Il Colpevole – The Guilty
di Gustav Möller
Con Jakob Cedergren, Jessica Dinnage, Johan Olsen
Danimarca, 2018
Il Colpevole – thriller telefonico sul senso di colpa
Asger Holm è un agente di polizia momentaneamente sospeso e assegnato come operatore telefonico ad un centralino per le emergenze, in seguito a un misterioso evento passato. Una sera riceve la chiamata di una donna che è stata rapita, ma la conversazione si interrompe bruscamente e Asger, incapace di rimanere nell'immobilità davanti al male, da inizio a una corsa conto il tempo per salvare la vittima dal sequestratore, ma niente è come sembra e presto comprenderà di avere di fronte un crimine delicato e ben peggiore.
Il film è girato completamente all'interno di una sola location (precisamente in due stanze adiacenti del centralino) in tempo reale e la macchina da presa inquadra costantemente e senza sosta il protagonista, interpretato dallo svedese Jakob Cedergren (The Spider e Submarino), che fornisce un'ottima e intensa interpretazione in un film che, così come era stato per Tom Hardy in Locke, coincide sostanzialmente con il suo volto. Di tutti gli altri personaggi significativi percepiamo esclusivamente la voce attraverso il telefono fisso o mobile, e chi vedrà Il Colpevole in lingua originale potrà gustarsi la loro qualità vocale, in particolare quella della giovane attrice danese Jessica Dinnage (Iben nel film).
Da dove nasce l'idea che ha portato alla realizzazione del film? Il regista Gustav Möller racconta di aver ascoltato su youtube l'audio di una telefonata reale, tempo prima effettuata al 911, di una donna che era stata sequestrata e poiché seduta al fianco del suo rapinatore era costretta a parlare in codice. Da qui Möller ha maturato un'interessante riflessione sul potere della mente e il rapporto stimolo – immagine, decidendo di costruire un film sulla capacità dei suoni di evocare nell'ascoltatore immagini dalla carica emotiva travolgente, come se effettivamente quella realtà sonora si materializzasse davanti a noi. D'altronde il cinema gioca sempre con il concetto di rappresentazione mentale, lo stesso confine tra campo e fuori campo ne è l'essenza.
Alla crescente suspense generata dal sommarsi di inattese informazioni e bollenti momenti di climax si accompagna il turbamento interiore di Asger, all'indomani di un processo che determinerà la sua carriera, eppure totalmente assorto da questo caso, che diviene per lui immediatamente una missione e ragione di vita, al contrario di quanto sembra essere per i suoi razionali colleghi. Quali siano i fantasmi che si porta dietro non è chiarito minuziosamente, perché anche questo è in gran parte lasciato alla fertile immaginazione dello spettatore, ma è evidente che il personaggio vive uno stato di solitudine e conflitto interiore che incide pesantemente sulle sue azioni e accentua la sua indole istintiva e il bisogno di giungere a un momento catartico. Il titolo del film è molto significativo, in quanto ci si interroga continuamente su chi sia il colpevole e di cosa, sulla rimozione della colpa e sulla disperazione che segue al suo riconoscimento. Il colpevole è stato presentato sia al Sundance Film Festival, dove ha vinto il premio del pubblico che al Torino Film Festival, dove ha trionfato per il miglior attore, la migliore sceneggiatura e ha conquistato nuovamente il premio del pubblico. Il Colpevole è un thriller telefonico denso di suspense, una discesa nell'inferno interiore della colpa, tra oscurità e violente luci rosse, e del senso di impotenza di colui che vuole agire da eroe, ma è sempre sul baratro dell'errore.
Corinne Vosa