulla carta, dal 1946, sul web, dal 1997, con l'unico scopo di fare e dare cultura. Leggi la nostra storia

Get in touch

  • SIPARIO via Garigliano 8, 20159 Milano MI, Italy
  • +39 02 31055088

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.