Che la Sicilia sia terra di spettacolo è risaputo, non per niente, a suo tempo, ebbi a definirla "Palcoscenico del mediterraneo".
Tra siti archeologici, teatri antichi, piazze, vicoli, chiese sconsacrate, non mancano in questi spazi gli eventi di spettacolo.
Spettacoli che spaziano da rappresentazioni teatrali vere e proprie, letture, concerti, marionette, ma anche spettacoli di strada, meglio sarebbe chiamarle processioni di strada, organizzate una o due volte all'anno, come quella dedicata all'uscita dalla chiesa Matricia della Madonna Maria del Soccorso, il giorno di Ferragosto. Un evento che viene replicato anche a febbraio.
Quello di Ferragosto, a cui abbiamo assistito, è veramente uno spettacolo da non perdersi, sia per l'enorme affluenza di gente, oltre 150 mila presenze tutte assiepate nelle strade dove passerà la Madonna, sia per la "costruzione ritualistica" dell'evento. Immaginate un baldacchino pesantissimo, dove è basata eretta la Madonna, incastonata tra quattro colonne lignee, di dimensioni naturali, cioè a dimensione d'uomo, sostenuta da spranghe lunghissime che vengono sollevate da circa trenta- quaranta marinai, divisi per i due lati. Uno pressato all'altro, scalzi, sudati, in una tenuta neutra, guidati da uno che dà i comandi dall'alto del baldacchino, che tengono sulla spalle tutto il peso della struttura. Già l'uscita dalla Chiesa diventa teatro, scendere dalle scale è un avventura, i portatori barcollano, la Madonna pure; una banda musicale numerosa accompagna suonando per tutto il periodo dell'evento. E poi, il baldacchino, seguito da uno stuolo di donne dette figlie di Maria, prima viene portato in faccia al mare, dove la Madonna è stata recuperata dalle acque nel lontano '500, poi inizia il viaggio lungo le principali strade di Sciacca, interrotto in alcuni punti strategici dove si offrono altri momenti, come il rito del fumo, nuvole d'incenso si alzano verso il cielo, oppure quando si ferma per consentire ai figli di famiglie presenti di essere sollevati di peso per baciare qualche lembo di Maria, o per distribuire santini alla folla, poi riprende il cammino verso il rientro in chiesa dove l'attende il canto di un tenore locale che esegue "l'Ave Maria" di Franz Schubert.
Ma lo spettacolo poi continua nei negozi di ceramiche, aperti per l'occasione, gelaterie super organizzate con granite e brioche, pizzerie con un lunghissimo elenco di soluzioni, bar, dove questo migliaio di persone completa la serata. Un vero business per i locali del centro, mentre la periferia risulta deserta. Ecco, l'evento teatrale del mostrare Maria richiama l'attenzione di un popolo che non solo cerca nell'evento un segno di fede, ma anche un modo per dire "c'ero anch'io".